...ridendo e scherzando, tra cavolate e tazze di tè, foto, libri e film,
grazie a voi, alla vostra pazienza, al vostro affetto, alla vostra fedeltà...
questo è il post numero.....
...GRAZIE!!!!
Torno rapidamente al blog perché dopo mesi che in macchina continuo ad ascoltare lo stesso cd del musical La Bella e la Bestia mi sono accorta di una cosa, anzi 2:
Fuggita dal Pakistan si è rifugiata in Italia dove, grazie all'associazione Smileagain, è stata sottoposta a diversi interventi estetici che però non hanno potuto migliorare di molto il grado di deterioramento dei tessuti.
Accostare le due pellicole forse è azzardato, ma in entrambe è possibile vedere come la donna all'interno della cultura di matrice islamica non debba avere facoltà di pensiero ed espressione (vedi Persepolis), e di come la donna possa riprendersi la sua libertà solo con la morte (vedi Donne senza uomini).
Sfortunatamente non posso trattare in modo esaustivo l'argomento "violenza sulle donne", ma vorrei solo lanciarvi alcuni input che, se volete, potete raccogliere e fare vostri, approfondendo e cercando di conoscere maggiormente la questione, anche perché dubito che certe vicende possano scivolarvi addosso senza lasciare traccia.
Egli ha scelto di autopubblicarlo e autopromuoverlo, secondo il detto chi fa da sé fa per tre, con il titolo: El Bolìgrafo de Gel Verde. Dopo un primo periodo di scarso interesse e rifiuti da parte delle librerie che avrebbero dovuto ospitare l'evento, il libro è stato acquistato da Espasa una delle più prestigiose case editrici spagnole, che nel gennaio 2011 lo ha pubblicato con una tiratura di 60.000 copie e dopo dieci mesi è arrivato alla undicesima edizione.
Emma Travet è una giornalista precaria, che viene pagata 699€ al mese. Sogna, fin da piccola, di lavorare nel mondo del giornalismo, in particolare di scrivere su Vanity Fair, ma si sa che in questo paese, l'Italia, la strada per il successo è costellata da gente che ti passa davanti perché figlio di, amico di, cugino di, fratello di, oppure è stata/è stato con. Quindi in attesa di tempi migliori, Emma si ritrova a lavorare per il meno famoso La Voce del Monviso alle dipendenze del famigerato Mr. Vintage come pubblicista.
Sulla fascetta che avvolge il libro mi ha fatto sorridere il commento di Silvia Nucini per Vanity Fair: "Una piccola storia consigliata al ministro Brunetta per rivedere la sua teoria sui bamboccioni", ora abbiamo un governo tecnico e fortunatamente per il momento il ministro più alto del mondo sembra aver finito di sparare sentenze, ma mi domando, gli domando, come è possibile non essere bamboccioni con 699€ al mese, quando per abitare da soli in città almeno 300/350€ per una stanza te li chiedono, quando vai a fare spesa e minimo sono 50€ la settimana. Certo, si può risparmiare, fino a quando uno è da solo i sacrifici li fa anche, ma se si vuole creare una famiglia? Cosa fai con 699 euro al mese più 1100 euro del marito? Fai la fame. Ecco la risposta! E allora perché investire tutto lo stipendio per casa e cibo, quando i tuoi genitori non ti buttano fuori casa e ti danno vitto e alloggio? Purtroppo la vita costa e uno deve fare le sue scelte in base anche ai soldi che guadagna, certo, alcuni hanno il coraggio di osare, altri no. Sinceramente non gliene farei una colpa.
Non posso assolutamente farvi una recensione per ora, ma a 50 pagine dall'inizio posso assicurarvi che: Mi piace!
A 24 ore e più dalla sua presentazione sono molti i siti che si dimostrano delusi dalle modifiche apportate da Apple, il web è diviso, c'è chi vuole la porta USB, chi vuole il lettore di Card, chi vuole l'app che faccia il caffè, chi vuole che abbia una sedia gonfiabile che esca direttamente dalla presa del cavetto...
Dire che Fitzgerald è un bravo
scrittore, equivale a dire che l’acqua è bagnata, penso che tutti siano coscienti
di questo. Convinta di questa affermazione, ho voluto andare oltre e cercare l’uomo Fitzgerald, l’uomo dietro i suoi libri. E’ un percorso che ho intrapreso
da poco e che, per motivi vari, viaggia a rilento. Influenzata forse da
Midnight in Paris di Woody Allen mi sono resa conto di voler sapere di più su
questo autore, in particolare sul suo rapporto con Zelda e dopo una prima,
rapida e, ammetto, superficiale ricerca su internet mi sono imbattuta in un
libro di Pietro Citati.