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martedì 18 settembre 2012

Vidi: Il giardino delle bestie di Erik Larson


Chi non ha adorato e amato The Artist?
Hazanavicious, il regista di The Artist torna al cinema con un adattamento de Il giardino delle Bestie, libro che in Italia è pubblicato da Neri Pozza.
Leggiamo il comunicato stampa! 

Un cast d'eccezione per l'addattamento de Il Giardino delle Bestie di Erik Larson, pubblicato da Neri Pozza nel 2012: Tom Hanks (che produrrà il progetto con Gary Goetzman) e Natalie Portman saranno i protagonisti, il regista sarà invece il Premio Oscar Michel Hazanavicious (The Artist) andrà invece dietro la macchina da presa.

IL LIBRO 
 
Questo libro narra della storia vera di William E. Dodd e di sua figlia Martha, un padre e una giovane donna americani che si ritrovano improvvisamente trapiantati dalla loro accogliente casa di Chicago nel cuore della Berlino nazista del 1934.Sessantaquattro anni, snello, gli occhi grigio-azzurri e i capelli castano chiaro, nel 1933 William E. Dodd è un rispettabile professore di storia all’università di Chicago, con una certa notorietà per i suoi scritti sul Sud degli Stati Uniti e la sua biografia di Woodrow Wilson.
Fervente democratico jeffersoniano, a suo agio soltanto negli ambienti frugali della sua piccola fattoria di campagna, Dodd ha una moglie, Mattie, e due figli: William Jr – Bill – e Martha, la prediletta. Ventiquattro anni, i capelli biondi, gli occhi azzurri e un sorriso radioso, Martha ha un’immaginazione venata di romanticismo e un atteggiamento cosí civettuolo, da avere già acceso la passione in molti uomini.
La vita di questa famiglia americana, a detta di tutti felice e unita, muta radicalmente nel giugno del 1933. Mentre siede alla sua scrivania all’università, Dodd riceve una telefonata da Franklin Delano Roosvelt, il presidente degli Stati Uniti, che gli annuncia la sua intenzione di nominarlo a capo della rappresentanza diplomatica americana a Berlino.
Dodd è tutto fuorché il candidato modello per un simile incarico. Non è ricco, non è politicamente influente e non appartiene nemmeno alla cerchia degli amici di Roosvelt. Certo, ha conseguito un dottorato a Lipsia e conosce il tedesco, ma nulla piú.
Tuttavia, per Roosvelt è un ambasciatore perfetto per un paese che, tra la crisi economica dilagante e un altro rovinoso anno di siccità, rappresenta per l’America soltanto una seccatura: la seccatura di un miliardo e duecentomila dollari, debito che Berlino ha contratto con gli Stati Uniti, e che Hitler si mostra sempre meno propenso a voler saldare.
Ed è cosí che, al loro arrivo, William e Martha Dodd si ritrovano ad attraversare una città addobbata di immensi stendardi rossi, bianchi e neri; a sedere negli stessi caffè all’aperto frequentati dalle SS in uniforme nera; a passare davanti a case con balconi traboccanti di gerani rossi; a fare acquisti nei giganteschi empori della città, a organizzare tè, aspirare le fragranze primaverili del Tiergarten, il parco principale di Berlino; ad avere rapporti sociali con Goebbels e Göring, in compagnia dei quali cenare, danzare e divertirsi allegramente; finché, alla fine del 1934, accade un evento che smaschera la vera natura di Hitler e del potere a Berlino, la grande e nobile città che agli occhi di padre e figlia si svela per la prima volta come un immenso Tiergarten, un giardino delle bestie.
 
 
«Il Giardino delle Bestie è appassionante, stupefacente […] Larson è davvero bravo a scovare e ricostruire singolari e significativi episodi storici con piglio narrativo».
Susanna Nirenstein - La Repubblica
 
«La forza di una narrazione asciutta e al tempo stesso venata di romanticismo. Erik Larson traccia la lucida e agghiacciante genesi di un disastro. Del disastro. Una ridda di personaggi storici popola queste pagine, animando una vicenda di sentimenti e trame che una semplice ricostruzione non sarebbe riuscita a fornirci».
Rock Reynolds - L'Unità

«Larson trasforma la storia personale dei Dodd in una struggente discesa all'inferno. Perchè il principio del Male non è improvviso, nè dotato di evidenza. Al contrario, è lento e suadente, quasi impercettibile. Ed è così difficile per chi viene da fuori capire che le persone educate incontrate alle feste in realtà hanno le mani lorde di sangue...»
Matteo Sacchi - Il Giornale

«Il lavoro documentario di Larson è eccezionale, ma lo è anche l'abilità narrativa con cui ricostruisce la Berlino di quegli anni»
Lara Crinò - Il Venerdì  -  la Repubblica


L'AUTORE


Erik Larson è nato a Freeport, Long Island, nel 1954. Collaboratore diTimeNew YorkerAtlantic MonthlyHarper’s e altre prestigiose riviste americane, ha scritto numerose opere, tra le quali si segnalano Isaac’s Storm (1999) e The Devil in the White City: Murder, Magic and Madness at the Fair That Changed America (2003), libro vincitore dell’Edgar Award in the Best Fact Crime 2004, di prossima pubblicazione presso Neri Pozza. Erik Larson vive a Seattle con la moglie e tre figlie.

domenica 17 giugno 2012

The Artist il dvd

Dopo non molto tempo ritorno a parlare di uno dei film che ho amato di più nel 2011: The Artist. Se siete miei follower da molto tempo, saprete che ho atteso moltissimo questo film perché si tratta di un film muto. Un film che a livello di storia forse non ha niente di nuovo, ma che vince per essere riuscito a "non parlare" nell'epoca in cui spopola il dolby sorround accompagnato dagli effetti speciali mozzafiato, senza dimenticare il bianco e nero che si oppone al colore, all'HD e al famigerato 3D.

E' finalmente uscito in dvd e blu ray e non ho potuto fare a meno di correre ad acquistare il dvd. Eccovi qui le foto di come si presenta il box.
Ci terrei a precisare che solitamente acquisto i dvd quando sono in super sconto per risparmiare un po', in questo caso ho deciso di prenderlo a prezzo pieno (14.90€) anche se ammetto che è un po' costoso: mi sarei aspettata un'edizione doppio disco, addirittura sarei stata disposta a spendere 20 euro pur di avere un dvd con il film e uno sul making of...
Certo i contenuti speciali non mancano, però potevano sprecarsi un po' di più!
Unica pecca, il cagnolino con il simbolo della BiM che è la casa di distribuzione italiana: mi dispiace molto ma trovo rovini un pochetto la copertina...

Copertina


Interno 


Interno


Retro


Particolare interno (con una scena indimenticabile)


Particolare retro


venerdì 25 maggio 2012

The Help: il film!

Qualche mese fa quando The Help è uscito al cinema mi sono detta: "Devo vederlo", sfortunatamente l'ho perso ma qualche giorno fa mi sono comodamente seduta sul divano per gustarmi questo film che mi ha davvero incantata e rapita.
La storia di The Help ci porta indietro nel tempo, in un'America afflitta dalle piaghe del razzismo, un'America in cui i figli delle donne bianche ricche vengono cresciuti dalle colf di colore. Voce narrante dell'intero film è appunto una di loro, Aibeleen (Viola Davis), che ci racconta la sua vicenda e di come grazie all'aiuto di Skeeter (Emma Stone) lei, Minny (Octavia Spencer) e le sue amiche si siano potute riscattare da questo lavoro umiliante.
Skeeter, giovane bianca, che sogna di diventare giornalista, dopo essere tornata a casa per accudire la madre malata scopre che la sua bambinaia Constantine non lavora più a casa loro e nessuno sembra in grado di spiegare perché se ne sia andata. Resosi conto delle condizioni di schiavitù in cui sono costrette a vivere queste domestiche, decide di scrivere una storia su di loro e su come si trovino al servizio delle famiglie, la proposta viene subito bene accettata dall'editore che la incita a raccogliere testimonianze dirette dalle donne. In un primo tempo queste sono restie a confidare cosa succede dietro le quinte delle blasonate case dell'America bene, ma ci sono fatti che possono cambiare completamente la vita di una persona. 
Tratto dall'omonimo libro di Katrin Stockett (che attualmente non ho ancora letto, ma che spero di recuperare presto), The Help, scritto e diretto da Tate Taylor, ripercorre uno dei momenti più bui della storia americana inserendo anche momenti storici, come alcuni discorsi di Martin Luter King. Una storia avvincente che vi saprà contagiare, una storia di donne, di coraggio e di forza interiore. 
Forse non sarà il film del secolo perché non segnerà indelebilmente la storia del cinema, ma era da un po' che non trovavo una commedia che mi appassionasse a tal punto e che mi facesse divertire e allo stesso tempo riflettere sugli eventi. Non mancano le parti comiche della vicenda, le piccole rivincite personali che le domestiche hanno sulle loro schizofreniche titolari, o meglio padrone! 
Un film che mostra l'importanza di queste donne, di fatto vere madri dei piccoli americani perché sono loro a crescerli, un film che mette in luce il famoso quesito che domanda se la madre sia la donna che ti mette al mondo oppure quella che ti aiuta a muovere i primi passi nella vita. Un film che mette in luce il ruolo della donna e il suo luogo nella società. Skeeter ha appena 23 anni, ma è già vecchia perché le sue coetanee si stanno sposando, hanno figli, mentre lei è preoccupata solo della sua carriera, non si preoccupa dell'aspetto e di cercarsi un marito, cosa che mette molto in ansia la madre (Allison Janney) che, nonostante la sua antipatia iniziale, alla fine...vi stupirà! 

Nominato a 4 premi oscar, Octavia Spencer ha vinto quello come miglior attrice non protagonista, portandosi a casa anche Bafta, Golden Globe, International Film Award e molti altri premi sempre per lo stesso ruolo. 

Spero, come ho già detto, di riuscire a leggere presto il libro perché secondo me...merita molto! Un mio amico me lo ha straconsigliato, che dire, spero possiate leggere presto la recensione!



VOTO



lunedì 27 febbraio 2012

Oscar 2012: the winners!

Rubo da Cabiria Magazine e riporto già belli ordinati (per motivi di tempo...) 

Miglior Film
The Artist
Miglior Regia
Michel Hazanavicius per The Artist
Miglior attore protagonista
Jean Dujardin in The Artist
Miglior attrice protagonista
Meryl Streep in The Iron Lady
Miglior attore non protagonista
Christopher Plummer in Beginners
Miglior attrice non protagonista
Octavia Spencer in The Help
Miglior sceneggiatura non originale
Paradiso amaro
Miglior sceneggiatura originale
Midnight in Paris
Miglior Film d’Animazione
Rango
Miglior film straniero
Iran – Una separazione
Miglior documentario
Undefeated
Migliore direzione artistica
Hugo Cabret – Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo
Miglior Fotografia
Hugo Cabret
Migliori costumi
The Artist
Miglior Montaggio
Hugo Cabret
Miglior trucco
The Iron Lady
Migliore colonna sonora
The Artist
Miglior canzone
Man or Muppet – I Muppet
Miglior missaggio sonoro
Hugo Cabret
Miglior sonoro
Hugo Cabret
Migliori effetti speciali
Hugo Cabret
Miglior corto d’animazione
The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore
Miglior corto
The Shore

mercoledì 25 gennaio 2012

Oscar 2012

Oggi proprio voglia zero di studiare...uff, l'esame si avvicina e la voglia, ahimè, si allontana. Tra le migliaia di pause fatte in giornata mi sono documentata sulle nomiation degli oscar che sono uscite ufficialmente ieri. Eccovi brevemente i candidati che ammetto di non aver elencato io, ma di averle rubate da cineblog.it per motivi di tempo. I film qui elencati non sono arrivati tutti in Italia, ma vi assicuro che quelli nominati come miglior film sono da vedere assolutamente, i trailer promettono molto, molto, molto bene!!!
Una piccola nota riguardo le nomination per i film di animazione che vedono tra i candidati "Il gatto con gli stivali". Come al solito quelli dell'Accademy devono aver fumato pesante, perchè nonostante non mi sia strapiaciuto, ma ritengo che Tin Tin sia nettamente superiore rispetto al Gatto, prima di tutto per la storia, poi per l'animazione.
MIGLIOR FILM
The Artist
The Descendants
Molto Forte, incredibilmente vicino
The Help
Hugo
Midnight in Paris
Moneyball
The Tree of Life
War Horse 

MIGLIOR REGIA
The Artist - Michel Hazanavicius
The Descendants - Alexander Payne
Hugo - Martin Scorsese
Midnight in Paris - Woody Allen
The Tree of Life - Terrence Malick

ATTORE PROTAGONISTA
Demián bichir - A Better Life
George Clooney - The Descendants
Jean Dujardin - The Artist
Gary Oldman - Tinker, Taylor, Soldier, Spy
Brad Pitt - Moneyball

ATTORE NON PROTAGONISTA
Kenneth Branagh - My Week with Marilyn
Jonah Hill - Moneyball
Nick Nolte - Warrior
Christopher Plummer - Beginners
Max von Sydow - Extremely Loud & Incredibly Close

ATTRICE PROTAGONISTA
Glenn Close - Albert Nobbs
Viola Davis - The Help
Rooney Mara - The Girl with the Dragon Tattoo
Meryl Streep - The Iron Lady
Michelle Williams - My Week with Marilyn

ATTRICE NON PROTAGONISTA
Bérénice Bejo - The Artist
Jessica Chastain - The Help
Melissa McCarthy - Bridesmaids
Janet McTeer - Albert Nobbs
Octavia Spencer - The Help

MIGLIOR FILM STRANIERO
Bullhead - Belgium
Footnote - Israele
In Darkness - Polonia
Monsieur Lazhar - Canada
A Separation - Iran

FILM D’ANIMAZIONE
A Cat in Paris
Chico & Rita
Kung Fu Panda 2
Il gatto con gli stivali
Rango 

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE
Man or Puppet - The Muppet
Real in Rio - Rio

martedì 19 luglio 2011

The Dark Knight Rises

Amanti di Batman, di Christopher Nolan e di Christian Bale: da ieri è on line per tutti noi il trailer del terzo episodio di Batman:
 
The Dark Knight Rises



Purtroppo però per vedere il film integralmente dobbiamo attendere, come avrete visto dal trailer, fino all'anno prossimo! Intanto, per colmare la nostra "sete di Batman", premesso che a parer mio Batman è insostituibile, possiamo scegliere diversi modi, eccovi qualche esempio!

OPZIONE RIGUARDO TUTTI I FILM DI BATMAN
Una delle opzioni che ho adottato negli anni passati è stata proprio questa: recuperare tutti i film di Batman e guardarli in una settimana. Un'idea delirante, ma a dir poco meravigliosa! Ho tralasciato solo la versione del 1966, ma dal Batman di Burton in poi li ho visti e rivisti tutti, tra un po' posso doppiarli io.
Eccovi qui un elenco dei film usciti sul fantastico uomo pipistrello, direttamente da Wikipedia, con tanto di link alle pagine di approfondimento!
OPZIONE "GUARDO I FILM SUI SUPEREROI"
Ho provato anche questa opzione, ma, come ho già detto sopra, Batyman è insostituibile, quindi provare a colmare la sua mancanza con l'Uomo Ragno...è stato parecchio difficile!
I supereroi trasportati sul grande schermo sono diversi, eccone alcuni tra i più famosi:
  • Spiderman
  • Superman
  • Capitan America (che uscirà nelle sale proprio questo mese)
  • Thor
  • Catwoman
  • Hulk
  • Wolverine
  • Iron Man
  • Green Lantern
Poi ci sono tutti quei film che narrano vicende di supereroi o comunque sia di uomini straordinari:
  • Watchmen
  • I fantastici quattro
  • La leggenda degli uomini straordinari
  • X-Men (tutta la serie)

E poi ci sono i non supereroi come Hancock.


OPZIONE "GUARDO FILM A MUZZO PER AMMAZZARE IL TEMPO"
In questo caso i consigli non hanno nemmeno senso di esistere, cercate un qualsiasi film e guardatelo.

OPZIONE "VOGLIO SAPERE QUALI ALTRI SUPEREROI ESISTONO GIUSTO PER PASSARE IL TEMPO"
In questo caso la risposta è sempre la solita: WIKIPEDIA o comunque sia internet!
Se volete un elenco completo dei personaggi del mondo dei comics potete trovarlo qui:



Attraverso rapide ricerche sul web potete scoprire se esistono fumetti su di loro oppure se fanno parte di un fumetto di qualche supereroe più famoso!

Detto questo...BUONA SCELTA! 






mercoledì 29 giugno 2011

The Three Musketeers in 3D

Il 3D ormai sta cercando di invadere sempre più gli schermi cinematografici contaminando un medium che effettivamente è già nato in 3D e che teoricamente non necessita di occhialini e tecnologie varie per essere di fatto rilanciato nelle sale. Ebbene sì, il 3D arriva al cinema quando le sale si svuotano, è fruibile, ma ormai si può dire era, solo nelle sale cinematografiche e quindi la gente era costretta a pagare un biglietto per vedere le pellicole. Oggi con la nuova tecnologia lo si può vedere anche in salotto comodamente seduti sul divano, anche se la sensazione sarà nettamente differente rispetto alla sala cinematografica, così come lo è per qualsiasi altra pellicola.
Non è però il 3D tout-court l'argomento di questo post, ma una delle ultime produzioni realizzata con questa tecnica: The Three Musketeers che verrà italianizzato con il celeberrimo titolo I tre moschettieri. Nemmeno Dumas padre si è sottratto al supplizio del tridimensionale.
Attualmente sono visibili solo i trailer in 3D che vi ripropongo qui sotto, direttamente dal canale Film is now di youtube.
Dal box info leggiamo che: The Three Musketeers 3D è diretto da Paul Anderson, questo reebot in 3D del famoso romanzo di Alexandre Dumas ha un cast davvero eccezionale: il premio oscar Christoph Waltz da il volto al cardinale Richeliu, affiancato da grandi star come Orlando Bloom, Milla Jovovich, Luke Evans e dall'idolo delle teenager, Logan Lerman. Il film uscirà nelle sale americane il 14 ottobre 2011.
 








La prossima opera letteraria trasposta in 3D sarà Il grande Gatsby diretto da Baz Luhrman. 
We stay tuned and you?

martedì 21 giugno 2011

La professione del critico


Per molti versi la professione del critico è facile: rischiamo molto poco pur approfittando del grande potere che abbiamo su coloro che sottopongono il proprio lavoro al nostro giudizio. Prosperiamo grazie alle recensioni negative che sono uno spasso da scrivere e da leggere. Ma la triste realtà a cui ci dobbiamo rassegnare è che nel grande disegno delle cose, anche l'opera più mediocre ha molta più anima del nostro giudizio che la definisce tale. Ma ci sono occasioni in cui un critico qualcosa rischia davvero. Ad esempio, nello scoprire e difendere il nuovo. Il mondo è spesso avverso ai nuovi talenti e alle nuove creazioni: al nuovo servono sostenitori! Ieri sera mi sono imbattuto in qualcosa di nuovo, un pasto straordinario di provenienza assolutamente imprevedibile. Affermare che sia la cucina, sia il suo artefice abbiano messo in crisi le mie convinzioni sull'alta cucina, è a dir poco riduttivo: hanno scosso le fondamenta stesse del mio essere! In passato non ho fatto mistero del mio sdegno per il famoso motto dello chef Gusteau "Chiunque può cucinare!", ma ora, soltanto ora, comprendo appieno ciò che egli intendesse dire: non tutti possono diventare dei grandi artisti, ma un grande artista può celarsi in chiunque. È difficile immaginare origini più umili di quelle del genio che ora guida il ristorante Gusteau's e che secondo l'opinione di chi scrive, è niente di meno che il miglior chef di tutta la Francia! Tornerò presto al ristorante Gusteau's, di cui non sarò mai sazio. 
 Anton Ego


N.B. Questo post sarà sempre visualizzabile nella sezione "Il critico". 


venerdì 10 giugno 2011

James McAvoy

Vi ricordate il simpatico fauno delle cronache di Narnia? Quello che ha cercato di consegnare nelle mani della Strega Bianca la piccola Lucy poichè era una figlia di Eva? Bene, in questo post parlerò proprio di lui, ovviamente non  del fauno, ma dell'attore che lo interpreta: James McAvoy che è salito di qualche livello nel mio personale olimpo cinematografico grazie alla sua meravigliosa interpretazione in Atonement, Espiazione in Italiano, che gli ha fatto ottenere una nomination come migliore ruolo dramatico per i Golden Globe 2008.

Dato il trucco e parrucco del film disneyano, forse non è così immediato ricollegarlo con lo stesso attore di Espiazione, eppure è sempre lui, il bello e bravo James. La sua bravura non è passata inosservata tra le colline Hollywoodiane, infatti di questi tempi invaderà spesso e volentieri i nostri schermi cinematografici con le seguenti pellicole: 
Oggi, venerdì 9 giugno 2011, esce in tutte le sale l'attesissimo episodio di X-Men, ovvero X-Men-L'inizio, che racconta le origini della saga, quando Magneto era ancora buono e il mitico Professor X non è ancora bloccato su una sedia a rotelle. Episodio molto importante per tutti gli amanti della saga e dello spin-off su Wolverine. Spero di riuscire a fare un salto al cinema per andare a vederlo, sono proprio curiosa!!!



Il 22 giugno 2011 sarà in tutte le sale italiane The Cospirator, film che racconta dell'assassinio del Presidente Lincoln e di tutte le persone accusate di aver compiuto tale atto.



Non è ancora finita! Il bel James tornerà presto con un film di Sarah Smith e Barry Cook dal titolo: Arthur Christmas, di cui abbiamo ancora poche notizie. Se poi volete scoprire il passato  cinematografico dell'attore, vi consiglio di consultare la sua filmografia su Wikipedia o su IMDB. Se poi siete stra-innamorate di lui, ricordatevi che è sposato e ha pure un figlio, ma se proprio non potete fare a meno ecco il suo sito personale. http://www.jamesmcavoy.com/ 
Buona navigazione!

 

mercoledì 18 maggio 2011

GONE WITH THE WIND

Non so se succede anche a voi, ma ultimamente il mio tempo per leggere si è ridotto parecchio. Quando ero più piccola passavo interi pomeriggi immersa nella lettura, oppure, alle superiori, pranzavo velocemente per leggermi qualche pagina del libro prima di cominciare a studiare. 
Ora che sono all'università leggo molto meno, eppure il numero di libri che vorrei leggere cresce in modo smisurato giorno dopo giorno. (Scusate se ho usato 200 volte la parola leggere...ma sono a corto di termini oggi...)
A causa di queste varie premesse, sono ancora in fase-lettura Kundera: L'insostenibile leggerezza dell'essere. Libro stupendo, meraviglioso! Che merita di essere letto tutto d'un fiato, cosa che io non sto facendo. L'ho quasi finito, ma tra esami, film da vedere, libri da leggere per gli esami, libri in più che leggo per "sfizio personale" (ovvero libri di saggistica o storia del cinema o biografie di registi), alla sera, prima di andare a dormire, non mi viene proprio la voglia di leggermi altro, ho sonno! Ed ecco a voi LA MORTE DELLA CULTURA. Spero di recuperare durante l'estate....

Appena finirò Kundera però, sento già che il prossimo "mattone" su cui vorrei "lanciarmi" sarà Via col vento. L'ho cominciato in Inglese, a dire il vero la parola cominciato è forse un po' impropria, diciamo che ho provato a leggere le prime pagine, comprendendo abbastanza la vicenda, ma all'idea di leggere un libro in Inglese...mi veniva alquanto male! Quindi ho fatto un ordine su Ibs e mi sono fatta consegnare a casa il libro in italiano! Appena finito Kundera: spazio a Margaret Mitchell! 

Molte persone mi hanno detto che è un polpettone: che sorpresa! Non so se avete mai visto il film, non è certo una mocciata o un cinepanettone, ma sinceramente le quasi quattro ore non mi sono pesate per niente. E' pesante forse per le tematiche trattate, ma credetemi: ho visto di peggio, ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare. Se Via col vento è un film "pesante" provate a guardarvi "I cancelli del cielo", morirete!!!!!! (E qui quante volte ho ripetuto la parola pesante?)

A dire il vero io ho abbastanza sopportazione per i film lunghi, se so che un film è lungo la prendo con filosofia, non guardo MAI l'orologio e mi lascio trasportare dalla trama, se poi è veramente DELETERIO lo divido in due visioni, cosa che non si dovrebbe fare, ma se proprio non ce la fate....è un buon modo per arrivare alla fine!

Detto questo vi saluto e torno a studiare. Prometto però di farvi una recensione su Kundera appena lo finisco e una su Via col vento se mai vedrò la fine. Magari prima ve ne farò una sul film, prodotto Hollywoodiano di grande interesse e da non sottovalutare: 10 oscar non si vincono tutti i giorni, ma a parte questo, è stato realizzato nel 1939, anno moooolto particolare per Hollywood!
Non mi dilungo oltre!

Buona giornata, cari lettori!!!!

P.S. Siete liberi di commentare, criticare, insultare ogni post!


Margaret Mitchell legge la sua opera: Gone with the Wind del 1936

lunedì 28 febbraio 2011

...E' tempo di OSCAR!

Buonasera egregi lettori del mio blog!
Come state? Avete trascorso la notte appena passata incollati alla tv per vedere la mitica notte degli Oscar? Io ho provato a vederla in streaming, ma mancava mezz'ora all'inizio e, visto che questa mattina avevo lezione alle 9, ho preferito andare a dormire!
Appena sveglia però mi sono precipitata a leggere i nomi dei vincitori ed ecco qui sotto il verdetto finale!!!!

Trionfo per Il discorso del re, che si è aggiudicato ben 4 statuette:
- Miglior attore protagonista
- Miglior sceneggiatura originale
- Miglior film
- Miglior regista

si prosegue con The Black Swan che ha vinto una sola statuetta:
- Miglior attrice protagonista

The Fighter poi si porta a casa ben 2 statuette:
- Miglior attore non protagonista
- Miglior attrice non protagonista

Inception quattro premi tecnici
- Miglior sonoro
- Miglior fotografia
- Miglior missaggio del suono
- Migliori effetti speciali

The Social Network
- Miglior sceneggiatura non originale
- Miglior colonna sonora
- Miglior montaggio

Alice in Wonderland:
- Migliori costumi
- Miglior scenografia

Toy Story 3
- Miglior film di animazione
- Miglior canzone

Infine il film danese In un mondo migliore si è aggiudicato il premio come miglior film straniero.

Resta a bocca asciutta Il Grinta dei fratelli Cohen che aveva ricevuto ben dieci nomination! Non l'ho ancora visto ma lo vedrò presto!

Riguardo i restanti premi, direi che sono stati, nei limiti della giuria dell'Accademy, abbastanza meritati! Pensavo che Inception avrebbe vinto il premio per la sceneggiatura originale..e invece no...
Forse molti non sono contenti del verdetto finale, ma mi fatto gli oscar sono solo un "marchio" in più per la pellicola, se il film è buono, sarà il pubblico a deciderlo! Infondo il giudizio finale è sempre quello del botteghino!! 
Per farvi due risate, vi lascio con uno dei tanti spot di presentazione della notte degli oscar, presentata quest'anno da Anne Hathaway e James Franco!!!



venerdì 25 febbraio 2011

Il discorso del re

Riprendo a scrivere sul blog dopo la kermesse sanremese per ritornare alle origini, a uno degli argomenti principali di questa pagina: il cinema.
Ho scelto di tornare a parlare del grande schermo grazie ad un film, che credo entrerà presto dei miei 100 film preferiti! So che dico questa cosa per la maggior parte dei film che vedo - tant'è vero che la lista dovrebbe diventare di 200 film e più - però credetemi, è davvero una pellicola di grande impatto per lo spettatore.
Il film in questione è nelle sale cinematografiche proprio in questi giorni e i suoi protagonisti, in particolare il suo protagonista è sulle bocche di tutti i critici, nel bene e nel male. Sto parlando, come avrete notato sia dal titolo di questo post che dalla locandina, de Il discorso del re.
Tratto da una storia vera e aggiungerei singolare, Il discorso del re è un film interessante non solo a livello narrativo, ma anche a livello registico.
La storia narrata potrebbe essere riassunta in queste poche righe: il figlio secondogenito del re Britannico dopo la morte del padre e la successiva abdicazione del fratello primogenito diviene re;  ha solo un problema è balbuziente.
Con una storia del genere, le possibilità di intrattenere il pubblico per 111 minuti sono assai scarse! Se fosse stato girato in Italia, probabilmente a metà film o saltava fuori una porno star, che per l'occasione sarebbe stata una escort di Buckingam, oppure un trentenne depresso. Fortunatamente parla della monarchia britannica ed è una produzione anglo-australiana, quindi niente Moccia o Muccini vari come sceneggiatori. Solo David Saidler, noto per film come Tucker, un uomo e il suo sogno, il cartoon La spada magica - Alla ricerca di Camelot e altri film che probabilmente noi italiani non vedremo mai (N.B. Conoscendo il mercato nazionale, probabilmente in caso di vittoria agli Oscar verrà riproposta tutta la filmografia dello sceneggiatore; a noi italiani piace saltare sul carro dei vincitori!). Numerosi i riferimenti a Shakespeare e alla cultura londinese dell'epoca, nella scena in cui il re racconta la storia del pinguino alle figlie si comprende dal dialogo che la moglie stava leggendo loro la fiaba di Peter Pan. Brillante anche la metafora del pinguino, che nella storiella è lo stesso re, con il suo andamento incerto, quasi balbuziente, ricorda "l'andamento incerto" del balbuziente re.

Tom Hooper, il regista, riesce a raccontarci attraverso sapienti inquadrature la soggezione e l'ansia che può avere un balbuziente nel momento in cui si ritrovi costretto a parlare in pubblico. I gradini che lo separano dal podio per il discorso iniziale, la bocca che si contorce senza produrre suoni, il senso di "piccolezza" di fronte al parlamento intero sono elementi ben collocati per suggerire allo spettatore le sensazioni provate dal re. Splendide sono anche le riprese degli interni dei palazzi che spesso ci restituiscono l'idea dell'inscatolamento, dell'oppressione di chi a palazzo ci nasce e ci deve crescere e vivere, in quegli stessi palazzi che spesso tutti sognano, ma che in realtà non ospitano famiglie, ma "imprese a conduzione famigliare".

Vi assicuro che sono 111 minuti da vedere, da vivere, che si lasciano vedere e che si lasciano vivere. Lo spettatore viene trascinato attraverso palazzi, registrazioni radio, smoking, sigarette, vedute londinesi, auto londinesi, sorrisi, pianti, isterismi. Simpatiche e di grande effetto le scene del training con il logopedista Lionel Logue, dove il balbuziente viene quasi sottoposto ad un corso di teatro - di cui Lionel stesso si dimostra grande esperto ed amatore - che in alcuni momenti sfocia in danze e canti quasi da musical.
Re Giorgio VI viene presentato come un uomo molto irascibile, ma anche molto sensibile e non del tutto convinto di meritarsi il trono. E' un uomo che sa piangere, sa ridere, sa amare la moglie, le figlie e la nazione, un uomo che sa stare anche con quelli che non sono ricchi, un uomo che sa scendere in mezzo al popolo. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa la regina Elisabetta, figlia di Giorgio VI, di questo ritratto del padre.

Due parole anche sulla recitazione sono assolutamente da spendere: fantastico Colin Firth e fantastici tutti gli altri attori, tutti grandi nomi del mondo attoriale che qualche critico si è subito precipitato a definire "un esercito pronto a ricevere statuette". Di certo Il discorso del re di premi ne ha già vinti molti, senza calcolare le 12 nomination all'oscar, ma il merito non è solo degli attori: è sicuramente un buon film sotto ogni aspetto!
E' d'obbligo vederlo in lingua originale per apprezzare maggiormente la recitazione.
Qui sotto il video con la registrazione originale del discorso fatto da re Giorgio VI.



VOTO




domenica 30 gennaio 2011

OSCAR 2011: è tempo di...NOMINATION!!!

Il 27 febbraio 2011 si terrà la tanto attesa Notte degli Oscar!!!
Per tutti quelli che non possono recarsi ad Hollywood, è possibile seguire l'intera cerimonia su Sky a partire dalle 23.55. Potrete vedere l'intero spettacolo standovene comodamente seduti sul divano in ciabatte e pigiama, in alternativa potete registrarlo e guardarvelo velocizzato nei giorni successivi!!!
In attesa dell'evento, ecco a voi in breve le nomination (prese da internet, spero siano affidabili!!!)

Statuette totali per:
Il discorso del re di Tom Hooper 12.
Il grinta dei fratelli Coen 10.
Inception di Christopher Nolan 8.
The Social Network di David Fincher 8.

Titanic ed Eva contro Eva mantengono ancora il primato delle 14 nomination.

Miglior film:
Black Swan
The fighter
Inception
The kids are all right
Il discorso del re
127 hours
The social network
Il grinta
Winter's bone
Toy story 3*
Dragon trainer*
Illusionist*

*Candidati anche come "Miglior film di animazione".

Miglior film straniero:
Biutiful (messicano)
La donna che canta (canadese)
In un mondo migliore (danese)
Outside the law (algerino)
Dogtooth (greco)

Nessun film italiano in concorso. A rappresentare il nostro paese era stato scelto La prima cosa bella di Paolo Virzì, ma evidentemente è stato escluso.

Miglior Attrice Protagonista
Annette Bening (The Kids are all Right)
Nicole Kidman (Rabbit Hole)
Jennifer Lawrence (Winter’s Bone)
Natalie Portman (Black Swan)
Michelle Williams (Blue Valentine)

Miglior Attore
Colin Firth, (Il discorso del re)
James Franco (127 Hours)
Javier Bardem (Biutiful)
Jeff Bridges (Il Grinta)
Jesse Eisenberg (The social network)

Miglior Regia:
Darren Aronofsky
David O. Russell
David Fincher
Tom Hooper
Ifratelli Coen

Escluso Christopher Nolan. Peccato! Speriamo che almeno su 8 nomination Inception porti a casa qualche statuetta! E' decisamente un buon film!!!
Unica italiana in concorso è ancora una volta una costumista: Antonella Cannarozzi.

Una riflessione...Forse per l'ennesima volta l'Italia dovrebbe pensare perchè nessun film del "bel paese" abbia ricevuto una nomination... C'è chi dice che nell'Accademy regni la mafia, ma il problema maggiore è che in Italia, da un po' di anni, non regna più il "Buon cinema".




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