Visualizzazione post con etichetta Casa. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Casa. Mostra tutti i post

giovedì 17 aprile 2014

Di che ordine sei? #BIT

Questo post nasce da un dialogo con i colleghi. 
Oggi in pausa pranzo si parlava di ordine e di disordine. Da un rapido sondaggio abbiamo scoperto che tra i colleghi esistono numerose coppie in cui un elemento è ordinato e l'altro è disordinato, come le due metà della mela si compensano a vicenda, creando un equilibrio perfetto. 
Ovviamente i disordinati hanno cercato, durante il dibattito, di far valere le loro ragioni: il disordine solitamente è dettato dalla fretta, dalla voglia di volersi dedicare ad altro, dalla svogliatezza. L'ordine non lo so perché io...sono una disordinata.
A volte cerco di psicanalizzarmi e mi domando se il mio disordine sia nato da un rifiuto dell'ordine imposto da mia mamma, donna notoriamente molto ordinata. 
Personalmente mi domando perché non riesco a tenere in ordine nulla. Lavoro nel caos e anche ora vi sto scrivendo da una scrivania poco, poco ordinata. Se dovessi citare gli oggetti intorno a me sulla scrivania vanno da una serie di riviste a delle forbici, cd, una scatola di Tachipirina, la custodia dell'Ipad, un libro, una gruccia, il kindle, alcune bustine di campioncini di cosmetici, un'etichetta di una maglia. Che disastro. Eppure...accumulo. Accumulo fino al punto in cui mi dico: "Fai veramente schifo, datti una regolata!". E allora ecco che a casa mia arrivano i Ris di Padova con tanto di pennellino per rilevare le impronte digitali. Pulisco e riordino ogni cosa, talmente tanto da rendere la casa invivibile e poco comoda. Diciamolo: il nostro disordine è dettato dalla comodità, la comodità di usare una cosa e poi buttarla lì, perché almeno è già pronta per l'uso successivo. E' dettato inoltre dalla necessità di procrastinare ciò che non riteniamo momentaneamente utile. Se consulto un libro e poi lo lascio perché devo fare altro, beh lo lascio dove capita. E' arrivato il momento di fare altro, quindi quella cosa passa avanti rispetto alla mia consultazione del libro, che termina nel preciso istante e in quel luogo in cui mi viene avanzato l'invito di dedicarmi ad altro, oppure semplicemente è arrivato il momento di fare altro.
E' difficile da spiegare, ma mettiamola così: non siamo disordinati, siamo creativi! 

P.S. Per i deboli di cuore: la foto di questo post è stata scattata nel maggio 2013. Quella è la mia scrivania dopo il Salone del Libro 2013...non ha mai raggiunto quei livelli. Giuro.

lunedì 14 aprile 2014

Raggi di sole #BIT

Due raggi di sole, mezzo grado in più di temperatura e le città si riempiono di persone, tutti si riversano per strada sfoggiando look più o meno primaverili, cercando di carpire ogni micro raggio di sole.
Che poi sia sensato, questo è tutto da vedere!
No, non sono sociopatica, semplicemente non capisco la gente che ad aprile sfoggia i vestiti che i comuni mortali indosserebbero ad agosto: dove vai in canottiera e shorts?
Ma soprattutto: se metti la canottiera ad aprile...cosa ti metti ad agosto? Giri nudo? Ti togli la pelle?
Veramente è complesso comprendere cosa passa per la testa a queste persone: ho capito che fa caldo, ma non fa ancora così caldo!
Il punto è: questi problemi me li faccio solo io? Probabilmente sì, probabilmente perché io quando arrivano i primi caldi non sono mai pronta con il cambio armadio, arrivo sempre con due o tre settimane di ritardo, sia mai che torni improvvisamente il freddo e io, freddolosa come sono, potrei ritrovarmi improvvisamente sprovvista di abiti adatti al clima del momento. Sì, perché in 50 mq è difficile tenersi tanti vestiti e quando si fa il cambio armadi significa spedire a casa-casa tutto, dove l'armadio è più grande e i mq sono di più. E poi, diciamocelo: ma quanto è noioso e spesso imbarazzante fare il cambio armadi? Se volete leggere un mio vecchio post sull'argomento, vi consiglio di cliccare QUI, in caso contrario...buona giornata! 

domenica 8 settembre 2013

Sere d'estate #2

Secondo e ultimo appuntamento con sere d'estate: accendete la radio e al suono di "L'estate sta finendo, il caldo se ne va", posso ufficialmente dichiarare che le mie domeniche sera d'agosto trascorse a Torino davanti alla tv sono finite.
E' arrivato quindi il momento di ringraziare quanti hanno condiviso con me questi momenti tra il caldo e il buio, momenti che non erano limitati solo alla domenica sera, ma anche ad altre serate in settimana:

Ringrazio innanzi tutto il mio ventilatore, per avermi rinfrescato nelle sere di afa, nelle giornate torride, per avermi allietato tutti i film con il suo inconfondibile: "Flap-flap-flap!" 





Ringrazio il mio PC che compie pochi mesi di vita (non so bene quando), lo ringrazio per non essere più una stufetta come il mio vecchio HP, grazie per avere una batteria a lunga durata, per avere lo schermo opaco, per essere così sottile e leggero.

Ringrazio il mio divano (che non è assolutamente quello che vedete nella foto) per aver accolto le mie sante membra quando il caldo avvolgeva diabolicamente la magica Torino, per avermi ospitata, coccolata, rilassata.




Grazie a Mino (lui è originale), mascotte della casa, per avermi fatto da poggiatesta.


Grazie alle sorelle Bennet, che non hanno niente a che vedere con il supermercato. Vi ho fatte sposare ben tre volte in tre settimane, ringraziate Colin per questo, se non ci fosse stato lui, probabilmente mi sarei fermata al primo matrimonio.




Grazie alla scrittrice di Harry Potter, lei è sempre da ringraziare, è un must. La motivazione del ringraziamento è un po'..strana, ma cara Rowling, voglio dirti grazie perché mi hai allietato l'ora di cena una sola domenica, ma mi hai intrattenuta con la storia della tua famiglia, nel programma "Chi ti credi di essere". Una storia avvincente e molto interessante. 




Grazie a La Effe tv perché da quando esisti ho scoperto le fiction della BBC e un sacco di cose super interessanti, spero di trascorrere altre serate in tua compagnia. Serate durante le quali non trovo niente di meglio da fare, ovviamente. 


Grazie anche a Trenitalia, per una volta ha fatto il suo lavoro. Mi ha trasportata perfettamente in orario a Torino tutte le domeniche sera, non ho mai perso una coincidenza nonostante avessi solo 5 minuti per passare dal binario 9 al 3.




Grazie all'applicazione Treni, vi consiglio di scaricarla subito. Credo sia una delle applicazioni di cui ho abusato e di cui abuserò fino a quando sarà possibile. E' utilissima, potete sapere se il treno che dovete prendere è in ritardo oppure in anticipo, capita ogni tanto, ma capita. Funziona benissimo e mi hanno detto che la versione a pagamento si aggiorna nei casi di sciopero. Grazie a te, o creatore di questa app. Sei stato la salvezza delle mie gambe, quando scoprivo che il Milano-Torino era in ritardo, camminavo lentamente verso il binario e sorridevo quando vedevo la gente sfrecciare vicino a me. Sono soddisfazioni.
Ho anche provato a comunicare a qualcuno i dati riferiti da questa app, cercando di allietargli la domenica sera, ma non è stato molto apprezzato, o meglio...compreso.




Grazie a Castle. Amo quest'uomo. Non ho mai letto i "suoi" libri, ma un giorno o l'altro potrei lanciarmi. Una serie tv transmediale che merita di essere vista e anche studiata. Se esistono già degli studi sull'argomento fatemi sapere, sono molto curiosa di approfondire. Comunque ringrazio i creatori e Rai 2 per averla messa all'ora di cena, è splendido cenare con Niki e Richard e tutta la cricca della serie Tv.



Grazie anche al mio Kindle, per avermi intrattenuta, per avermi permesso di leggere con la luce spenta quando fuori c'erano 800°. Grazie per avermi trasportata dall'inferno taurinense...all'Inferno di Dan Brown e in altri mondi meravigliosi.


E poi grazie alla mia amica taurinense che ha condiviso con me merende, passeggiate, cene e apericena nella calda estate 2013. Grazie perché nonostante tutti i comfort elencati qui sopra, gli amici sono sempre la cosa migliore. Grazie anche a tutti quelli che mi hanno scritto in questa lunga estate, a quelli che ho rivisto nel weekend, a quelli che hanno messaggiato con me fino a notte tarda. Questi social e questi nuovi mezzi di comunicazione sono davvero utili in molti casi, non bisogna demonizzarli, bisogna saperli usare. 

giovedì 16 maggio 2013

Salone del Libro 2013

Prometto che tornerò presto da queste parti!
Intanto in questi giorni sto facendo una full immersion al Salone del Libro.
E voi ci andrete?


giovedì 31 maggio 2012

My London Flat (...credici!)


Molti di voi sanno che io sono un po' malata per Londra, questo mio invasamento per la city mi ha portata ieri e oggi a cercare su facebook i video in cui le persone mostrano i loro appartamenti/case di Londra. Non ridete, per favore. Ridendo e scherzando, ce ne sono davvero MOLTISSIMI!

Sono praticamente diventata esperta di "flat" londinesi. Ce ne sono di ogni genere, dai monolocali in cui il letto scende dal soffitto (è attaccato al muro con un binario), a quelli con scala interna che ti porta nella stanza da letto adatta a persone under 1,70 cm (praticamente perfetta per me!).
Tutto ciò è ridicolo, lo so, però credetemi ho imparato un sacco di cose che non avrei mai o quasi mai immaginato.
A parte la solita storia che in England non esiste il bidet, ho scoperto che il bagno o è in camera (en suite bathroom) o è vicino alla porta d'entrata? Che cosa strana! (Questa cosa l'ho vista nel 90% dei video. Ma mi rendo conto che non è legge perché non ho visitato virtualmente tutte le case inglesi!)
Per non parlare poi delle loro finestre a ghigliottina che sono tutte UGUALI! Cioè ogni casa le ha!!! Che incubo!!! Mi ricordo che nell'ostello in cui ero andata ce ne erano due nella mia stanza e il ricambio dell'aria non era solo lento: di più!
Poi ho scoperto che sono ben pochi i frigo a colonna, per capirci quelli che sopra sono frigo e sotto sono congelatore, vi dico per esperienza che è davvero difficile vivere senza congelatore, soprattutto se non avete il tempo di comprarvi quando volete le cose surgelate, oppure se volete conservare qualcosa...che cosa snervante! Pensate, non so...lavorate e vi cucinate un po' di sugo che vi serve per tre o quattro volte. Decidete di congelarne un po' da usare on demand quando arrivate a casa stanchi da lavoro la sera...e invece non potete! Avete uno sfigatissimo frigo in cui ci sta solo lo stretto indispensabile tutto pigiato e della ghiacciaia: manco a parlarne! Oppure c'è e non congela nemmeno l'acqua!
Poi il forno! Parliamone!!!! Questi Britannici (e ci metto pure gli Americani) che vivono con il microonde! Il microonde!!!! Che se lo usi per scaldare il pane se sbagli i minuti si brucia, se ci azzecchi devi mangiarlo subito altrimenti è buono solo come Sanpietrino per le vie di Roma! Ci sono case che hanno lavatrice, asciugatrice, lavastoviglie...ma non il forno! Altro incubo!

Poi...vivono in cantina, cioè, preciso, abitano anche il ground floor, downstairs, l'equivalente delle nostre cantine, ma sicuramente meno umide visto che le case sono tutte ampiamente staccate dalla strada. 

Altra caratteristica comune a tutti questi appartamenti sono le scale, se non sono interne all'appartamento, state pur certi che prima di raggiungere casa vostra, una volta varcato il portone, potreste incappare in quelle cinque o sei rampe con tanto di gradini ad angolo che se li beccate storti la mattina vi ritrovate automaticamente fuori di casa, seduti sul marciapiede e con in mano il bicchiere del caffè rigorosamente Starbucks. 
Gli spazi sono sfruttati al millimetro: tutto è buono per essere occupato con armadi, librerie vani porta oggetti, letti...Londra è una città molto popolata e gli Inglesi hanno capito come sfruttare al massimo i suoi spazi. Insomma, se siete fan delle cianfrusaglie (come la sottoscritta) secondo me conviene mettere in conto di non puntare sui monolocali, molto molto piccoli a quanto sembra. 
Allo stesso tempo esistono però degli appartamenti meravigliosi, in stile vittoriano ma non sono loculi, l'unico problema è che già i loculi costano un botto, figuriamoci appartamenti più grandi e spaziosi. Nonostante ciò, continuo ad amare Londra, perché anche questo "modo di vivere gli spazi" è proprio di questa città, è suo come i Leoni di Trafalgar, il Big Ben,Westminster e i cappellini della regina. Fa parte della magia di questa città, ecco perché Londra è sempre e comunque fantastica! 

lunedì 16 gennaio 2012

Benedetta Parodi e la sua cucina

Vi ricordate i tempi in cui la Parodi cucinava in 10 minuti scarsi a Studio Aperto? Beh, quei tempi ormai non ci sono più, ora si è guadagnata un'ora di programma su La7 e oltre a cucinare insegna a preparare la tavola e spesso con gli ospiti dà dritte su composizioni floreali, cocktail e quant'altro.
Sono state molte le critiche nei suoi confronti per la sua dubbia abilità culinaria: non solo per le sue ricette in cui burro, olio e uova spopolano in dosi massicce, ma anche per come si muove in cucina.
Effettivamente la cucina della parodi e da ascrivere ai metodi culinari del "su su, facciamo anpressa", piatti pratici, veloci, in cui le verdure sono cammuffate per farle mangiare ai bambini, dove a volte gli ingredienti tipo la pasta frolla sono già pronti perchè acquistati al supermercato. Premesso che non ci voglia proprio nulla ad impastare un po' di pasta frolla, Benedetta Parodi incarna perfettamente la donna di oggi, perennemente in lotta tra lavoro e figli, cucina e lavatrici, macchie e colloqui con le insegnanti. Tutto deve essere spiccio, pratico, ma deve fare scena, deve saper incantare quegli amici che hanno il coraggio di venire a cena da te nonostante i tuoi figli siano insopportabili e ti distruggano ogni cosa nel raggio di 20 metri.
Benedetta è la mamma del 2012, che davanti alle telecamere dice che non porta i figli al Mc, ma che poi si scopre che in casi estremi anche il poco nostrano hamburger con patatine diventa un piatto adatto a riempire i pancini dei pargoli, a patto che il giorno dopo mangino le polpettine di spinaci.
Alter ego della Parodi è la Clerici che in cucina sembra un muratore alle prime armi in un cantiere, ogni oggetto utilizzato in cucina diventa un elemento di arredo di cattivo gusto e solitamente regalato dalla fan che la seguono da casa...de gustibus. 
Poi ci sono quei programmi un po' più seri, c'è Alessandro Borghese, che con quattro patate e un po' di prezzemolo ti ripropone un'insalata di patate che mangiava il Duca Pincopallino in America mentre giocava a golf.
Che dire, ormai tutti vogliono diventare cuochi ed evidentemente ci riescono anche! Ormai è normale sentire la gente che dice:  "Ma che buona questa torta! Di chi è la ricetta?" e l'altra ti risponde: "Ma della Parodi, ovvio!". La domanda a questo punto sorge spontanea: la Parodi riformerà il nostro modo di cucinare?
Lo scopriremo solo vivendo, direi, anche se spero che questo non avvenga mai!

venerdì 29 luglio 2011

Il corredo 2.0

Il ritmo del blog sembra rallentare, quando ero sotto esami scrivevo molto di più!! Ma anche oggi torno qui per allietarvi la serata con un nuovo post! Parliamo di (come avrete letto dal titolo) corredo.
A dire il vero questo post è in cantiere da qualche giorno, nel senso che avevo fatto una bozza, poi non mi convinceva...poi non trovavo foto che mi piacessero, ma alla fine mi sono detta: vediamo di finirlo e pubblicarlo!
E allora, sotto a parlare di corredo!!!
Qualche giorno fa ho fatto con mia mamma uno di quei lavori tipicamente estivi, che non ti sogneresti mai di fare se non per ricavare dello spazio negli armadi, cercando di ottimizzare al meglio la disposizione degli indumenti.
Abbiamo sistemato una parte del corredo di mia mamma. Argh! Questa moda del corredo io non l'ho mai amata, per carità, sono tante belle cose fini, eleganti: ma praticamente inutilizzabili. Non so se il corredo vada ancora di moda oggi, ma una cosa è certa: nel 2011 non ha senso, se non fatto tenendo conto delle attuali esigenze. Noi donne siamo amanti delle cose pratiche, "sportive" , che possiamo mettere in lavatrice tutte insieme senza preoccuparci troppo di rovinarle, vogliamo cose che non occupino spazio inutilmente. L'esempio pratico è il nuovo sistema di fare il letto che ci ha insegnato Ikea. A casa mia il letto si fa con coperta bianca, coperta di lana e lenzuola. Il mio letto Torinese è un piumotto Ikea!!
Insomma, la biancheria domestica si è evoluta ed è diventata 2.0, come il web. Quindi, perchè collezionare asciugamani di lino con pizzi e merletti che vi scartavetrano la pelle invece di coccolarvela quando uscite dalla doccia? Perchè collezionare quintali di lenzuola di materiali pregiati che di fatto non utilizzerete mai?
Ora con pochi soldi posso avere un anno gli asciugamani gialli e l'anno dopo fuxia, posso variare senza problemi! Il corredo di mia mamma è praticamente inutilizzato negli armadi. Occupa solo spazio e basta! Calcolando che le case diventano sempre più piccole non vedo perchè riempire i nostri cassetti con decine di coordinati letto e altrettante decine di spugne di ogni misura.
Se poi uno vuole avere il coordinato diverso, elegante, da prima notte di nozze, può starci, ma avere 13 completi letto....mi sembra un tantino esagerato! Per carità, è vero che quando si va in una casa nuova la biancheria serve, ma ci sono determinati tipi di biancheria! Il rischio è di diventare schiave del proprio corredo e di fare terrorismo psicologico su chi condividerà la casa con noi: "Non toccare quello, si rovina!".
Pensateci!





LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...