Si conclude il Festival del Cinema di Venezia e si allunga la lista dei "film da vedere assolutamente".
Sono molti quelli che mi hanno incuriosito in questo festival, me li sono segnati tutti e sicuramente qualcuno finirà su www.artintime.it o sullo sfogliabile, vediamo un po' strada facendo cosa accadrà.
Intanto lode e onore al cinema italiano, ci riprendiamo il leone d'oro dopo 15 anni! E speriamo pure di migliorare un po' le produzioni nostrane e di valorizzare i film che meritano davvero!!
Non voglio dilungarmi troppo, vi lascio all'elenco dei premi e soprattutto vi chiedo: quali sono i film che vi incuriosiscono maggiormente?
I miei sono quelli con i tre asterischi ***....cercateli!
Leone d'Oro
"Sacro GRA" di Gianfranco Rosi ***
Leone d'Argento
"Miss Violence" di Alexandros Avranas
Gran Premio
"Jiaoyou" di Tsiai Ming Liang
Coppa Volpi al Migliore Attore
Thamis Panou per "Miss Violence" di Alexandros Avranas
Coppa Volpi alla Migliore Attrice
Elena Cotta per "Via Castellana Bandiera" di Emma Dante***
Premio FIPRESCI
Miglior film Venezia 70: Tom à la ferme di Xavier Dolan
Miglior film Orizzonti e Settimana Internazionale della Critica: The Reunion (Återträffen) di Anna Odell
Premio SIGNIS
a Philomena di Stephen Frears
Menzione speciale a Ana Arabia di Amos Gitai
Leoncino d'Oro Agiscuola per il Cinema
a Sacro GRA di Gianfranco Rosi
Segnalazione Cinema for UNICEF a Philomena di Stephen Frears***
Premio Francesco Pasinetti
Miglior film a Still life di Uberto Pasolini
Migliori attori: Elena Cotta, Alba Rohrwacher e Antonio Albanese
Menzione speciale a Maria Rosaria Omaggio nel film Walesa. Man of Hope
Menzione speciale a Il terzo tempo di Enrico Maria Artale
Premio Brian
a Philomena di Stephen Frears
Premio Queer Lion
a Philomena di Stephen Frears
Premio Arca CinemaGiovani
Miglior film Venezia 70: Miss Violence di Alexandros Avranas
Miglior film italiano a Venezia: L'Arte della Felicità di Alessandro Rak***
Prix CICT-UNESCO “Enrico Fulchignoni”
a At Berkeley di Frederick Wiseman
Premio Christopher D. Smithers Foundation
a Joe di David Gordon Green
Premio CICAE - Cinema d’Arte e d’Essai
a Still Life di Uberto Pasolini
Premio FEDIC
a Zoran, il mio nipote scemo di Matteo Oleotto
Menzione speciale a L’arte della felicità di Alessandro Rak
Premio Fondazione Mimmo Rotella
a L’intrepido di Gianni Amelio***
Future Film Festival Digital Award
a Gravity di Alfonso Cuarón***
Menzione speciale: The Zero Theorem di Terry Gilliam***
Premio P. Nazareno Taddei
a Philomena di Stephen Frears
Premio Lanterna Magica (CGS)
a L’intrepido di Gianni Amelio
Premio Open
a Serena Nonoper il film Venezia salva***
Premio Lina Mangiacapre
a Via Castellana Bandiera di Emma Dante
Menzione speciale a Traitors di Sean Gullette
e alle donne del gruppo Femen per film documentario Ukraina Ne Bordel di Kitty Green***
Mouse d'Oro
Mouse d'oro miglior film del Concorso: Philomena di Stephen Frears
Mouse d'argento miglior film fuori dalla competizione: At Berkeley di Frederick Wiseman***
Menzione speciale Mouse d’Oro a Jiaoyou (Stray Dogs) di Tsai Ming-liang
Menzione speciale Mouse d’argento a Die andere heimat – Cronik einer sehnsucht di Edgar Reitz.
UK-ITALY Creative Industries Award – Best Innovative Budget
a Il terzo tempo di Enrico Maria Artale***
a Medeas di Andrea Pallaoro***
e Kush di Shubhashish Bhutiani***
Premio Gillo Pontecorvo - Arcobaleno Latino
Miglior film di lingua latina: Con il fiato sospeso di Costanza Quatriglio***
Premio Gillo Pontecorvo - Arte e Industria a Walter Veltroni
Premio Giovani Giurati del Vittorio Veneto Film Festival
a Philomena di Stephen Frears
Menzione speciale all’Opera Prima: Via Castellana Bandiera di Emma Dante
Premio Cinematografico “Civitas Vitae prossima”
a Still life di Uberto Pasolini***
Premio Green Drop
a Ana Arabia di Amos Gitai***
Premio Soundtrack Stars
Premio per la miglior colonna sonora: Via Castellana Bandiera di Emma Dante
Premio speciale come miglior attore contemporaneo a Ryuichi Sakamoto
Premio Schermi di Qualità
a Zoran, il mio nipote scemo di Matteo Oleotto***
Premio Ambiente WWF
a Amazonia di Thierry Ragobert
Premio del pubblico “RaroVideo” – Settimana della Critica
a Zoran, il mio nipote scemo di Matteo Oleotto
Premio Europa Cinemas Label
Miglior Film Europeo alle Giornate degli Autori:La belle vie di Jean Denizot***
Menzione Speciale: Alienation di Milko Lazarov***
Premi Fedeora
Giornate Degli Autori
Miglior Film: Bethlehemdi Yuval Adler
Miglior regista esordiente: Milko Lazarov per Alienation
Menzione Speciale: La Belle Vie di Jean Denizot
Settimana Internazionale della Critica
Miglior Film: Class Enemydi Rok Bicek
Premio per la migliore fotografia: Inti Briones per Las Niñas Quispe di Sebastián Sepúlveda
Menzione Speciale: Giuseppe Battiston interprete in Zoran, il mio nipote scemo di Matteo Oleotto
Menzione Speciale: Anna Odell per l'insieme del lavoro svolto in The Reunion
Premio per il miglior film europeo dell'area mediterranea: Miss Violence di Alexandros Avranas
Premio Bianchi
a Enzo d’Alò
Premio INTERFILM per la promozione del dialogo interreligioso
a Philomena di Stephen Frears
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domenica 8 settembre 2013
venerdì 25 maggio 2012
Rumours from Cannes

I film presentati, sia quelli in concorso che quelli solo "lanciati" a Cannes, sono sempre moltissimi, alcuni incuriosiscono di più, altri di meno, come sempre del resto!
Di certo la batteria di registi sfoggiata quest'anno è davvero interessante e sembrano avere opere degne di essere viste.
I film in concorso:
Moonrise Kingdom di Wes Anderson (USA) - Film di apertura
Vous n’avez encore rien vu di Alain Resnais (Francia)
The Paperboy di Lee Daniels (USA)
Rust and Bone di Jacques Audiard (Francia / Belgio)
Holy Motors di Leos Carax (Francia)
Cosmopolis di David Cronenberg (Canada / Francia / Portogallo / Italia)
Killing Them Softly di Andrew Dominik (USA)
Reality di Matteo Garrone (Italia)
Amour di Michael Haneke (Francia / Austria / Germania)
Lawless di John Hillcoat (USA)
In Another Country di Hong Sang-soo (Corea del Sud)
Taste of Money di Im Sang-soo (Corea del Sud)
Like Someone in Love di Abbas Kiarostami (Iran / Francia / Giappone)
The Angels’ Share di Ken Loach (Gran Bretagna / Francia)
Beyond the Hills di Cristian Mungiu (Romania)
After The Battle di Yousry Nasrallah (Egitto / Francia)
Mud di Jeff Nichols (USA)
Post Tenebras Lux di Carlos Reygadas (Messico / Francia / Olanda)
On the Road di Walter Salles (USA / Gran Bretagna / Francia)
Paradise: Love di Ulrich Seidl (Germania / Francia / Austria)
The Hunt di Thomas Vinterberg (Danimarca)
In the Fog di Sergei Loznitsa (Germania / Olanda / Russia)
E ricordiamo anche i film italiani presentati fuori concorso:
Io e te di Bernardo Bertolucci Dracula 3D di Dario Argento
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giovedì 16 febbraio 2012
Sanremo 2012: i primi OUT!
Ieri sera primi quattro esclusi da Sanremo 2012 cioè:
IRENE FORNACIARI - “Il mio grande mistero”
GIGI D’ALESSIO E LOREDANA BERTE’ – “Respirare”
PIERDAVIDE CARONE E LUCIO DALLA – “Nanì”
MARLENE KUNTZ – “Canzone per un figlio”
Dunque, Giggi e la Bertè sono andati a Sanremo solo per mostrare il nuovo restyling della Bertè e per far vedere quanto diventa rosso Giggi quando canta con lei, é palesemente sotto sforzo. Per tutto ciò due serate sono fin che mai. Ringrazino di aver cantato anche ieri sera, solo per il blocco al sistema di votazione.
NINA ZILLI – “Per sempre”
SAMUELE BERSANI – “Un pallone”
DOLCENERA – “Ci vediamo a casa”
NOEMI – “Sono solo parole”
FRANCESCO RENGA – “La Tua bellezza”
ARISA – “La Notte”
CHIARA CIVELLO – “Al Posto del mondo”
IRENE FORNACIARI - “Il mio grande mistero”
GIGI D’ALESSIO E LOREDANA BERTE’ – “Respirare”
PIERDAVIDE CARONE E LUCIO DALLA – “Nanì”
MARLENE KUNTZ – “Canzone per un figlio”
Siamo d'accordo? Sono d'accordo?

Irene Fornaciari, mi dispiace ma non è al livello del padre, ma questo è il male minore. Insomma diciamocelo chiaramente: cosa ci azzecca Van de Sfroos con lei? Boh...
I Marlene Kuntz, beh, in due serate avranno ucciso due microfoni visto che il cantante se lo divorava mentre produceva suoni più o meno musicali...
Mi dispiace molto per Pierdavide Carone e Lucio Dalla: la canzone tutto sommato era carina, è vero, c'era la ruffianata di Dalla...ma alla fine ci stava. Peccato, davvero un peccato.
Speriamo che questa sera sia tra le due canzoni che rientrano in gara!
Restano in gara:
NINA ZILLI – “Per sempre”
SAMUELE BERSANI – “Un pallone”
DOLCENERA – “Ci vediamo a casa”
EMMA MARRONE – “Non è l’inferno”
MATIA BAZAR – “Sei tu”NOEMI – “Sono solo parole”
FRANCESCO RENGA – “La Tua bellezza”
ARISA – “La Notte”
CHIARA CIVELLO – “Al Posto del mondo”
EUGENIO FINARDI – “E tu lo chiami Dio”
E anche qui: parliamone!
Ma i Matia Bazar!!!! Ma chi li ha votati? E Finardi??? La Civello???
Insomma, come al solito i voti sono stati incomprensibili...e spesso privi di motivazioni.
Ricordiamo che chi vince veramente il festival non è chi prende la statuetta alla fine, ma chi vende più dischi.
Per il resto, la serata è proseguita secondo copione con la tanto attesa comparsa di Ivana, dopata per l'occasione. Permane solo una domanda: Belen aveva le mutande, si o no?
Alla prossima e intanto: riascoltiamoci Renga!
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mercoledì 15 febbraio 2012
Sanremo 2012: la prima serata.

Insomma un festival un po' zoppo si potrebbe dire, ma capitanato da un Morandi che ha cercato di tenere duro fino alla fine.
Commentare l'intera serata sarebbe eccessivo, quindi prenderò qualche spunto qua e là.
Le canzoni

Celentano

Religione, politica e canzoni. Il solito Adriano molleggiato e multitasking, che dopo un pesante attacco ad Avvenire e a Famiglia Cristiana, giornali a suo parere ipocriti, ha ripiegato su un discorso che parlava di Gesù che forse molti presenti in sala non hanno colto, ma aveva toni molto religiosi. Forse a Sanremo c'era il pubblico più cattolico delle ultime 60 edizioni perché davvero quando si sono alzati in piedi tutti, mi stavo domandando se avessero capito quello che aveva detto visto che ogni cosa è buona per insultare la chiesa.
Morandi
Quasi mi ha fatto tenerezza quando ha detto che il sistema di voto della giuria demoscopica era rotto. Il pubblico, riscopertosi sovrano dopo l'intervento del Molleggiato, non ha esitato a urlare: "Buffoni!" e "Buu!" manco fossero al Colosseo!
Luca e Paolo
Reduci da un ottimo Sanremo 2011 hanno aperto loro le danze con un siparietto comico che è partito dal ricordo della loro canzone: "Ti sp*******" ed è terminato con l'imitazione di Adriano. Simpatici, non c'è che dire, solo non capisco l'incongruenza della Rai che evidentemente sta attraversando il periodo del cacca-pipì, tipico stadio di vita dei bimbi piccoli, e non censura più le parolacce delle 20.45...mah, misteri! A loro il merito di aver fatto pensare al pubblico, almeno per un attimo, che il festival può essere divertente!
Il pubblico
Allora, qui bisognerebbe spendere qualche parola.
Ma hanno fatto la selezione dei MEGLIO CAFONI? No perché non si è mai visto un pubblico così chiassoso e maleducato! Allora, okay che il molleggiato ha detto che il popolo è sovrano, ma se siete in diretta non scassate i maroni, grazie! Insomma peggio di così...non si può! Per carità non dico di mettere il bavaglio al pubblico, ma davvero un po' di rispetto non guasterebbe.
Le vallette
Ivanka è incriccata, tornano la Canalis e Belen e scendono la scala dell'Ariston cantando la canzone della Bella e la Bestia: la morte della musica. Cantata in playback perché ovviamente troppo alta per le loro ugole di latta, fa comunque pena e in alcuni punti non si capiscono nemmeno le parole.
Papaleo
Una sola domanda: ma ci è o ci fa? Non ho ancora capito bene...
I fiori
Svaniti! Neanche un mazzo di fiori alle ragazze: oh c'è proprio crisi!
Sabiu e l'orchestra (e gli altri maestri)
Bravi, bravi, bravERRIMI!!! Una delle poche certezze del festival!
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martedì 14 febbraio 2012
Sanremo 2012: The Big Singers
NINA ZILLI – “Per sempre”
SAMUELE BERSANI – “Un pallone”
DOLCENERA – “Ci vediamo a casa”
PIERDAVIDE CARONE E LUCIO DALLA – “Nanì”
IRENE FORNACIARI - “Il mio grande mistero”
EMMA MARRONE – “Non è l’inferno”
MATIA BAZAR – “Sei tu”
NOEMI – “Sono solo parole”
FRANCESCO RENGA – “La Tua bellezza”
ARISA – “La Notte”
CHIARA CIVELLO – “Al Posto del mondo”
GIGI D’ALESSIO E LOREDANA BERTE’ – “Respirare”
EUGENIO FINARDI – “E tu lo chiami Dio”
MARLENE KUNTZ – “Canzone per un figlio”
Due di loro saranno già eliminati questa sera e non saranno ammessi alla serata di domani!
La prima ad esibirsi sarà Dolcenera, mentre a chiudere la serata saranno i Matia Bazar. Verranno presentati anche gli otto giovani selezionati tramite Sanremo Social, ma per questa sera per loro non ci sarà nessuna eliminazione.
Secondo le news della conferenza stampa che si è appena svolta: sarà presente Celentano ma non prima delle 22, della serie: teniamo la gente incollata alla tele almeno per un'oretta, che poi si sa, la macchina del festival viaggia con mezz'ora di ritardo, quindi mettetevi comodi perchè il molleggiato ci metterà un po' a salire su quel palco!Nelle ultime ore qualcuno diceva che sarebbe stata assente l'altra valletta che doveva essere complementare della Ecclestone: Ivana, notizia confermata nella conferenza durante la quale hanno comunicato che nel caso in cui le condizioni della ragazza non dovessero migliorare, questa sera non sarà presente sul palco. Ivana purtroppo ha una forte cervicalgia che la blocca completamente e la costringe a portare un collare.
Molto probabilmente, anche se ancora non è stato confermato, ci sarà un tributo a Whitney Huston, recentemente scomparsa, secondo le prime comunicazioni doveva essere la quarta sera, ad opera di Nilla Pizzi, speriamo riformulino il tutto e che trovino una cantante maggiormente adatta alla scena.
A dirigere l'orchestra sarà il bravo e, non altrettanto bello, Marco Sabiu, simpaticissimo oltre i limiti dell'immaginabile.
Bene, gli ingredienti ci sono, l'ansia sale...preparate il telecomando e alle 20.40 sintonizzatevi su Rai1.
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Sanremo 2012: stiamo uniti!
Ebbene sì, oggi non è solo San Valentino, oggi è anche la giornata di un altro santo: Sanremo e di un altro ancora: santo cielo!
Si, avete capito bene: santo cielo! Questa è l'esclamazione con cui ho iniziato la giornata dopo settimane e settimane di rumors, spoiler, critiche e quant'altro sul festival di quest'anno.

Il tutto era cominciato con Tamara Ecclestone: dopo solo una settimana di prove è stata "licenziata". Se suo padre odiava l'Italia perché patria della Ferrari, ora la odierà ancora di più perché ha rispedito a casa la sua "bella bambina", bella e viziata, aggiungerei. Cara Tamara, è vero che l'Italia all'estero sembra il paese delle libertà, ma dovevi lavorare per ricevere quel compenso che ti spettava secondo contratto. Il tuo lavoro consisteva nello sculettare a destra e a manca sfoggiando abiti dei più rinomati stilisti per cinque giorni in diretta, più le prove di qualche mese prima. Pesante, certo, ma non spaccavi di certo pietre!!
Dopo Tamara, è scoppiato il caso Celentano: il compenso a chi andrà, lui cosa farà, mazza glielo permetterà... Come al solito il molleggiato è riuscito a creare abbastanza attesa e scompiglio intorno alla sua partecipazione al festival: quante sere lo vedremo sul palco? Boh?! Nessuno lo sa. Forse nemmeno lui... Speriamo almeno che non ripeta la performance di una delle precedenti partecipazioni: "Che audio da schifo in questo auditorium...".
Critiche a parte, anche quest'anno a presentare il festival, come ben saprete sarà GIANNI MORANDI, e il suo motto: "Stiamo uniti" ormai spopola e penso diventerà il motto di qualche partito per le prossime elezioni. Al suo fianco Rocco Papaleo: che bellezza!
Gianni, parliamone: ma non c'era proprio nessuno, nessuno, nessuno da prendere al posto di questa cariatide? Per non parlare degli spot di quest'anno...tremendi!
Rivogliamo Luca e Paolo!!!!!
Il mio sogno comunque resta sempre e solo uno: Fiorello e la Cabello conduttori di Sanremo. Baldini in collegamento radiofonico e per il dopo-festival.
Bando alle ciance, Rai! Il festival va rinnovato e si deve puntare su volti nuovi e genuini! Morandi ha fatto il suo tempo, è bravo, certo, ma i giovani vogliono altro, altro, altro!
Riguardo i cantanti in gara: io tifo Renga, avevate qualche dubbio?
Spero di non svenire durante la performance di Gigi e della Bertè...superata quella, posso anche avere il coraggio di vedere Papaleo in mutande, speriamo non ci siano scene del genere però!
Un'ultima nota, che è quella più dolente, in tutto questo chiasso di voci, spoiler e quant'altro si rischia di mettere in secondo piano la musica e come al solito il festival viene ricordato per critiche, scene comiche, personaggi, ospiti: mai, dico mai, per la musica!
E allora Gianni, vedi di riportare il festival ad essere Il Festival della canzone italiana, noi non siamo interessati alle vallette strafighe che non sanno parlare e degli ospiti iper costosi che stanno 10 minuti sul palco a sorridere e ammiccare al pubblico: noi vogliamo la musica, quella vera, quella che fa sognare, quella che dà emozioni, quella che resta, quella che canti sotto la doccia a 20 anni, quella che canti a tuo nipote a 60 anni, quella che fa innamorare, quella che fa piangere. Ecco la musica che vogliamo!
Buon festival a tutti...e che la musica sia con voi!
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sabato 29 ottobre 2011
La danza macabra di Lars
Mercoledì sera sono andata al cinema con un'amica Torinese (Ida) e abbiamo optato per Melancholia.

La fine del mondo. 12/12/2012, ormai questa data ha influenzato tutto, quando la Barilla finirà le scatole dei 150 anni dell'Unità d'Italia, sfodererà quelle della fine del mondo con decorazioni in stile Maya. Barilla a parte, forse anche Lars ha voluto dire la sua sulla fine del mondo, Maya e profezie apocalittiche a prescindere. L'uomo da millenni si domanda, ahimè retoricamente: Esiste una fine del mondo? Come finirà il mondo?
Lars ha provato ad ipotizzare questo ma non dando una risposta, bensì ponendo una nuova domanda, molto sottile a mio parere: se sapessimo che stiamo per vivere il nostro ultimo giorno, come lo vivremmo? Con chi trascorreremmo queste ultime ore sulla Terra?
Le risposte possono essere ovvie, oppure folli; ognuno di fronte alle catastrofi reagisce in modo differente. Lars, per rispondere, parte da un dualismo, un doppio, Justine e Claire (che sono anche i due capitoli del film), due sorelle in conflitto. Claire sposata con John, presumibilmente scienziato, madre di Leo, donna apparentemente perfetta e solida come una roccia, ma incline ad attacchi di ansia. Justine, donna bellissima e apparentemente felice, in realtà ha seri disturbi psicologici, è vittima di una specie di depressione che la porta a trascorrere lunghe giornate a letto. Nonostante
questo, Leo la chiama "Zietta
spezz'acciaio", epiteto che sicuramente vuole raccontarci qualcosa sul
suo carattere, ma che per quasi tutto il film percepiamo come ossimorico
rispetto alle caratteristiche della donna.
La storia comincia con il matrimonio di Justine e Michael, un matrimonio in cui c'è una continua voglia di assentarsi da parte della sposa, un matrimonio con un ricevimento organizzato da altri a cui gli sposi arrivano in ritardo, un matrimonio non accettato dalla madre di Justine, la quale non crede in questa istituzione.
Matrimonio che purtroppo finisce ancora prima di cominciare a crescere a causa di Justine, incapace, a quanto sembra, di gestire le situazioni, di gestire la propria vita e le proprie scelte.
La malattia è uno dei protagonisti di questo film che si contrappone alla ragione della scienza che è incarnata dal marito di Claire, John; John sa che Melancholia, il pianeta che sta passando vicino al nostro, non colpirà mai la Terra, i calcoli lo dimostrano, gli scienziati lo sanno. Egli cerca di tranquillizzare la moglie attraverso le sue teorie, Claire è molto preoccupata per la minaccia di Melancholia e quello che dice il marito non le basta per calmarsi.
Melancholia, grande protagonista indiscusso di questa storia, è colui che detta le regole dell'intera vicenda, comparendo in modo quasi impercettibile al matrimonio di Justine, sarà lui a decidere le sorti dei nostri personaggi, quasi come se fosse una cattiva stella, un influsso in grado di modificare la psiche delle persone ma anche degli animali. Nessuno è immune, anche John, che come abbiamo detto, incarna la ragione, ad un certo punto vacillerà. Melancholia è la depressione, è la presenza/assenza della malattia nella psiche, quella che pesa dentro di noi come un pianeta, un macigno, ci colpisce, a volte sembra si allontani, ma spesso torna indietro e la seconda volta è più difficile scappare. La depressione è la malattia che ti porta alla morte, così come Melancholia, in caso di collisione con la Terra, distruggerà tutto.
Melancholia però ha anche il suo fascino, la sua luce blu intensa richiama Justine durante la notte che, denutatasi completamente, si stende sulla riva del fiume come se si trovasse al mare, il tutto sotto lo sguardo della sorella che rimane esterefatta da questo gesto, da questa volontà della sorella di accettare l'influsso del pianeta.
Una danza macabra che porta lo spettatore a grandi riflessioni.
venerdì 17 giugno 2011
Stagione cinematografica 2011/2012
AGGIORNAMENTO RIGUARDO THE ARTIST!!!!!!
Questa mattina ho contattato la casa di distribuzione BiM tramite la sua pagina facebook per chiedere ulteriori informazioni riguardo il film The Artist e..mi ha risposto che verrà sicuramente distribuito in tutta Italia nella stagione cinematografica 2011/2012.
Attualmente il calendario ancora non esiste, però appena ufficializzeranno qualcosa...ve lo farò sapere!!!
Se volete restare aggiornati sulle prossime news riguardo il film e le restanti produzioni della Bim, potete diventare suoi amici sulla pagina facebook della casa di distribuzione cinematografica: https://www.facebook.com/bimfilm
Sulla stessa pagina trovate una breve presentazione della casa di distribuzione con l'elenco delle produzioni internazionali che hanno acquistato per il nostro paese! Grazie a loro abbiamo potuto vedere diversi film di grande prestigio!
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mercoledì 15 giugno 2011
The ARTIST
ATTENZIONE ATTENZIONE!!!!!
Forse, e dico FORSE, ce l'abbiamo fatta! Forse potremo vedere The Artists in Italia!!
Prossimamente: BOLOGNA all'interno del festival Cinema Ritrovato (qui il link-->CLIK)
A Milano c'è stato mercoledì 8 giugno all'Ante Spazio Cinema.
A Roma c'è stato lunedì 13 giugno al Cinema Adriano.
Per ulteriori informazioni, soprattutto per le prossime proiezioni, vi consiglio di tenere sotto controllo il sito della casa cinematografica italiana che lo distribuisce: BIM.
Per quanto possibile poi cercherò di aggiornarvi in merito! A presto!!
La domanda permane: quando arriva a Torino?
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mercoledì 1 giugno 2011
THE TREE OF LIFE
Volevo fare un post sul film vincitore della palma d'oro a Cannes, The Tree of Life di Malick, visto che è da una settimana ormai che l'ho visto, ma dopo aver letto le recensioni dal sito GLI SPIETATI mi è venuto un attacco di "oh cielo non sono in grado di dire cose così spettacolari su questo film" e quindi ho chiuso blogger.

Scherzi a parte, tornando al film in questione e rimuovendo momentaneamente quello che ho letto su di esso, devo dire che la prima sensazione quando sono uscita dalla sala è stata piuttosto...ZEN.
Probabilmente ero l'unica a pensarla così visto che dopo mezz'ora di film due persone si sono alzate e al termine, quando ancora scorrevano i titoli di testa, i miei vicini hanno iniziato a sbuffare e qualcuno nelle file posteriori classificava il film come un'immensa cagata (piccoli sosia di Fantozzi che recensiscono i lontani parenti della Corazzata Potemkin!). Ora, visto che mi trovavo al Cinema Massimo di Torino, speravo che il pubblico presente in sala fosse cosciente che: non è un cinema qualsiasi che ospita pellicole qualsiasi, ma forse non lo sapevano.

E' un film che vuole farsi guardare, vuole parlare attraverso le immagini. E' un film che torna all'essenza del cinema e prova a raccontare stati d'animo, pensieri e sensazioni attraverso le inquadrature, attraverso i luoghi, attraverso immagini sensazionali che ci raccontano la creazione del mondo.Visto che non è del tutto sensato raccontare la storia del film, provo a rendervi l'idea attraverso l'alfabeto e chiedo scusa se sparerò delle boiate, ma questo è quanto ho percepito dopo la prima visione.
ACQUA: sono moltissimi i momenti in cui questo elemento viene raccontato ed utilizzato nel film. Esso rappresenta l'origine di tutto: della vita, nel momento della creazione e anche nel momento della nascita, ma è anche elemento di morte, quando muore l'amico dei tre ragazzi. Esso sembra quasi un elemento da cui tutto nasce a cui tutto torna. Pensiamo anche all'immagine finale del film, dove i nostri attori camminano sulla spiaggia, bagnata da questo mare infinito.
BAMBINI: sono tre i protagonisti di questo film, figli dei coniugi O'Brien, sono la gioia della mamma e l''orgoglio del papà.
CASA: essa ci racconta molto della famiglia, è un luogo sicuro, un punto a cui tornare, un luogo anche da curare, da pulire. Un punto di ritrovo segno di unione della famiglia.
DIO: spesso viene chiamato in causa, non solo con le parole, ma anche con le inquadrature. Sono numerosi i momenti di controluce, incentrati principalmente quando al centro dell'inquadratura troviamo la mamma: alle sue spalle vediamo spesso, soprattutto quando si tratta di esterne, il sole che ci rimanda fortemente a Dio. Dio è anche l'essere che abita in cielo, quante volte la mdp scruta il cielo azzurro arrampicandosi lungo gli alberi o lungo le superfici riflettenti dei grattacieli.
EDUCAZIONE: il papà tiene molto all'educazione dei suoi tre figli, tanto da imporre in casa un clima quasi da caserma, dove nessuno può parlare se non è interpellato da lui. Il mondo è crudele e quest'educazione insegnerà ai figli come si sta al mondo e come ci si fa rispettare.
FAMIGLIA: il film fondamentalmente è la storia di una famiglia, con i suoi alti e bassi, con le sue sconfitte e le sue vittorie. E' una storia di amore ed odio di un figlio nei confronti del padre.
GRATTACIELI: hanno fortemente preso il posto delle piante su cui si arrampicavano a mani nude da piccoli, come se volessero quasi raggiungere il cielo, quel cielo dove abita Dio. Ora il più grande dei fratelli si "arrampica" sui grattacieli grazie a degli ascensori. "Fammi vedere quello che tu vedi" dice Jack, Sean Penn. Forse quell'arrampicarsi, quel salire in alto, ti porta a vivere il mondo da un'altra prospettiva, che ricorda un po' quella di Dio, che vede dall'alto.
HOUSTON: è la città dove il figlio grande lavora e vive. Gli alberi alti che circondavano la sua casa ora sono i grattacieli che
INSIEME: è questo il concetto del film, il ritrovarsi ancora insieme alla fine. Alla fine di tutto, nonostante tutto.
LAVORO: è la causa della prima sconfitta subita dal padre. Egli lungo tutto il film ci sembra una roccia, il self made man capace di resistere a qualsiasi intemperia, la pianta ben radicata che non si fa abbattere da nulla. Eppure anche lui ad un certo punto viene colpito e a causa del suo lavoro la famiglia è costretta ad abbandonare la casa per trasferirsi da un'altra parte.
MORTE: come la vita è molto presente nel film, uno dei fratelli muore dopo poco e la sua morte è al centro dei pochi dialoghi dei personaggi. Muore un amico dei ragazzi, vediamo che c'è stato un funerale. E' difficile da accettare, ma è anche un passaggio fondamentale che permetterà a tutta la famiglia di riunirsi e di tornare insieme.
NIENTE: niente, nemmeno la morte riuscirà mai a dividere questa famiglia.
ODIO: è il sentimento che i figli provano nei confronti di questo padre severo e molto cattivo che anche quando manifesta i suoi sentimenti di amore verso i figli lo fa manifestando una certa violenza fisica di abbracci eccessivamente veementi e ricchi di forza brutale.
PIANTE: sono numerosissime quelle che si vedono in questo film, una pianta viene anche piantata dal padre e dal primogenito dopo la nascita del secondo figlio. Le piante sono radicate al terreno, quella terra che per loro è madre, è vita, è casa. Uomini come piante sembra quasi suggerire il film.
QUALSIASI: qualsiasi cosa accada, in qualsiasi luogo tu ti trovi, è impossibile dimenticare quelle radici che ti tengono fortemente legato alla tua famiglia.
RELIGIONE: il tema religioso è fortemente presente nel film, a parte le scene di messa, preghiera o visite alla chiesa, Dio, come ho già detto, viene citato spesso e con lui anche tutti i dogmi e gli insegnamenti che la signora O'Brien, la madre, ha ricevuto da bambina dalle suore.
SILENZIO: non è un film molto parlato. Le battute di dialogo sono poche e concise. Il silenzio ci accompagna per buona parte del film, non un silenzio totale, ma accompagnato da musiche che trasportano lo spettatore in una fase riflessiva che lo porta a domandarsi il significato di quello che sta vedendo.
TERRA: madre generatrice, come l'acqua.
UNIONE: è fortissimo il legame che nonostante tutto esiste tra i membri di questa famiglia.
VITA: è lei la grande protagonista di questo film, vita del mondo, vita del singolo. Già la locandina (che ho inserito sopra) ci lancia un messaggio di vita: Brad Pitt, il signor O'Brien, è incantato nel vedere il piede del suo bimbo appena nato, il suo primogenito. La vita poi è anche citata nel titolo stesso del film.
ZEN: (utilizzo impropriamente questa parola solo perchè le parole con la Z sono difficili da trovare) è un po' questo quello che mi ha trasmesso il film. Spiego: quando sono uscita dalla sala non sono stata subito in grado di esprimere al completo un'opinione quello che avevo appena visto. Una signora dietro di me si è messa a sparare di tutto e di più sul regista, smontando ogni inquadratura. Io ho ascoltato e nel tragitto cinema-collegio ho chiacchierato un po' con la mia amica che era al cinema con me e sono giunta a queste conclusioni: secondo me un buon modo per guardare questo film è lasciarsi trasportare e soprattutto non aver paura di riflettere e di cercare significati in quello che si vede. Non è tutto dato in modo superficiale, anzi, il regista chiede molto a noi, chiede uno sforzo allo spettatore, chiede molta pazienza, ci chiede quasi di scavare per raggiungere le origini delle radici di questo film.
Apprezzo i film di questo genere perchè sono quelle pellicole che non si fermano alla sala cinematografica, ma ti accompagnano e dopo giorni ti rilasciano ancora delle piccole sensazioni.
Non me la sento di dare un voto da 1 a 10 a questo film, ma di certo vi consiglio di vederlo e rivederlo. Secondo me ad una seconda visione trasmette ancora di più!
Se volete opinioni più serie riguardo la pellicola, vi consiglio il sito de "Gli Spietati", ma vi invito anche a lasciare qui sotto i vostri commenti, i vostri insulti ecc. Grazie!
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