lunedì 28 febbraio 2011

...E' tempo di OSCAR!

Buonasera egregi lettori del mio blog!
Come state? Avete trascorso la notte appena passata incollati alla tv per vedere la mitica notte degli Oscar? Io ho provato a vederla in streaming, ma mancava mezz'ora all'inizio e, visto che questa mattina avevo lezione alle 9, ho preferito andare a dormire!
Appena sveglia però mi sono precipitata a leggere i nomi dei vincitori ed ecco qui sotto il verdetto finale!!!!

Trionfo per Il discorso del re, che si è aggiudicato ben 4 statuette:
- Miglior attore protagonista
- Miglior sceneggiatura originale
- Miglior film
- Miglior regista

si prosegue con The Black Swan che ha vinto una sola statuetta:
- Miglior attrice protagonista

The Fighter poi si porta a casa ben 2 statuette:
- Miglior attore non protagonista
- Miglior attrice non protagonista

Inception quattro premi tecnici
- Miglior sonoro
- Miglior fotografia
- Miglior missaggio del suono
- Migliori effetti speciali

The Social Network
- Miglior sceneggiatura non originale
- Miglior colonna sonora
- Miglior montaggio

Alice in Wonderland:
- Migliori costumi
- Miglior scenografia

Toy Story 3
- Miglior film di animazione
- Miglior canzone

Infine il film danese In un mondo migliore si è aggiudicato il premio come miglior film straniero.

Resta a bocca asciutta Il Grinta dei fratelli Cohen che aveva ricevuto ben dieci nomination! Non l'ho ancora visto ma lo vedrò presto!

Riguardo i restanti premi, direi che sono stati, nei limiti della giuria dell'Accademy, abbastanza meritati! Pensavo che Inception avrebbe vinto il premio per la sceneggiatura originale..e invece no...
Forse molti non sono contenti del verdetto finale, ma mi fatto gli oscar sono solo un "marchio" in più per la pellicola, se il film è buono, sarà il pubblico a deciderlo! Infondo il giudizio finale è sempre quello del botteghino!! 
Per farvi due risate, vi lascio con uno dei tanti spot di presentazione della notte degli oscar, presentata quest'anno da Anne Hathaway e James Franco!!!



venerdì 25 febbraio 2011

Il discorso del re

Riprendo a scrivere sul blog dopo la kermesse sanremese per ritornare alle origini, a uno degli argomenti principali di questa pagina: il cinema.
Ho scelto di tornare a parlare del grande schermo grazie ad un film, che credo entrerà presto dei miei 100 film preferiti! So che dico questa cosa per la maggior parte dei film che vedo - tant'è vero che la lista dovrebbe diventare di 200 film e più - però credetemi, è davvero una pellicola di grande impatto per lo spettatore.
Il film in questione è nelle sale cinematografiche proprio in questi giorni e i suoi protagonisti, in particolare il suo protagonista è sulle bocche di tutti i critici, nel bene e nel male. Sto parlando, come avrete notato sia dal titolo di questo post che dalla locandina, de Il discorso del re.
Tratto da una storia vera e aggiungerei singolare, Il discorso del re è un film interessante non solo a livello narrativo, ma anche a livello registico.
La storia narrata potrebbe essere riassunta in queste poche righe: il figlio secondogenito del re Britannico dopo la morte del padre e la successiva abdicazione del fratello primogenito diviene re;  ha solo un problema è balbuziente.
Con una storia del genere, le possibilità di intrattenere il pubblico per 111 minuti sono assai scarse! Se fosse stato girato in Italia, probabilmente a metà film o saltava fuori una porno star, che per l'occasione sarebbe stata una escort di Buckingam, oppure un trentenne depresso. Fortunatamente parla della monarchia britannica ed è una produzione anglo-australiana, quindi niente Moccia o Muccini vari come sceneggiatori. Solo David Saidler, noto per film come Tucker, un uomo e il suo sogno, il cartoon La spada magica - Alla ricerca di Camelot e altri film che probabilmente noi italiani non vedremo mai (N.B. Conoscendo il mercato nazionale, probabilmente in caso di vittoria agli Oscar verrà riproposta tutta la filmografia dello sceneggiatore; a noi italiani piace saltare sul carro dei vincitori!). Numerosi i riferimenti a Shakespeare e alla cultura londinese dell'epoca, nella scena in cui il re racconta la storia del pinguino alle figlie si comprende dal dialogo che la moglie stava leggendo loro la fiaba di Peter Pan. Brillante anche la metafora del pinguino, che nella storiella è lo stesso re, con il suo andamento incerto, quasi balbuziente, ricorda "l'andamento incerto" del balbuziente re.

Tom Hooper, il regista, riesce a raccontarci attraverso sapienti inquadrature la soggezione e l'ansia che può avere un balbuziente nel momento in cui si ritrovi costretto a parlare in pubblico. I gradini che lo separano dal podio per il discorso iniziale, la bocca che si contorce senza produrre suoni, il senso di "piccolezza" di fronte al parlamento intero sono elementi ben collocati per suggerire allo spettatore le sensazioni provate dal re. Splendide sono anche le riprese degli interni dei palazzi che spesso ci restituiscono l'idea dell'inscatolamento, dell'oppressione di chi a palazzo ci nasce e ci deve crescere e vivere, in quegli stessi palazzi che spesso tutti sognano, ma che in realtà non ospitano famiglie, ma "imprese a conduzione famigliare".

Vi assicuro che sono 111 minuti da vedere, da vivere, che si lasciano vedere e che si lasciano vivere. Lo spettatore viene trascinato attraverso palazzi, registrazioni radio, smoking, sigarette, vedute londinesi, auto londinesi, sorrisi, pianti, isterismi. Simpatiche e di grande effetto le scene del training con il logopedista Lionel Logue, dove il balbuziente viene quasi sottoposto ad un corso di teatro - di cui Lionel stesso si dimostra grande esperto ed amatore - che in alcuni momenti sfocia in danze e canti quasi da musical.
Re Giorgio VI viene presentato come un uomo molto irascibile, ma anche molto sensibile e non del tutto convinto di meritarsi il trono. E' un uomo che sa piangere, sa ridere, sa amare la moglie, le figlie e la nazione, un uomo che sa stare anche con quelli che non sono ricchi, un uomo che sa scendere in mezzo al popolo. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa la regina Elisabetta, figlia di Giorgio VI, di questo ritratto del padre.

Due parole anche sulla recitazione sono assolutamente da spendere: fantastico Colin Firth e fantastici tutti gli altri attori, tutti grandi nomi del mondo attoriale che qualche critico si è subito precipitato a definire "un esercito pronto a ricevere statuette". Di certo Il discorso del re di premi ne ha già vinti molti, senza calcolare le 12 nomination all'oscar, ma il merito non è solo degli attori: è sicuramente un buon film sotto ogni aspetto!
E' d'obbligo vederlo in lingua originale per apprezzare maggiormente la recitazione.
Qui sotto il video con la registrazione originale del discorso fatto da re Giorgio VI.



VOTO




sabato 19 febbraio 2011

L'A-B-C di Sanremo

Aiuto! = tipica esclamazione delle settimane prima del festival che cresce d'intensità durante il festival.
Benigni = sublime e profondamente realistico come al solito! Ricorderemo a lungo il suo intervento!
Canzoni = quest'anno non facevano proprio impazzire, ma di certo qualcuna (vedi Vecchioni) resterà nella storia!
Duetti = modo interessante per rivalutare le canzoni! (Vedi quella di Patty cantata da Morgan!!!)
Elisabetta e Belen = vallette che fanno rimpiangere le vallette mute. Elisabetta doveva solo fare una cosa per questo Sanremo: portare George.
Ferreri Giusy = la Amy Winehouse dei poveri....l'altra talent-from-xFactor, a lei è "toccato" aprire il festival...
Gianni Morandi = ha saputo riportare la CANZONE al centro del Festival! Finalmente!!!
Hotel = tutto esaurito come al solito!
Interviste = modo interessante per annullare il televoto....
Jazz = stile del vincitore di Sanremo Giovani! Proposta interessante! Incrociamo le dita per Raphael Gualazzi!!
K2 = altezza della scaletta di ogni serata sanremese! Finita ogni serata si è stremati...
Luca e Paolo = mattatori folli, un tantino esagerati, ma molto realistici!!!
Max Pezzali = il suo secondo tempo era meglio se lo passava in panchina! Niente di nuovo, i soliti 4 accordi di Max.
Nathalie = un po' moscia...meglio quando era ad X Factor, per non parlare del look...
Ospiti = come ogni anno ne hanno sparate di tutti i colori sui nomi degli ospiti. Io aspetto sempre Fiorello, ma non partecipa mai!
Papi = forti le ombre del papi su questo Sanremo, presenza concreta anche del papi di Belen!!! Pessima trovata!
QuarantaquattroGatti = il televoto dello Zecchino d'oro ha dimostrato di essere più corretto rispetto a quello di Sanremo....w i Bambini!!!!!
Renga = fortuna che almeno è comparso sul palco perché ci mancava!! E ci mancava anche Mengoni!!
Scenografia = un po' triste quella di quest'anno....
Talent = ombre di loro stessi! Il talent migliore rimane sempre Mengoni, un vero animale da palcoscenico!
Unica = fortuna che il festival è concentrato in un'unica settimana, altrimenti si rischierebbe l'implosione del sistema mediatico italiano!!!
Vecchioni = bellissimo il testo della sua canzone! Il favorito dal televoto fino a venerdì sera =)
Why in italiano perchè = una delle parole che ci siamo ripetuti più spesso durante l'intero festival.
Xilofono = è tra gli strumenti dell'orchestra???
Yo-yo = ottimo passatempo per le pubblicità e per le canzoni di Max, Tricarico, Giusy...etc...etc...
Zorro = speriamo lo ospitino a Sanremo! =)

sabato 12 febbraio 2011

Michelle veste H&M! Spazio alla moda low cost!

Se il diavolo veste Prada e Maria ha le Louboutin ai piedi, Michelle Obama veste (anche) H&M. Ebbene sì, cari lettori! La moglie dell'uomo più potente del mondo tra la rosa dei beati della moda americana e internazionale ha scelto il brand più amato dalle donne del mondo intero! La first lady che potrebbe permettersi capi firmati, e perchè no, disegnati magari appositamente per lei, sceglie di presentarsi in televisione con un semplice abito nero a pois bianchi della collezione di H&M. Probabilmente la maggior parte degli stilisti ha storto il naso di fronte a questo look low cost, invece il resto del mondo dice "Brava Michelle!"!

Brava perchè essere alla moda non vuol dire indossare solo le "griffe", ma vuol dire sapersi vestire bene, ricercando l'abito particolare anche nel negozio più economico del mondo. Vestire alla moda vuol dire indossare abiti che ci facciano star bene, abiti che ci facciano sentire donne, abiti che ci facciano sentire in pace con il nostro portafogli. Vestire alla moda vuol dire anche sapere indossare le cose giuste al momento giusto!
Brava perchè, se nessuno verificava...chi l'avrebbe mai detto che quel vestito era della collezione H&M? Con quella classe... non sarà Jacqueline Kennedy, ma i vestiti li sa portare!

Forse le ragazze di Sex and the City una politica del genere non l'avrebbero mai accettata, ma, per non finire come Rebecca Bloomwood (altra grande patita di moda), per noi giovani, per noi studentesse (notoriamente al verde o che comunque non vogliono "ripulire" le tasche dei genitori) è bene saper "investire" in modo intelligente i nostri risparmi, "investendoli" anche nelle marche low cost.
Non è detto che quelli che spendono di più per i capi di abbigliamento si sappiano vestire, in tutte le cose serve il BUON GUSTO e l'OCCHIO CLINICO, e questi non sono in vendita in nessuna boutique!

Sia chiaro che, con questo post, non voglio urlare guerra al mondo dell'alta moda! Dico semplicemente che...dobbiamo sentirci liberi di indossare quello che ci piace, quello che ci fa stare bene!

Buono shopping a tutti!!!

lunedì 7 febbraio 2011

ACCIAIO di Silvia Avallone

Mercoledì 2 febbraio, presso il Circolo dei Lettori di Torino, era ospite Silvia Avallone.
Il nome forse ai più è sconosciuto, ma per chi è un accanito lettore è semplice identificare la scrittrice con una dei finalisti del premio Strega 2010, vinto da Antonio Pennacchi con Canale Mussolini.
Finalista del premio Strega con il suo primo romanzo Acciaio. Molti forse hanno visto riproporsi in questa finale, quello che era accaduto nel 2008 quando tra i finalisti del premio Strega c'era un altro giovane scrittore: Paolo Giordano, con La solitudine dei numeri primi, ma questa volta non è stato un giovane ad aggiudicarselo.
Nonostante non abbia vinto il premio Strega (per soli quattro voti), ha avuto altri importanti riconoscimenti:
  • Vincitrice del Premio Campiello 2010, categoria Opera Prima.
  • Vincitrice del Premio Flaiano 2010, sezione letteraria.
  • Vincitrice del Premio Fregene 2010.
L'AUTRICE: Silvia Avallone
L'autrice è nata nel 1984 a Biella, in Piemonte, e si è laureata in Filosofia a Bologna.
Prima di scrivere Acciaio componeva poesie; nel 2008 ha vinto il premio Alfonso Gatto con Il libro dei vent'anni. Ha recentemente collaborato alla creazione di un cofanetto su Anna Magnani.

TRAMA [in breve da IBS]
Nei casermoni di via Stalingrado a Piombino avere quattordici anni è difficile. E se tuo padre è un buono a nulla o si spezza la schiena nelle acciaierie che danno pane e disperazione a mezza città, il massimo che puoi desiderare è una serata al pattinodromo, o avere un fratello che comandi il branco, o trovare il tuo nome scritto su una panchina. Lo sanno bene Anna e Francesca, amiche inseparabili che tra quelle case popolari si sono trovate e scelte. Quando il corpo adolescente inizia a cambiare, a esplodere sotto i vestiti, in un posto così non hai alternative: o ti nascondi e resti tagliata fuori, oppure sbatti in faccia agli altri la tua bellezza, la usi con violenza e speri che ti aiuti a essere qualcuno. Loro ci provano, convinte che per sopravvivere basti lottare, ma la vita è feroce e non si piega, scorre immobile senza vie d'uscita. Poi un giorno arriva l'amore, però arriva male, le poche certezze vanno in frantumi e anche l'amicizia invincibile tra Anna e Francesca si incrina, sanguina, comincia a far male. Silvia Avallone racconta un'Italia in cerca d'identità e di voce, apre uno squarcio su un'inedita periferia operaia nel tempo in cui, si dice, la classe operaia non esiste più.


E' da leggere perchè:
- l'autrice è molto giovane eppure riesce a delineare perfettamente tutti i personaggi che inserisce nella storia, per essere un primo romanzo dimostra una grande abilità narrativa e descrittiva.
- la storia è più vicina a noi di quanto possiamo immaginare.
- nonostante gli abitanti di Piombino non si siano dimostrati molto felici di questo romanzo, in realtà la vicenda narrata è collocabile in qualsiasi città di provincia, sorta all'ombra di una grande industria.
- è scritto in modo molto coinvolgente e, credetemi, una pagina tira l'altra!
- è in lavorazione il film tratto dal romanzo.

Che dire...Buona lettura!!!

VOTO




Ad Amici è tempo di....CRISI!


- Non è proprio la copertina di cui parlo,
ma è qualcosa di molto simile!! -
 Nonostante l'ora tarda, non riesco a resistere dal commentare la "bellezza" della grafica del nuovo cd di Amici 2011. Che dire, tutti i cantanti sognerebbero un disco così, una copertina talmente bella, artistica che pure quella commestibile di Katy Perry al confronto è ZERO!
Come non apprezzare la reinterpretazione del colore arancione nella sua tonalità così meravigliosamente accesa, come non apprezzare le simpatiche foto in stile carcerato che ricordano i cantanti dell'edizione 2010/2011 di amici! Come non apprezzare la prima copertina che dice NO alla grafica vettoriale, Sì allo sfondo piatto, monocromatico?
Insomma anche ad Amici c'è la crisi? Forse sì, forse no (direbbe Mengoni). Io, non essendo Mengoni, dico che potevano sprecarsi un po' di più, infondo è la tv del PAPY...possibile che non aveva un grafico? Poteva comperarsi un esercito di grafici, è la decima edizione di amici! Come minimo dovevano far incidere una copertina in ORO MASSICCIO direttamente da Tiffany! M-I-N-I-M-O! Ma che l'edizione di Amici è al risparmio lo avevamo già capito dall'abbigliamento dei ragazzi...l'anno prossimo abbandoneranno i leggins per sostituirli con un semplice paio di slip, cosa che per altro i ballerini stanno già facendo da tempo!
Insomma, questa crisi ormai sta colpendo tutti! Pure gli amici-nemici di Maria! Maria però è una donna contro tendenza, che non percepisce la crisi! Ai suoi piedi non mancano mai quelle splendide scarpe con la suola rossa, che tutte le donne di buon gusto sanno identificare con le magnifiche Louboutin! Che dire, meglio un paio di Louboutin ai piedi di Maria piuttosto che una copertina vettoriale per il disco! Eh, che amica che è Maria!!!!

Per tutti quelli che (e questa volta cito parzialmente Scanu, per la parcondicio) vogliono inserire il disco di Amici nella loro raccolta lo troveranno nelle migliori farmacie, pardon nei migliori negozi di dischi a partire da martedì. Diversamente se volete evitarvi la copertina, c'è sempre Itunes, diversamente non si può dire...diciamo che come opzione vi propongo di comperare il disco di X Factor, se proprio volete acquistare un disco di un reality. In alternativa rimane la cara e vecchia musica...forse!

martedì 1 febbraio 2011

The Big Bang Theory

Forse molti di voi si saranno domandati: ma questo blog non si occupa di cinema, televisione, musical, letteratura e derivati? La risposta è: certo, è proprio così! Infatti il titolo di questo post non si riferisce alla famosa teoria del Big bang, ma ad una serie televisiva che ho scoperto da poco (grazie a delle amiche del Collegio).
In breve The Big Bang Theory è una situation comedy (in gergo sit-com) ideata da Chuck Lorre e Bill Prady e prodotta dalla Warner Bros.Television.  Racconta (Citando Wikipedia)le vicende di quattro giovani scienziati di diversi campi, un fisico sperimentale (Leonard Hofstadter), un fisico teorico (Sheldon Cooper), un astrofisico (Rajesh Koothrappali) e un ingegnere aerospaziale (Howard Wolowitz), che lavorano insieme al California Institute of Technology. Questi fanno amicizia con Penny, una bella ragazza venuta a vivere nell'appartamento di fronte a quello condiviso da Leonard e Sheldon.
Quando Leonard si innamora di Penny, lo strano mondo dei quattro amici, nerd e geek a tutti gli effetti (molto intelligenti, amanti di fumetti, videogiochi, giochi di ruolo e fantascienza), si scontra con quello semplice e superficiale di lei.

Insomma, una simpatica sitcom da guardare a cuor leggero quando si vuole staccare un attimo lo sguardo dai libri. In realtà la serie non è nuova per la televisione italiana,  infatti esiste dal 2008 e quest'anno andrà in onda la quarta stagione.

Ogni episodio regala 20 minuti circa di risate, incentrate sugli stereotipi che spesso associamo agli scienziati e agli ingegneri, che qui vengono un po' portati agli estremi! (Nella realtà le cose non sono proprio così!!) Se siete appassionati di Scrubs, sicuramente vi piacerà anche questa!!!
Per stuzzicarvi ulteriormente la curiosità vi lascio due video: la sigla sottotitolata e un assaggio del meglio delle prime due stagioni.







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