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giovedì 7 novembre 2013

Gallina vecchia...è vecchia!

Okay, è il dodicesimo post in tre mesi in cui scrivo: "Scusate mi sono assentata un attimo, ma sono ancora viva, ho avuto i miei impegni e bla, bla, bla.".
Infondo tutti hanno degli impegni no?
Io ho degli impegni e due libri da recensirvi, millemila cose di cui vorrei parlarvi e cerco ogni giorno la ricetta per avere giornate da 48 ore, perché anche se fossero 36 non mi basterebbero. Sì, io appartengo a quella schiera di persone che hanno le giornate da 24 ore, sono demodè, mi dispiace. Ora cercherò su Google se esiste un rimedio a tutto ciò, ma sono restia. Potrei imbattermi in una di quelle domande di Yahoo Answer e poi potrebbe venirmi voglia di rispondere. 
Yahoo Answer per me è una droga. Ve l'ho mai detto? Ho perso le giornate a rispondere alla gente su Yahoo Answer e qualcuno mi ha pure ringraziata. Sono cose da appuntarsi nel CV, cose da stampare su manifesti grandissimi e da appendere in tutte le piazze, cose da spifferare alla vicina-quattro-dita che si preoccuperà di raccontare a tutti quelli che incontra e che magari non sanno neppure chi sei, cose...sì, sto divagando.
Torniamo a noi.
E' novembre e comincia a fare freddo. E anche questo scommetto che lo sapete già, soprattutto se vivete nel nord Italia, se vivete da Roma in giù probabilmente sarete ancora a mollo nell'acqua godendovi da brave lucertole gli ultimi raggi di sole. 
Io sono avvolta nel piumone con la borsa dell'acqua calda. Che immagine romantica. 
E ora mi bevo pure la tisana: che poesia!
E' giovedì e domani grazie al cielo è l'ultimo giorno di lavoro. Sia beato il weekend, momento in cui si ricaricano le energie e che purtroppo finisce troppo presto.
Vi sto deprimendo? Sì, mi sto deprimendo pure io! Che domande. 
Certo che scrivere il giovedì che uno odia il lunedì, insomma...già parte male con il weekend. 
Basta la smetto!
Parliamo di cose serie. 
Ho comprato la borsina nuova per il portatile!
Eccovi la foto, ovviamente è uno di quei colori che non viene mai bene in foto, proprio come me. Sarebbe un carta di zucchero cangiante, ma scuro, che dà sul color petrolio quasi ottanio e se lo fotografate con il cellulare sembra nero. (Il sacchetto per il vomito è sotto al sedile...)
Quello sullo sfondo è il mio piumone tamarro. Mi sembrava giusto condividere anche quello.

Tornando alla borsa, ho scelto la marca Tucano perché ne ho già avuta una di questa marca per il precedente portatile ma era per un 17'' e ora ho un 14'' ed è davvero grande, ho quindi scelto di fare questo investimento. Perché è effettivamente un bell'investimento!
Lungo la mia peregrinazione ho fatto un salto anche in un meraviglioso negozietto di via Principe Amedeo a Torino, è un negozio che vende articoli home made da diverse persone e oggetti che comprano a Parigi. Ha delle cose veramente sfiziose. Mentre curiosavo e mi trattenevo dal comprare un paio di orecchini, mi sono imbattuta in una serie di gioielli davvero molto carini e sfiziosi realizzati da Mariella Serra. Trovate qui il SITO, mi piace moltissimo il suo stile. A dire il vero non trovate on line le piccole opere che ho visto questa sera, ma potete avere un assaggio delle sue creazioni. 

E prima di salutarvi faccio una promessa: prometto solennemente che non sarò più una donna latitante da queste parti, ma cercherò di intrattenervi il più possibile pubblicando ogni tanto qualcosa di sensato o di pseudo tale. 
Siete pronti?

domenica 29 settembre 2013

Firenze nel cuor #2: Santa Croce

Continua il tour fiorentino e questa volta si passa al secondo giorno a Firenze. 
Dopo la deludente visita agli Uffizi, per i motivi vi invito a leggere il post, il secondo giorno abbiamo deciso di spingerci sulle orme di Dante
Già il sabato avevamo notato la quantità di terzine dantesche che accompagnano le persone lungo le strade di Firenze, la presenza del sommo poeta è forte nella città dei Medici, ma lo è ancora di più quando si giunge a casa sua. Abbiamo scelto di non visitarla dentro, ma soltanto di guardarla da fuori. Onestamente la visita non costa molto, ma avevamo pianificato di andare a Santa Croce. 
Dopo il passaggio (con inchino mentale) di fronte alla casa di Dante, ci siamo recate presso la chiesa di Santa Margherita, dove riposa Beatrice Portinari. Sono rimasta molto colpita da questa piccola e, permettere, insignificante chiesetta, pressoché dimenticata lì nella Firenze più vecchia, tra le pietre medievali. Beatrice riposa qui, mi sono detta, quella donna che ha fatto innamorare Dante, quella donna angelica, da lui tanto cantata, la donna che lui incontrerà nel suo viaggio della Divina Commedia
Ammetto che mi ha fatto veramente impressione stare lì di fronte a quella tomba in quella chiesa buia e affollata. Guardavo la cesta degli innamorati non corrisposti, altro che lucchetti sul ponte Milvio! Quello è l'altro lato della medaglia. 
Chiunque può andare là e aprire quei biglietti. Ma per fare? Manca il coraggio.

Uscite da Santa Margherita, dopo un pranzo fiorentino, abbiamo raggiunto santa Croce. Ammetto che la coda esterna ci ha un po' fatto passare la voglia di entrare, ma dopo averla circumnavigata, abbiamo voluto provarci. Un quarto d'ora di tempo e avevamo il biglietto. 
E quale meraviglia!
Non c'è niente di più bello a mio parere. Nel rivedere i dipinti di Giotto mi sono sentita proiettata ad Assisi, nella basilica superiore. Nel camminare tra le tombe di coloro che hanno reso grande l'Italia....mancavano le parole. Galileo Galilei, Alfieri, Leon Battista Alberti, Foscolo, Michelangelo, Leonardo, Machiavelli, Rossini e molti altri ancora. Le loro spoglie erano lì avvolte e custodite da quei blocchi marmorei, le statue li raffiguravano forti e vigorosi, giovani e possenti. E allora come non ripensare a Foscolo e al suo carme


Io quando il monumento
vidi ove posa il corpo di quel grande
che temprando lo scettro a' regnatori
gli allòr ne sfronda, ed alle genti svela
di che lagrime grondi e di che sangue;
e l'arca di colui che nuovo Olimpo
alzò in Roma a' Celesti; e di chi vide
sotto l'etereo padiglion rotarsi
piú mondi, e il Sole irradïarli immoto,
onde all'Anglo che tanta ala vi stese
sgombrò primo le vie del firmamento:
- Te beata, gridai, per le felici
aure pregne di vita, e pe' lavacri
che da' suoi gioghi a te versa Apennino!

Dopo il giro alla parte interna, abbiamo proseguito nella Cappella dei Pazzi, quelli della congiura che si studia a scuola e poi le altre parti del convento...meravigliose, con splendide opere d'arte! Un gioiellino immerso nella caoticità di Firenze, un luogo scelto da Benigni per recitare la Divina Commedia, una tappa a mio parere ancora non commerciale, come lo sono gli Uffizi e il Duomo.  
Un luogo sicuramente da visitare se andate a Firenze. 
Consigliatissima è anche Santa Maria Novella, altra chiesa ricca di opere d'arte che sicuramente merita di essere visitata!
Altra tappa è Orsanmichele, la chiesa delle arti, un po' buia ma gratuita e molto caratteristica, collocata in un classico luogo dove non ti aspetti di trovare una chiesa. E' lì, in mezzo alle case, con il suo archetto rampante che appoggia sul palazzo di fronte. Così semplice e silenziosa, ma allo stesso tempo forte e davvero importante.
Nella nostra visita non è stato contemplato il Duomo. Abbiamo visto le porte del battistero, con le formelle del concorso del Ghiberti, abbiamo alzato il naso all'insù per soffermarci sulla statua dello Zuccone e per risalire ancora e ancora il campanile in tutta la sua maestosità. Il nostro sguardo si è soffermato su ogni minima scultura che adorna la facciata del Duomo, ma la visita a questo complesso è un piccolo investimento e richiede tanta, tanta pazienza. La piazza assomiglia a un mercato e ancora una volta bisogna stare più attenti al portafogli che alle bellezze architettoniche che ci circondano. Forse però questo è un po' il problema delle città d'arte. 

E voi ci siete mai stati a Firenze?
Cosa ne pensate?
Attendo di sentire qualche vostro racconto! 





Firenze nel cuor #1: gli Uffizi

Dopo una settimana torno a scrivere sul blog, torno a scrivere per raccontare un po' il mio weekend fiorentino, che si è svolto il 21 e 22 settembre scorsi.
Ero già stata a Firenze un po' di anni fa con i miei genitori, ammetto che come città non mi è mai piaciuta più di tanto, dicono che dopo aver visto Roma è difficile trovare qualcosa di ugualmente bello e io quell'anno Roma l'avevo ben presente, a causa della recente gita del liceo. Roma è qualcosa di unico, ho ritrovato la sua bellezza solo in due altre città fino ad ora: Londra e Torino. Sono città con un carattere, uno stile che si manifesta in ogni strada, in ogni palazzo. Le mie considerazioni ovviamente sono riferite al centro città, si sa che le periferie sono periferie in ogni parte del mondo.
Ma torniamo al weekend fiorentino.
Quest'estate ho letto il libro di Dan Brown e vi posso assicurare che quando mi ritrovo faccia a faccia con un suo romanzo, il caro e buon Brown è in grado di incantarmi. Prima di andare a Roma avevo letto Angeli e Demoni e questa volta ho letto Inferno che mi ha appunto convinta ad andare a Firenze. 
Quindi sabato 21 la sveglia mi ha trascinata giù dal letto alle ore 5 per andare a prendere un treno con la mia amica di avventure taurinensi. Poche ore di tempo ed eravamo nella città di Dante.

Si sa che vedere una città in un weekend è difficilissimo, ma avevamo già ipotizzato due o tre cose da vedere assolutamente e poi...avevamo deciso che "si faceva quel che si poteva", senza troppe pretese. Se dovete andare a Firenze una cosa che vi voglio raccomandare è di prenotare prima il biglietto per gli Uffizi, l'unico posto che richiede davvero una prenotazione anticipata. Biglietto Uffizi+mostra+prevendita: 11 euro, gratuito per studenti iscritti alle care e vecchie facoltà di Architettura, Beni culturali e Scienze della Formazione. Gratuito poi si fa per dire, perché pagano i 4 euro di prevendita.

A parte ciò, devo dire che sono molto puntuali se si prenota, ci si mette in coda e all'orario prestabilito fanno entrare il gruppone. Il problema sorge una volta varcata la soglia.
Dopo il consueto bagno di metal detector e controlli vari, con guardie che guardano il cellulare invece del televisore dove vedono ai raggi x cosa stai cercando di introdurre nel museo, ad accogliervi troverete un intricato percorso dove è possibile lasciare lo zaino e recuperare una radiolina che spiega i quadri aggiungo anche che in questo punto è anche possibile andare in bagno.
E...da qui...si entra!
Ed ecco che il turista è accolto dalle rampe delle scale.
Gradino dopo gradino, di quelli bassi che ti insacchi e ti stanchi più del normale, si raggiunge il piano superiore dove appunto sono custodite le meravigliose opere pittoriche e scultoree che tutti noi abbiamo studiato sui banchi di scuola
Accolte da un clima a dir poco torrido, non mi sarei meravigliata di a vedere un giaguaro sbucare da dietro un quadro di Piero della Francesca, abbiamo cominciato la nostra visita.
E qui scusate ma io ho qualche appunto da fare all'organizzazione.
Dato che non ci hanno dato una mappa...i rischi di perdersi qualche stanza sono a dir poco alti. Sono segnalate malissimo per non parlare della quantità assurda di turisti che si accalcano davanti alle opere più famose. Il Tondo Doni di Michelangelo l'ho visto a distanza di sicurezza, ovvero dalla porta della sala. La primavera e La venere di Botticelli idem, facendo anche lo slalom tra gruppi di turisti e famigliole che si attardavano con il naso all'insù con le radioline incollate all'orecchio.
Giunte poi al Laocoonte, dove mi sono fermata in silenzio a vedere la plasticità di questo blocco marmoreo e la sua imponenza mozzafiato, dove ogni muscolo è contratto al punto giusto in questa lotta eterna, ho visto cosa ci stava attendendo: la terrazza panoramica.
"Siamo alla Rinascente di Milano?" mi sono domandata. 
Peggio.
Turisti che alle 16 e 30 stavano seduti ai tavolini con il bicchiere dello Spritz, americani che mi domandavano gentilmente di scattargli una foto includendo la torre di Palazzo Vecchio, la cupola di Santa Maria del Fiore e loro due a figura intera. Ora, figliuoli, con la macchina fotografica compatta non riuscivo nemmeno a prendere loro e la torre di Palazzo Vecchio. Fortuna che erano americani pacifisti e si sono arresi senza troppi problemi di fronte alla palese impossibilità di fotografare loro con dietro tutta Firenze.
Terminata la terrazza mi sono posta un problema di fondo: dove cavolo era questa mostra intitolata Il gran principe Ferdinando de' Medici Collezionista e Mecenate che avevamo compresa nel biglietto?

Al piano inferiore. Che domande!

Scendiamo ai piani bassi, dove il clima era umano e facciamo un tour anche di questa mostra. Ci siamo perse. Gira di qua, gira di là, ma se poi vado di qui come torno di là, okay seguo i numeri, no ma non si capisce nulla...insomma un disastro, senza contare il fatto che stavamo pure cercando di seminare una comitiva straniera che si muoveva tipo "mandria di mucche". 

Morale della storia, terminiamo anche questa mostra e chiudiamo la nostra visita con i pittori stranieri. Minuto di silenzio di fronte al quadro di Rembrandt in cui ritrae se stesso. 
Usciamo, dopo la consueta visita al bookshop.
Pessima impressione questi Uffizi, ovviamente non per le opere, sia mai, ma per la gestione rischia di mettere in secondo piano le opere e di far dimenticare la bellezza di questi luoghi.
Un appunto sui responsabili delle sale, persi a farsi letteralmente i cavoli loro, maleducati e poco inclini a dare aiuti ai turisti, tanto che mi sono chiesta: ma sono pagate queste persone? Non credo che tutti siano così, ma ho avuto a che fare con due o tre di loro per chiedere dov'era finita la stanza con le opere di Botticelli e sembrava gli stessi chiedendo se l'acqua era bagnata. Ora, so che probabilmente è una domanda sciocca, ma insomma...senza mappa!!! E' davvero un labirinto! 


Gli Uffizi sono un patrimonio e allora valorizziamoli, lavoriamo tutti nell'ottica di rendere migliore questo patrimonio, gli assistenti delle sale non devono essere scontrosi, devono accogliere i turisti, non devono fare la settimana enigmistica!!! Devono collaborare con il pubblico e soprattutto devono controllare che nessuno dia fuoco alle opere oppure tiri fuori una bomboletta e ci scriva sopra! Per carità se uno si avvicina più del dovuto comincia a bippare ogni cosa nella stanza, ma se in 101 sale ci sono 101 addetti, evidentemente servono a qualcosa! Immagino sia un lavoro noioso...ma nessuno li obbliga a farlo!
Insomma, un gioiellino che rischia di perdersi....che peccato!!!

La prima puntata del weekend fiorentino termina qui, ma a breve sarà on line la seconda! Stay tuned!! 



sabato 30 giugno 2012

ArtInTime - N. 2 Luglio 2012

Eccoci alla seconda uscita di ArtInTime, cliccate sull'immagine per leggere la rivista! 


Mi raccomando, se vi piace spolliciate e soprattutto condividete!!! Vi ricordo che ArtInTime è anche su Facebook QUI!
Il nostro sito è www.artintime.it dove troverete anche il numero di giugno 2012.
Troverete due mie articoli in questo numero: uno su Italy Love It or Leave It e l'altro sui Supereroi che ci attendono in questa estate molto caliente! 


Buona lettura!!


venerdì 1 giugno 2012

Un nuovo progetto: ArtInTime!

Carissimi lettori, finalmente posso raccontarvi cos'ho combinato in questi ultimi mesi. Cioè a dire il vero sapete cos'ho combinato negli ultimi mesi, più o meno...meno che più...

Allora: non voglio raccontarvi qui quante volte sono andata dal parrucchiere, se ho fatto la ceretta o se ho appena realizzato la nail art più bella del secolo, perché fondamentalmente non vi interessa e non ha senso parlarne su Life in Technicolor... 
Insomma, torniamo indietro di qualche mese...faceva freddo, l'anno 2011 stava finendo. Da un po' di tempo  Alessandra e io meditavamo, allo stesso tempo lo meditavano pure Angelica e Ilaria, di aprire un sito in cui parlare di libri, film, musica, tutte quelle cose che ci avevano fatte incontrare in Unito, tutte quelle cose che ci avevano spinto a  iscriversi a Scienze della Comunicazione, al Dams o al MultiDams. Il 13 dicembre 2011 le tre sopra citate, sottoscritta inclusa, così siamo a quattro, ci siamo trovate per fare una bella apericena al Blah Blah. Dopo aver dibattutto su "come, cosa, dove, quando", tra un gossip "ma noooo, non ci credo!" e l'altro: "che gran pezzo di m****" stava nascendo il nostro piccolo grande progetto.
Terminata la cena era giusto coronare la serata con il dolce e se sei a Torino, è dicembre e fa un freddo cane: o vai da Grom e poi rantoli per strada sorseggiando una cioccolata, oppure fai il figo e vai da Fiorio a respirare aria di nobiltà Torinese, classicità, porcellane antiche, legno scricchiolante, tavolini di marmo, specchi e...cioccolata al gianduia. Ebbene sì, di fronte a quattro cioccolate è definitivamente nato ArtInTime.
Dopo qualche mese poi ci ha raggiunto anche un'altra MultiDamsica-donna: Anna.
Che cos'è?
E' uno spazio dedicato all'arte, a tutto ciò che è arte, quindi anche quelle di "ultima generazione", uno spazio giovane, gestito da giovani, che tra le varie cose vuole anche dare spazio ai giovani esordienti. 
Da oggi siamo ufficialmente on line con un fantastico book sfogliabile (non voglio chiamarlo rivista in quanto rivista non est secondo la legge italiana dell'editoria e vari blah blah) che potete trovare a questo sito: ArtInTime.
Poi se volete seguirci su Facebook: la nostra pagina si chiama (guarda caso) ArtInTime.
Qui sopra vedete la pagina del primo numero.
Insomma, vi aspettiamo e buona lettura!


lunedì 5 settembre 2011

Cantamimi, o Diva, del Pelide Achille...

« [...] noi sappiamo dire molte menzogne simili al vero,
ma sappiamo anche, quando vogliamo, il vero cantare »
(Esiodo, Teogonia, incipit, 27-28) 


Da qualche anno a questa parte seguo con un occhio di attenzione quello che succede nel mondo dell'editoria, quali sono i libri più venduti, più criticati, più chiacchierati, più premiati. Tra i premi noti in Italia c'è il Premio Strega che da quando esiste è stato consegnato a scrittori che hanno fortemente segnato la storia della nostra letteratura italiana.
In questi ultimi anni i premi strega sono stati molto discussi, soprattutto perchè assegnati a scrittori alle prime armi e quindi poco noti nel mondo letterario. Se sia giusto o meno io non lo so, certo è un premio significativo, ma come tutti i premi, a parte il Nobel forse, lascia il tempo che trova. Nel senso che se vinci il premio Strega non è detto che sei il nuovo Moravia, hai semplicemente scritto un libro che è piaciuto più di tutti quelli selezionati per il concorso. Con questo non voglio snobbare il premio Strega, non sia mai! Anzi, tanto di cappello a chi lo vince! Quello che voglio dire io è che vincere un premio così dopo il primo romanzo ti fa un certo effetto perchè se non sei una persona mentalmente posata, ti monti la testa e credi di essere il nuovo Fitzgerald della letteratura italiana, in versione non alcolizzata (per quanto possibile). Quindi si rischia di idolatrare più lo scrittore dell'opera in sè.
Non è matematico che uno scrittore mantenga sempre lo stesso livello artistico in tutte le sue produzioni, ecco perchè nel caso dei concorsi letterari è bene considerare il libro come opera di Tizio, opera, non come Tizio scrive sempre così. Detto questo bisogna anche considerare il periodo storico, chi viene selezionato, le altre proposte letterarie, insomma tutto quello che ruota intorno al concorso. E infine c'è un tassello che è a dir poco fondamentale: l'apprezzamento da parte del lettore.
L'apprezzamento da parte del lettore è sicuramente qualcosa di molto relativo, che varia da persona a persona, varia anche a seconda di quello che sta vivendo colui che si imbatte in quel libro. Sento spesso, e penso di essere parecchio d'accordo con questa tesi, che i libri devono essere letti nei periodi giusti, è vero! Pensate a quante volte avete abbandonato un libro perchè non riuscivate proprio ad andare oltre ad un determinato punto, poi la seconda volta che lo avete preso in mano lo avete divorato nel giro di pochi giorni. Certo, ci sono poi anche libri totalmente incompatibili con i vostri gusti, che solitamente non riescono ad "andare avanti" nemmeno al secondo, terzo (se c'è) tentativo.
I gusti letterari quindi, come tutti i gusti, sono qualcosa di altamente relativo. Se per me Zafon scrive in modo meraviglioso, state pur certi che per qualcun altro è letteratura da ombrellone e nemmeno Moccia scrive così male. Ammetto che quest'ultima affermazione è azzardata...ma passatemela solo come esempio per riflettere insieme.
Qualche mese fa parlando con un don insegnante di Arte mi aveva detto che a parer suo  il miglior modo per mettere in pratica un corso di arte era il seguente: al termine delle lezioni bisognava proporre agli allievi un budget da spendere in un negozio di antiquariato, in quel momento i ragazzi sarebbero stati liberi di acquistare quell'oggetto che dava loro delle sensazioni particolari, quell'oggetto particolare che secondo loro era degno di nota. Probabilmente su una classe di venti alunni sarebbero stati selezionati venti oggetti diversi, a questo punto sarebbe stato necessario spiegare perchè era successa questa cosa. Ognuno dei venti ragazzi ha dei gusti diversi, dei canoni di valutazione differenti, quello che è arte per me per te è feccia. Questo accade in tutte i campi in cui avviene una creazione artistica, in tutti i campi artistici: cinema, arte, letteratura, musica....
Concludendo questa lunghissima riflessione posso dire che non bisogna aver paura di dire "questo mi piace" il problema è che bisogna sempre dire il perchè e questo perchè deve essere fondato e scientificamente dimostrabile. Se ad esempio dite: "Mi piace Moccia per il grande approfondimento psicologico dei personaggi", beh, sappiate che i personaggi di questo scrittore hanno lo stesso approfondimento psicologico di Pimpa, quindi forse quest'affermazione non verrà accettata positivamente dal resto del pubblico.
Insomma, non abbiate paura di crearvi delle vostre gallerie artistiche, una per ogni disciplina, una per ogni musa!
Sono davvero alla fine ora e vi lascio con i nomi delle sette muse greche che erano le protettrici delle arti. 

giovedì 30 giugno 2011

Inkheart

Sto per iniziare una nuova avventura, o meglio, per riprenderla. Avevo già iniziato qualche mese fa Cuore d'Inchiostro, ma dopo aver visto il film penso che lo leggerò davvero.
Perchè?
Perchè è fantastico il fatto che i personaggi possano uscire dai libri e prendere vita!!!
Perchè amo i libri e ho sempre immaginato di entrare ad Hogwarts, prendere un the con la Mc Grannit, bere una Burrobirra con Ron, volare con Peter Pan, combattere i Pirati, aiutare i topini a cucire il vestito di Cenerentola, picchiare le sorellastre, andare con Pinocchio nel paese del balocchi, finire in un uragano che mi portava via da casa (non dal Kansas perchè non ci abito)...insomma, avrei sempre voluto conoscere i personaggi di un libro.
Un altro motivo che mi porta a leggere questo libro è il seguente: ogni capitolo è introdotto dalla citazione di un altro libro, citazioni che voglio incollarvi qui sotto. Alcuni libri tra quelli citati li ho letti, altri provvederò nelle prossime 30 vite...non riuscirò mai a leggere tutto!!! 

N.B. Questo post non è da leggere, diciamo che vi conviene copiarlo e incollarlo su una pag di word o openoffice e salvarlo sul vostro pc per consultazioni future!

Se sei un sognatore, fatti avanti
se sei un sognatore, un mentitore
un desideratore, un compratore di elisir d'amore...
Se sei un fingitore, vieni al mio focolare:
dobbiamo tessere storie con fili luccicanti.
Vieni avanti!
Vieni avanti!
[ Shel Silverstein, Strada con uscita. Poesie e disegni ]

La luna si rifletteva nell'occhio del cavallo a dondolo, e anche in quello del topolino, quando Tolly lo tirò fuori da sotto il cuscino. Tic-tac, tic-tac faceva l'orologio, tutto il resto era silenzio. A un tratto, o così parve di udire al bambino, uno scalpiccio: piccoli piedi che correvano scalzi attraverso la stanza. Una risatina, un sussurro e poi un altro rumore, come il frusciare delle pagine di un grosso libro.
 [ Lucy M. Boston, The Children of Green Knowe ]


- Ma come fanno quei poveri bambini senza libri di fiabe? - gli chiese Naftali.
Allora Reb Zebulun gli rispose: - Devono arrangiarsi. Le storie non sono mica come il pane, si riesce a vivere anche senza.
- Io non ci riuscirei - rispose il ragazzo.
[ Isaac Bashevis Singer, Naftali il cantastorie e il suo cavallo Sus ]

- E oltre il Bosco Selvaggio? - chiese Talpa.
- C'è il Vasto Mondo - disse Topo. - Ma quello non ci riguarda.

[ Kenneth Grahame, Il vento nei salici ]

Del tarlo instancabile si sa
Che anche il più bel libro devasterà
All'arte insensibile, quel suo dente scempio solo sa fare
Di poeti, patrioti, saggi, santi e il resto
Né ingegno né sapienza ha cura di risparmiare
Se il perché conoscere volete
Il miglior motivo qui da me avrete:
Del misero verme il pane è codesto
[ J. Doraston, A Passion for Books ]
Che il libro rubato o prestato e non restituito si muti in serpe e stritoli nelle sue spire il ladro.
Di pietra dovrà costui diventare, che le sue membra si riducano in polvere.
Languire in agonia dovrà, e pietà gridare,
che le sue sofferenze perdurino fino all'ultimo rantolo di morte.
Che le sue viscere siano rose dai vermi e, quando infine giungerà il giorno del giudizio, che le fiamme dell'inferno lo consumino per l'eternità.
[ Maledizione contro i ladri di libri - A History of Reading, Alberto Manguel ]

TIME 100

Come voi tutti saprete mi piacciono le liste e gli elenchi.
Sfortunatamente mi era sfuggito questo, pubblicato nell'aprile 2011 da Time, che presenta un elenco dei 100 personaggi più influenti...ne conoscete qualcuno?


·         Wael Ghonim
·         Joseph Stiglitz
·         Reed Hastings
·         Amy Poehler
·         Geoffrey Canada
·         Mark Zuckerberg
·         Peter Vesterbacka
·         Angela Merkel
·         Julian Assange
·         Ron Bruder
·         Lamido Sanusi
·         Colin Firth
·         Amy Chua
·         Joe Biden
·         Jennifer Egan
·         Kim Clijsters
·         Ahmed Shuja Pasha
·         Aung San Suu Kyi
·         Cory Booker
·         Gabrielle Giffords
·         Katsunobu Sakurai
·         Michelle Obama
·         Paul Ryan
·         Ai Weiwei
·         Rob Bell
·         Fathi Terbil
·         Dilma Rousseff
·         Tom Ford
·         Liang Guanglie
·         Sue Savage-Rumbaugh
·         Takeshi Kanno
·         Nicolas Sarkozy
·         Michele Bachmann
·         Saad Mohseni
·         Chris Christie
·         Matthew Weiner
·         Lisa Jackson
·         Jean-Claude Trichet
·         Justin Bieber
·         Joe Scarborough
·         Blake Lively
·         Hillary Clinton
·         Muqtada al-Sadr
·         Anwar al-Awlaki
·         Kim Jong Un
·         Saif al-Islam Gaddafi
·         Hassan Nasrallah
·         Nathan Wolfe
·         Oprah Winfrey
·         Sergio Marchionne
·         Mahendra Singh Dhoni
·         Felisa Wolfe-Simon
·         Esther Duflo
·         Rain
·         Larry Page
·         Mia Wasikowska
·         David Cameron
·         John Lasseter
·         Maria Bashir
·         Mukesh Ambani
·         Chris Colfer
·         Bruno Mars
·         David and Charles Koch
·         Hung Huang
·         General David Petraeus
·         Matt Damon and Gary White
·         Cecile Richards
·         George R.R. Martin
·         Marine Le Pen
·         Grant Achatz
·         Feisal Abdul Rauf
·         El Général
·         Jamie Dimon
·         Heidi Murkoff
·         Sting
·         Jonathan Franzen
·         V.S. Ramachandran
·         Michelle Rhee
·         Mark Wahlberg
·         Rebecca Eaton
·         Xi Jinping
·         Kathy Giusti
·         Arianna Huffington
·         Barack Obama
·         Lionel Messi
·         Azim Premji
·         Aruna Roy
·         Ray Chambers
·         Scott Rudin
·         John Boehner
·         Derrick Rossi
·         Hu Shuli
·         Benjamin Netanyahu
·         Ayman Mohyeldin
·         Charles Chao
·         Bineta Diop
·         Dharma Master Cheng Yen
·         Patti Smith

Di questa lista in passato, ovvero nel 2005, ha fatto parte anche Cornelia Funke, celeberrima autrice della serie Cuore d'inchiostro.



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