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lunedì 15 giugno 2015

Ever, ever...AFTER! Delle fanfiction e della letteratura.

Io le scrivevo le fanfiction. Ebbene, lo ammetto. In attesa del quinto libro di Harry Potter mi ero iscritta a una specie di forum che si chiamava "Lo scrigno di Silente", avevo inserito ben due ipotetici quinto libro di Harry Potter. Nella prima fanfiction avevo ipotizzato l'esistenza di una figlia di Sirius Black, Alissa docente di Difesa contro le arti oscure a Horwarts, della stessa età di Harry Potter, ma diventata docente perché estremamente geniale e superiore a tutti per intelligenza. Personaggio esagerato e estremamente sopra le righe, ho ritentato con una seconda fanfiction dove Sirius aveva due figlie gemelle: Alissa e Amanda. Ovviamente la prima era a Grifondoro, la seconda a Serpeverde. Insomma, ne ho inventate di ogni e ai tempi avevo anche stampato una copia della prima storia da regalare alla mia migliore amica, così poteva leggerla durante il suo viaggio in Inghilterra.
Queste cose forse potrebbero essere definite: BANALI nel 2015, eppure la settimana scorsa mentre ascoltavo Pinocchio su Radio Deejay (con la Pina e Diego dalle 6...) sono rimasta incuriosita dalla presenza di un'autrice americana, tale Anna Todd, autrice di After, caso editoriale dell'anno e altri bla, bla, bla. 



Caso editoriale dell'anno?
Sentiamo un po' cosa raccontano.
Ebbene, molti di voi sanno già dove voglio andare a finire, altri si staranno chiedendo il perché di questo mio volo pindarico, ma ci sto arrivando. 
After è praticamente il frutto di una fanfiction, una storia scritta sul cellulare mentre l'autrice era in coda alla posta, con tutti gli errori che si possono fare quando si digita su uno smartphone.

Un nuovo stile di scrittura?
Certo le tecnologie ci hanno insegnato a scrivere dove meglio crediamo, ci danno la possibilità di chiacchierare con i nostri amici mentre siamo nei luoghi più disparati della terra o nelle situazioni più imbarazzanti (fanciulle, alzi la mano chi non ha mai messaggiato mentre era dall'estetista a fare la ceretta!), ma il problema è la qualità della scrittura.
Se sono dall'estetista a fare la ceretta al massimo posso parlare di cavolate con l'amica, di certo non mi metto a fare un'analisi della Critica della ragion pura, così come quando sono in Posta al massimo posso appuntarmi qualche scena o magari qualche descrizione di personaggio traendo anche spunto dalla fauna presente intorno a me. 
Scrivere un romanzo mentre si è in coda per pagare la bolletta della luce è davvero complesso, complimenti quindi ad Anna Todd se ci è riuscita. 

Ma avrà riletto prima di postare?
La mia maestra diceva sempre: "Rileggete prima di consegnare!" Anna avrà riletto il suo elaborato?
Dubito. Come puoi rileggere un episodio che scrivi di getto sul cellulare? Non lo rileggi e quindi chiedi, come ha fatto proprio Anna, la clemenza ai tuoi lettori. Scrivo da uno smartphone, sapete che il touch non è proprio il massimo per scrivere papiri. 

Ma questa modernità ci aggrada?
Quando è nata la stampa a caratteri mobili, nel mondo si è generato il disagio. La morte della cultura. Sicuramente la macchina da scrivere non sarà stata accolta con grande entusiasmo e nemmeno i pc all'inizio. Invenzioni nate per semplificare la vita dell'uomo ma che a volte rischiano di far perdere il significato delle cose. 
Sono molti gli scrittori che si sono dotati di Ipad oltre al pc, per scrivere in viaggio, per scrivere in bagno, per scrivere ovunque, eppure il caro e vecchio taccuino, nel mio caso la Moleskine, non può morire. La gioia di scrivere a mano, la bellezza di riempire di lettere un foglio bianco...che cosa vintage. Eppure molti scrittori preferiscono scrivere a mano per insegnare al cervello a rallentare, per fissare meglio le cose. 

Insomma come mi schiero con questa fanfiction?
Prima di tutto ci tengo a precisare che io sono pro fanfiction, perché sono una forma di scrittura carina e secondo me dovrebbero essere utilizzate anche nelle scuole perché se ben fatte, ti obbligano a studiare il personaggio che vuoi utilizzare come protagonista. In quanto fanfiction partono da cose che già esistono e quindi ci si deve mettere nei panni di qualcosa di già pronto, cercando di farlo diventare nostro. Pensate a una fanfiction su Dracula o sui Malavoglia o su Mattia Pascal...che meraviglia sarebbe. 
E invece la Todd ci scrive un fanfiction sul cantante degli One Direction. Carina pure questa come idea, a parte che non è Bono degli U2, ma il problema, il quid che mi blocca è la questione: scritta con il cellulare mentre ero in coda alle poste. Sono vecchia, lo so, ma queste forme di scrittura non mi "aggradano" più di tanto. 
Detto questo, sicuramente mi scaricherò l'estratto su Kindle perché sono curiosa di leggerla. Una volta trasformata in libro la fanfiction è stata epurata dagli errori, quindi non leggeremo cose tipo "pwrché" oppure "premdi ol larre" ecco.

E voi cosa ne pensate delle fanfiction? Leggerete After?
Fatemi sapere! 

giovedì 10 gennaio 2013

Mi sono arenata...

Come saprete, se mi seguite da un po', avevo all'attivo-in lettura due libri sui quali avevo grandi aspettative; i titoli in questione sono:

- Il seggio vacante di J. K. Rowling

- Il corpo umano di Paolo Giordano

Due scrittori differenti, due libri del 2012, due libri molto attesi, due libri che ahimè non riesco a leggere. 
Mi spiego.
Mi sono bloccata durante la lettura. Mi aspettavo molto da entrambi, non vedevo l'ora di leggere il Giordano post La solitudine dei numeri primi, volevo vedere il suo processo di maturazione, leggere questa storia vera e profonda dei soldati al fronte.
Attendevo Il seggio vacante, anche in questo caso, per vedere il "dopo" di un grande successo come Harry Potter.
Gli ho iniziati e non mi viene voglia di andare avanti a leggerli, non perché siano scritti male, forse è un problema mio, non è il periodo giusto per leggerli...vai a capire!
Il corpo umano non rientra proprio nei miei generi prediletti, essendo un libro che parla di luoghi di guerra, non sempre trovo piacevole leggere su questi argomenti, probabilmente ha influito anche questo sulla mia lentezza cronica di lettura. (Scusate il gioco di parole e l'allitterazione ridondante...)
Il seggio vacante sapevo che era altro rispetto a quello che è stata la Rowling con Harry, ma nonostante tutto volevo leggerlo perché adoro il suo stile ed effettivamente tutto si può dire di quel libro, tranne il fatto che non si veda che è la stessa mano che ha scritto Harry Potter. E' la Rowling dalle prime 3 righe del romanzo. E' lei. 
In questo periodo forse ho bisogno di libri snelli, leggibili, trasportabili (stiamo parlando di due dizionari!), tant'è vero che in due giorni mi sono divorata Dickens, soprattutto ho bisogno di tempo, ultimamente scarseggia, ma spero di riuscire presto ad averne.

So che questo post oscilla tra l'inutile e l'insensato, ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi di questi due libri, se li avete letti o se avete avuto i miei stessi problemi. 
Di certo non li voglio accantonare, solo devo riprenderli in un altro periodo!
A presto!


giovedì 3 maggio 2012

Il principio di Jules Verne

Sapete quanto io sia rimasta folgorata da Londra, sapete quanto io ami questa città fin dall'età di 12 anni quando per caso rimasi intrappolata nel mondo magico di Harry Potter. Dopo esserci stata ormai più di un anno fa, sento di aver intrecciato con questa città un legame indissolubile. Come si può restare immuni al fascino della City? Penso sia impossibile.
Mi piacerebbe tornarci, ma attualmente non posso autofinanziarmi, visto che ho dirottato i miei risparmi su altro, quindi ho deciso di mettere in atto quello che io definisco: "Il principio di Jules Verne" l'uomo che scrisse "Il giro del mondo in 80 giorni" documentandosi non solo sulla base di esperienze personali, ma anche su molte ricerche effettuate nelle biblioteche, su libri, atlanti geografici e quant'altro.
Oggi l'atlante non va più di moda, ma quando ero piccola le maestre e poi i professori consigliavano di acquistare un buon atlante aggiornato in cui non c'era la Cecoslovacchia, ma c'erano la Repubblica Cieca e la Slovacchia e in cui L'URSS non era un mega colosso giallo (come sulla cartina che avevo appesa in classe alle elementari) ma era un agglomerato di stati perfettamente distinguibili dai colori e dai netti confini geografici. 
Oggi se voglio sapere dove si trovi Bangkok basta che accendo il pc, vado su google, digito Bangkok e subito ecco apparire centinaia di migliaia di risultati, seleziono google maps e posso vedere Bangkok in tutto il suo splendore, grazie alle fotografie che ti permettono di "camminare" per strada.
Ecco un buon modo per fare il giro del mondo in un click, per andare a Londra a camminare sulla Oxford Street, a guardare i leoni a Trafalgar Square, la cattedrale di Saint Paul e Westminster, per poi saltare sulla Walk of Fame e arrampicarsi sul monte Rushmor, finire in mezzo alle cascate del Niagara senza bagnarsi, osservare gli Champes-élysées nel loro intero splendore, Versaille, il Don, Santa Sofia e i suoi minareti, le piramidi di Cheope, Chefren e Micerino, il tempio di Buddah, la grande muraglia cinese e Tokyo con le sue architetture, le Red Rocks e la Sydney Opera House, Broadway e i suoi teatri, il grattacielo della Crysler, il Cristo con le braccia spalancate a Rio, il Colosseo, la Torre di Pisa, i templi Indù, il parco Kruger...insomma, Google Maps ha reso il mondo visibile a molti, non a tutti perché per accedervi è sempre necessario possedere un qualcosa che ti permetta di collegarti a Internet. 
Penso che se Verne fosse vissuto ai nostri giorni, probabilmente sarebbe impallidito nel vedere quanto poco da immaginare era rimasto di questi luoghi, bello e brutto allo stesso tempo, come tutto.
Certo, a tutto ciò mancano le sensazioni legati agli altri quattro sensi: non si può toccare, sentire, gustare, annusare nulla di queste foto, si può soltanto vedere, ma...si può sempre sognare o rivivere. Sognare di poter un giorno visitare quel posto, rivivere luoghi visitati tempo prima e ricordare quanto era bello passeggiare lungo la Senna o il Tamigi, osservare un tramonto sulla riva dell'oceano a Sydney o in California. 
Comunque sia, in tempo di crisi...ci si può anche rifare gli occhi così no?

martedì 6 marzo 2012

The other side of Neville

Donne, vi ricordate quel pasticcione impacciatissimo di Neville Paciock? Ragazzo poco attraente che ha popolato le pagine dei libri di Harry Potter e non riuscendo a catturare il cuore di nessuna fanciulla? Beh, probabilmente nella vita non magica qualche strage di cuori l'ha fatta. Guardate la foto qui sotto...da non credere!!!


Il suo nome è Matthew Lewis ed è quello alla vostra estrema destra...beh, mica male come pasticcione impacciato...

sabato 3 settembre 2011

Fanfiction

Mi sono resa conto che questo blog sta lentamente diventando una specie di moleskine, o, per dirla all'italiana, un taccuino dove appunto e approfondisco quello di cui parlo con gli amici, quello che trovo su altre pagine web, quello che scovosu youtube. Non so se la cosa possa piacervi o meno, ma io mi diverto parecchio. Oggi ad esempio il fulcro del post sarà costituito dalla FANFICTION, come avrete appunto letto dal titolo.
Ne parlavo giusto un paio di giorni fa con un'altra amica, che non è PlayToPlay questa volta, ma si chiama Chiara, ho scoperto che è una grandissima appassionata di queste forme..chiamiamole espressive e artistiche.
Ma per tutti i profani di questo termine: cosa sono mai queste fanfiction?
Analizziamo la parola, tranquilli, non deriva dal greco! Non so quale sia la sua radice, ma di certo temo sia inglese ed è composta da fan+fiction, e fino a qui abbiamo scoperto solo che l'acqua è bagnata.
Il fan o i fan (che si può scrivede ad libitum con o senza s finale) sono quelli che si appassionano in maniera folle ad una cosa tanto da seguirla in ogni modo, in ogni tempo e ogni spazio, nel caso di Scano in tutti i luoghi, in tutti i laghi in tutti i mari. 
La fiction: beh, qui casca l'asino. Noi italiani siamo soliti indicare con codesto termine quei meravigliosi (permettetemi merdavigliosi) surrogati cine-televisivi che ci sparano in prima serata, i miscredenti direbbero tutti incentrati su preti, santi e suore, io dico incentrati su personaggi famosi e anche qualche santo, vero, ma ultimamente non così tante! La traduzione di fiction è finzione. Effettivamente questi cosi sono dei finti film. Peccato sia finzione nel senso di "cosa costruita", "non documentario", quindi fittizia, quindi cinematografica. 
La fiction nel vocabolario inglese però indica semplicemente il termine storia: science fiction è appunto una storia di fantascienza. 
Insomma, tirando le somme: la fanfiction è una storia scritta dai fan, ma codesta storia ha come base l'argomento di cui questi fan sono fan. Comprendo che sto scrivendo cose alquanto astruse e che tu lettore stai già spostando il mouse verso la X in alto alla tua destra, ma dammi ancora qualche riga e mi spiego.
Faccio un esempio pratico.
Il caso Harry Potter ha permesso che nascessero delle storie parallele, per colmare l'attesa tra un libro e l'altro molti, anzi moltissimi ragazzi si sono dilettati a scrivere ipotetiche storie di Harry Potter, ma queste stesure proseguono anche oggi e sono frutto di quelle fantastiche frasi tipo: "E se tizio avesse saputo da caio questo allora avrebbe potuto evitare questa cosa e fare quest'altra." Insomma, i se e i ma diventano il fulcro, il mattone da cui viene sviluppata e quindi costruita la nuova storia di Harry Potter by fan. 
Queste storie esistono in forma scritta, ma anche sotto forma di video!
Concludendo e premiandovi per la pazienza dimostrata qualche istante fa non cliccando sulla X, vi regalo questo divertentissimo video su Harry Potter! 
Se non avete letto tutti i libri...state attenti: SPOILER in agguato!!!



lunedì 25 luglio 2011

Io, Me e Harry Potter

Ho finalmente visto la seconda parte del settimo episodio di Harry Potter...che dire: oltre ad essere finita la serie cartacea, anche quella su cellulosa è arrivata al mitico THE END. 
Ricordo che avevo 12 anni quando scoprii Harry Potter, il maghetto con la cicatrice sulla fronte; i miei compagni delle medie non capivano cosa mai trovassi di così bello in quei libri: che domande! Sempre a 12 anni attendevo con ansia che iniziassero le riprese del primo film, trascorsi l'estate dei 14 anni a spulciare sui siti inglesi per carpire notizie sulle riprese, mi connettevo rigorosamente dopo le 18.30 e scaricavo foto delle location o delle prime riprese sul set.
Ero un'invasata...e lo sono stata per tutti gli anni a venire e lo sono ancora oggi. Non mi vergogno a dirlo: come ci sono gli invasati per Star Wars, per Il signore degli anelli, per Ritorno al futuro, per Matrix, per altre migliaia di saghe cartacee o di cellulosa, è lecito anche essere invasati di Harry Potter.
Vi dirò: sono addirittura gelosa dell'immaginazione della Rowling! Anche di quella di Lewis, di Tolkien, di Colfer e di tutti quelli scrittori che sono stati in grado, o sono comunque in grado di creare un mondo che diciamo abbia un senso e riescono a trasferirlo nelle menti dei lettori, tanto che, tali lettori, poi vorrebbero vivere in quel mondo. Cioè...è grandioso!
Ricordo che attendevo con ansia l'uscita di ogni film, ho addirittura scritto due fan fiction in attesa del quinto libro, avevo ipotizzato una figlia di Sirius Black, nella prima fan fiction e nella seconda due figlie, una a Grifondoro (Alissa) e una a Serpeverde (Amanda). Ero talmente invasata che la mia migliore amica delle medie mi aveva regalato un Sorting Hat, ovvero il cappello parlante, in versione portachiavi, avevo ricamato a punto croce Hermione che leggeva i libri all'interno di una sfera di cristallo.....cose da panico!
Ora mi limito a sfoggiare la mia collezione di libri di Harry in Italiano e a lato quelli in inglese che sto collezionando lentamente, poi ci sono i 3 approfondimenti: Le fiabe di Beda il Bardo, Il Quidditch attraverso i secoli, Animali fantastici dove trovarli, poi I magici mondi di Harry Potter e La strega dietro Harry Potter. Mi mancano solo quei libri di costume della serie: Quante volte andava in bagno Harry Potter e simili.
Eh, noi povera generazione Potteriana!
Mi domando chi riuscirà a superare questo caso editoriale del nuovo millennio! Non è semplice creare cose del genere! A lei è bastato un viaggio in treno per avere in mano la storia: io se viaggio in treno riesco solo a dormire oppure a sentire la gente che si lamenta con Trenitalia... Forse bisogna trasferirsi in Inghilterra per aumentare la creatività? Di sicuro Londra è un'ottima fonte di ispirazione, ricordo che quest'inverno passeggiando per la City ogni isolato ripetevo alla mia amica: "Ora capisco perchè Harry Potter è nato qui" "Ora capisco perchè la Rowling ha scritto quelle cose!" 
Ebbene sì, ognuno di noi è figlio in primis dello spirito del tempo, ma ancora prima di in primis, del luogo dove cresce: è inevitabile! Pensate cosa potrebbe inventarsi uno svizzero. In Svizzera la pace regna sovrana da secoli: che motivo ci sarebbe di scrivere una storia che parla del bene che lotta contro il male? Nessuna. Ecco perchè a scuola la letteratura Svizzera non viene considerata! 
Detto questo, credo di essermi dilungata fin troppo sulla relazione che intercorre tra me e l' Harry cartaceo. Riguardo i film cosa posso dire...li ho visti tutti al cinema, attendendoli, come detto sopra, con grande ansia. Sapevo che ogni film tratto da un libro causa un taglia e cuci immane della storia, se dopo aver visto il primo mi sono incavolata per le omissioni e le scelte effettuate, dal secondo in poi ho iniziato ad accettare il pensiero dello sceneggiatore. Purtroppo il maghetto che avevo costruito nella mia mente attraverso i romanzi era impossibile da rivedere sullo schermo, quello era il mio Harry, era la mia Hogwarts, era la mia personalissima lettura del libro. Quello che noi vediamo sono scelte effettuate dagli sceneggiatori in chiave cinematografica, credo con approvazione della Rowling.
Si sa che il libro è meglio, ma ricordiamoci sempre che il confronto tra i due media non regge, diciamo che il film non esaurisce la storia di Harry e apre molti interrogativi, che sì vengono risolti nell'ultimo capitolo su celluloide, ma se uno vuole davvero conoscere la storia di Harry, si arma di santa pazienza e si legge i libri. Se vuole essere annoverato tra i fan potteriani deve leggere la storia di Harry!
Credo di essermi largamente espressa su Harry... detto questo: buona visione e buona lettura!

lunedì 18 luglio 2011

I trucchi di Harry Potter

Il mondo Harry Potter sta di nuovo tornando alla ribalta soprattutto grazie al nuovo film che è attualmente nei cinema e che io...devo ancora vedere! Mannaggia!
Dopo aver visto gadget di ogni genere, costumi, travestimenti, tour sulle orme di Harry, l'altro giorno mi sono imbattuta nel canale di una delle tante guru del make up che ha deciso di dedicare un trucco differente per ogni casa di Hogwarts: Tassorosso, Corvonero, Serpeverde e Grifondoro.
Partendo dal colore delle case, Federica Frezza, alias Bluebeam310, ha realizzato 5 tutorial (per Grifondoro ne ha fatti due), che vogliono ipotizzare il "Come si truccavano le ragazze del dormitorio x".
Insomma, i modi per celebrare l'ultimo HP sono svariati, ne abbiamo viste di tutti i colori...e allora, guardatevi anche queste, che in quanto a colori non scherzano di certo!!

SERPEVERDE
 

TASSOROSSO

GRIFONDORO versione A

GRIFONDORO versione B

CORVONERO

I trucchi forse non si addicono tanto ad un make up per tutti i giorni, ma sicuramente è bello vedere la fantasia di Federica che ha deciso di proporre questi tutorial. Se volete seguire Federica su youtube il suo canale è BLUEBEAM.

giovedì 14 luglio 2011

Dal bikini alla poltroncina rossa...

E' tempo di vacanze, di creme solari, ombrelloni, mare, montagna, cappelli, parei, costumi, scarponcini da trekking, guide alle città....ma nonostante questo la macchina del cinema non si ferma!
Dopo il mitico ultimo episodio di Harry Potter, che giudico mitico sulla fiducia, perchè ancora non l'ho visto, cosa troveremo in sala quando dovremo smettere i panni del turista per tornare a quelli di tutti i giorni?
Ecco qualche anticipazione per la stagione cinematografica 2011/2012....buona visione e may the force be with you! (Non chiedetemi perchè lo abbia scritto, ma mi piace troppo questa espressione!!!!).

Per chi ha amato Wallace e Gromit, dagli stessi creatori: Arthur Christmas, ovvero il figlio di Babbo Natale!


Per chi non può fare a meno della Londra d'altri tempi e del mito di Sherlock Holmes, eccovi il secondo attesissimo episodio. Non tutti apprezzano questo Sherlock in versione super hero un po' tamarro, ma è sempre una buona occasione per noi fanciulle per vedere all'opera Roberd Downey Jr. e soprattutto Jude Law!


Per i fan di Tin Tin e di Spielberg, il cartoon sull'intrepido reporter più famoso di tutti i tempi fa di certo al caso vostro! 



Per gli appassionati della Psicanalisi, il film biografico su Sigmund Freud.

 

Se siete invece amanti dei simpaticissimi Muppet, beh preparatevi a ridere con il loro nuovo film!


Ma i trailer non finiscono qui!!!!
Stay Tuned...and wait!!!

mercoledì 6 luglio 2011

J.K.Rowling Harvard Speech

Torno rapidamente al mi blog per chiedervi di dedicare 20 minuti circa della vostra vita alla visione dei tre filmati che posto qui sotto. E' il discorso fatto ad Harvard nel 2008 da J. K. Rowling, la scrittrice di Harry Potter. Non è un discorso solo per i suoi fan, ma è un discorso per tutti i giovani che si affacciano, dopo la laurea, alla vita vera. Ascoltatelo e soprattutto: RICORDATELO!

Il discorso è interamente sottotitolato anche se non è proprio uguale a quello che dice.
Buona visione!!!













venerdì 24 giugno 2011

POTTERMORE a place for muggles!

Harry Potter diventa audio, ebook e sito!
Ho recentemente scoperto dal sito Fantasy Magazine una cosa spettacolare: da ottobre 2011 sarà on line un sito tutto dedicato ad Harry Potter, dove non solo sarà possibile acquistare i vari libri, ma gli utenti verranno smistati, collocati in una casa, parteciperanno a discussioni e soprattutto potranno leggere gli approfondimenti che la Rowling stessa inserirà sui vari personaggi. 
Si comincerà dal primo libro e poi il prossimo anno ci si sposterà sul secondo...e così via!
Il progetto è stato presentato dalla stessa scrittrice al Victoria & Albert Museum di Londra.



Eccovi una piccola trascrizione, tratta dal sito sopra citato, di quanto dice la Rowling in questo video:
"Sono eccitata nel dire che ora sono nella posizione di darvi qualcosa di unico. Un’esperienza di lettura online diversa da qualunque altra: si chiama Pottermore. È la medesima storia ma con delle aggiunte cruciali. La più importante sei tu.
Proprio come l’esperienza della lettura richiede che l’immaginazione dell’autore e quella del lettore lavorino insieme per creare la storia, così Pottermore sarà costruito, in parte, da te, il lettore.
La generazione digitale sarà in grado di godersi un’esperienza di lettura online sicura e unica, costruita intorno ai libri di Harry Potter.
Pottermore sarà il luogo in cui i fan di ogni età potranno condividere, partecipare alle storie e riscoprirle. Sarà anche il luogo esclusivo per acquistare gli audiolibri digitali e, per la prima volta, gli e-book della serie di Harry Potter.
Parteciperò anch’io, perché condividerò informazioni aggiuntive che ho serbato per anni sul mondo di Harry Potter.
Pottermore sarà aperto a tutti a partire da ottobre, ma pochi fortunati potranno entrarci prima e contribuire a dare forma all’esperienza."



Attualmente è possibile solo lasciare la propria mail su Pottermore, a ottobre sarà disponibile anche in Italiano e ci si potrà ufficialmente registrare...che dire, gli appassionati di Harry Potter potranno finalmente trascorrere un anno scolastico, o anche di più a Hogwarts!

E ora il fatidico link al sito: www.pottermore.com


Buon divertimento!!



N.B. Potete leggere l'intera news su Fantasy Magazine.

giovedì 23 giugno 2011

Aspettando Harry Potter...

Quando ero una giovane pargola spensierata, scoprii quei famigerati libri che narrano la storia del maghetto più famoso del mond: Harry Potter. Ogni anno si attendeva l'uscita del nuovo libro con grande ansia, si correva in libreria ad acquistarlo e poi....sotto con la lettura! In men che non si dica si arrivava all'ultima pagina, era quindi di fondamentale importanza colmare quel vuoto che si creava tra le varie uscite, bisognava trovare delle letture alternative. Lessi un sacco di libri in quel periodo! Ne provai di ogni genere, spessore, lunghezza, struttura, storia...no, a dire il vero la storia non è che variasse molto! Parlavano tutti di maghi o streghe, o esserini magici, o in qualsiasi caso avevano poco a che fare con la vita di tutti i giorni: i libri dovevano essere un momento di evasione, quindi tanto valeva leggere cose che narravano la vita dei mortali.
Fu così che scoprii tre scrittori interessanti: Eoin Colfer, Lemony Snicket e Diana Wynne Jones. Roald Dahl lo avevo scoperto prima di Harry Potter e anche lui mi accompagnò molto in quel periodo, ma questi furono tra gli scrittori che mi colpirono maggiormente.
Non so quanti di voi abbiano mai incontrato questi tre personaggi lungo la loro infanzia/adolescenza...vita. Sinceramente ora non so dirvi chi ho scoperto per primo, comincio però a parlarvi di Diana Wynne Jones. I nostri destini si incrociarono per caso, nel senso che feci una ricerca su internet interrogando il caro motore di ricerca dell'epoca (se non sbaglio ai tempi usavo Virgilio) e mi uscirono un sacco di proposte al vuoto creato dall'attesa dei nuovi libri della Rowling.
Così iniziai alla cieca a spulciare tra i vari titoli e, letta la trama de I maghi di Caprona, decisi di iniziare dalle opere di questa autrice soprattutto perchè questo libro è ambientato in Italia! 
In realtà questo è il terzo della serie di Chrestomanci, personaggio a cui è dedicata la maggiorparte delle opere della scrittrice, gli altri sono: Vita Stregata, Le vite perdute di Christopher Chant, Scherzi del destino, Strega di Classe. (da Wikipedia Inglese, le descrizioni dei libri, compresi quelli ancora non editi in Italia Charmed Life · The Lives of Christopher Chant · The Magicians of Caprona · Witch Week · Conrad's Fate · The Pinhoe Egg · Mixed Magic).
Non li ho letti tutti, solo alcuni soprattutto perchè erano molto, molto oscuri e parecchio crudi in alcuni punti, o almeno mi erano sembrati tali quando li ho conosciuti!

Incontrai poi, quasi contemporaneamente Lemony Snicket con i suoi fantastici 13 libri intitolati: Una serie di sfortunati eventi. Dai primi tre è stato tratto un pessimo film, che cerca di riproporre le avventure dei tre orfani Baudelaire, ma credetemi, i libri hanno ben altro stile!
Innanzi tutto è importante ricordare una cosa: Lemony Snicket non si chiama realmente così! E' un pseudonimo, non lo scoprii subito, uscirono molti libri prima che me ne accorsi, egli è molto bravo a mascherare questa sua identità infatti Lemony è un personaggio che cerca di raccontare le sfortunate vicende dei tre ragazzi, dedica tutti i libri a Beatrice, la cui identità è svelata a tratti lungo la vicenda.
I libri sono tutti strutturati indicativamente allo stesso modo, ma ogni volta lo smascheramento del conte Olaf risulta difficile non per i bambini, ma per gli adulti che sembrano indisposti a credere a quello che raccontano i Baudelaire, soprattutto il Conte Olaf è molo bravo a travestirsi, quindi bisogna conoscere bene i suoi tratti semantici e i suoi segni di riconoscimento per dire: è veramente lui! In realtà non sono libri fantasy, sono humor noir, molto interessanti soprattutto per quando riguarda la costruzione della vicenda e dei personaggi, forse un tantino eccessivi in alcuni punti, ma credetemi uno tira l'altro!!

Ultimo, ma non meno importante fu l'incontro con Eoin Colfer e il suo amico Artemis Fowl. Vi dirò la sincera verità, il primo impatto con questo libro fu alquanto vomitevole, visto che il primo volume della prima edizione era oro e sbarluccicoso...veramente inguardabile! Fortunatamente mi è sempre stato insegnato che un libro non si giudica dalla copertina, quindi, sorpassato il primo ostacolo, finii in un mondo unico e davvero interessante. Mondo in cui sguazzo ancora oggi, visto che proprio ieri sera ho terminato il quinto volume della serie del ladro più geniale di tutti i tempi. Questo libro mi è subito piaciuto perchè iniziava dal punto di vista del cattivo, cosa rarissima nell'universo letterario per bambini, divorai i volumi uno dopo l'altro, pensavo non potesse avere molto successo e invece scoprii che Mr Colfer era il secondo scrittore più venduto del Regno Unito, ovviamente il primo posto lo deteneva la Rowling!
Peccato non sia stato ugualmente considerato in Italia! L'intera vicenta è un mix di magia, tecnologia, elfi, folletti, nani, guardie del corpo, residenze da miliardari, viaggi nel sottosuolo, insomma, una serie interessante dalla quale si diceva dovesse essere tratto un film, ma in realtà ad oggi non è ancora uscito nulla...PECCATO! Speriamo in bene per il futuro!
Questo post è diventato un papiro! Spero sia stato interessante, intanto noi bravi fan di Harry attendiamo l'ultimo pezzo del settimo film, il 7B diciamo, solo per concludere dicendo: "Meglio il libro!". E' vero, il libro è sempre meglio, ma sono anche media diversi ed è impossibile riproporre centinaia di pagine in due ore di film, molte cose si perdono. Non voglio dilungarmi troppo a proposito dei film: questa è un'altra storia, e perchè no, magari un altro post!
Ora vi saluto e vado a trascorrere un bel pomeriggio in compagnia di Greimas e della Semiotica!
Al prossimo post e...
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