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venerdì 18 aprile 2014

La filosofia di Tippete #BIT

Oggi pensavo: conoscete anche voi la gente che parla a vanvera? Quelli che non hanno assolutamente nulla da dire, che allungano ogni discorso a livelli estremi senza fondamentalmente dire nulla. Li conoscete?
Io personalmente non li sopporto.
Non li sopporto perché li ritengo una perdita di tempo in versione Sapiens Sapiens POCO Sapiens. Come diceva Tippete in Bambi: se non sai che cosa dire, è meglio che non dici niente. 
Tutti hanno qualcosa da dire, o meglio lo credono, poi da quando c'è Facebook c'è gente che ha anche troppo da dire e dovrebbe imparare a contenersi. Posso dire cosa hanno fatto certi miei amici di Facebook durante tutta la giornata, perché questi non hanno più in mente qual è la linea di demarcazione che separa il mondo reale dal web
Ho visto coppie lasciarsi su Facebook e altri mettersi insieme. Dilettanti quelli che flirtano solo su Facebook. 
Ho visto gente chiedere consigli quando stava male: non si andava dal medico una volta?
Ho visto gente pubblicare foto che personalmente poteva tenersi per sè.
Ho visto gente raccontare le proprie vacanze secondo dopo secondo, bevuta dopo bevuta, sbornia dopo sbornia, a guardare bene si vedeva l'alcol trasudare dalle lettere degli stati pubblicati. 
Ho visto gente insultare altra gente su Facebook.
Ho visto gente dichiarare guerra al mondo attraverso Facebook. E qui ci spendo due parole. La domanda è: cos'avrebbero fatto Spartaco, Attila, Nerone, Cesare con Facebook? Sarebbe interessante. Nerone per esempio avrebbe proposto di inserire il tasto: "BRUCIA" al posto di Mi piace, variazione che personalmente avrei utilizzato rischiando quasi di abusarne in alcuni casi. Sapete quanti "Brucia" al giorno regalerei? Caspita! Che pensiero cattivo. Ma credo di non essere la sola a pensarlo.
In qualsiasi caso nell'utilizzare i social è bene fare propria la filosofia di Tippete: quando non sai che cosa dire, è meglio che non dici niente! E buona giornata! 


lunedì 31 marzo 2014

Buongiorno in Technicolor #5

Ricomincia la settimana con l'ora legale. Dopo un weekend trascorso tra statuti, libri e siti sulle start-up, è tempo di tornare in ufficio ed è tempo di tornare a scrivere il buongiorno del mattino! 
The morning report, cantava Zazu in The Lion King, mentre nella versione italiana la scena è stata cassata...non chiedetemi il perché, ma era molto, molto carina. Ma non è di Zazu e del rapporto che fa a Mufasa sui pettegolezzi delle zebre e degli elefanti che voglio parlarvi questa mattina. Questa mattina infatti chiacchiereremo di: youtubers! Ebbene sì! Ammetto di trascorrere più ore davanti a youtube che davanti alla televisione, ormai ho i miei personaggi preferiti, adoro farmi letteralmente i cavoli loro la sera mentre sorseggio una tisana oppure la domenica pomeriggio prima di prendere il treno. 
Effettivamente se ci pensate noi entriamo nelle loro vite per curiosare, certo loro aprono le porte delle loro case e ci portano a spasso tra le stanze, ci raccontano cosa hanno voglia di mettersi, quanti animali domestici hanno e come si chiamano. Ormai sono davvero moltissimi i vlogger che sbrodolano parole e parole, fotogrammi e fotogrammi per raccontarci la loro vita...e noi la guardiamo. Alcuni poi sono più brillanti, altri risultano noiosi e monotoni. Se ci pensate un tempo questa cosa era tipica delle vecchiette dei paesini, che si sedevano fuori dall'uscio di casa a "tagliare e cucire" sul conto di tutti quelli che passavano di lì, inventandosi spesso cose che non avevano alcun fondamento logico. Youtube, e aggiungerei pure Facebook, rendono questo lavoro del tutto inutile: chiunque spiattella la propria vita in faccia agli altri e ad oggi è possibile fare pettegolezzi anche su persone che vediamo una volta l'anno o che abitano dall'altra parte della terra. Ecco cos'abbiamo guadagnato con la globalizzazione: noi non metteremo più la sedia fuori dall'uscio, a noi basta sederci comodamente davanti al pc, basta far scorrere un po' la bacheca di Facebook e zac! Ma sarà tutto oro quello che luccica? Alcuni utenti vomitano di tutto sulle loro bacheche, altri un po' meno, altri ancora nulla. I miei preferiti sono quelli che depistano gli amici, che raccontano cose che non fanno. Nell'era dei social tutto è lecito, anche le bugie! Buona giornata!

Ecco qui la canzone di Zazu! 






martedì 10 gennaio 2012

Il gatto con gli stivali

Se avete amato il personaggio de Il gatto con gli stivali di Shrek, beh, evitate di andare al cinema a vedere il gatto con gli stivali. Molti di voi sicuramente avranno deciso, come la sottoscritta di gettare al vento una manciata di euro in favore del tenero gattino dagli occhi dolci in 3D. Pessima idea. Veramente.
Salvo qualche sporadica battuta in cui effettivamente si può ridere, questo film è una cozzaglia di cose già viste, rimescolate malamente e servite tiepide. Praticamente 'na schifezza. Unica nota positiva è la battuta che cita il Fight Club, ma che abbiamo colto solo io e la mia amica su tutta la sala: ovvio, è un film per bambini! Chi di loro ha dei genitori così folli che gli hanno permesso di vedere alla veneranda età di 8 anni Fight Club? Nessuno.
Ecco perchè due gaie risate sono risuonate nella sala silenziosa quella sera.
Cari autori del Gatto con gli stivali, la prossima volta scrivete un cartone animato da zero e scegliete dei personaggi più carini, l'uovo con seri complessi di inferiorità è tremendo ed è la brutta copia di Prof, di Mignolo e Prof. Per non parlare di questo fagiolo magico già utilizzato da Walt Disney in un cartone animato dal titolo: "Topolino e il fagiolo magico", per la serie "noi ci distacchiamo dalla Disney".
E dire che dal trailer sembrava un film carino, peccato che le battute più divertenti e le scene più entusiasmanti erano tutte concentrate in quei due minuti, tranne quella di Fight Club.
Simpatica la scelta del gatto "Ooooh" che già va per la maggiore su youtube e facebook, che dite, facciamo un film pure su di lui? 
Che delusione!

martedì 28 giugno 2011

BRAVE la nuova pellicola Made in PIXAR

Che cosa bolle in pentola in casa Pixar per il 2012??
Il film BRAVE sarà nelle sale dal 22 giugno 2012, da oggi è possibile visualizzare il trailer on line.

“Brave è ambientato nelle mistiche Highlands Scozzesi, dove Merida è la principessa di un regno governato da King Fergus (Billy Connolly) e Queen Elinor (Emma Thompson). Figlia ribelle e abile arciere, Merida un giorno disobbedisce a una sacra abitudine del posto e inavvertitamente porta scompiglio nel regno. Nel tentativo di aggiustare le cose, Merida cerca un vecchia saggia eccentrica (Julie Walters) che le concede uno sventurato desiderio. Nella ricerca di Merida, e come svago comico, ci sono anche i tre signori del regno: il grande Lord MacGuffin (Kevin McKidd), lo scontroso Lord Macintosh (Craig Ferguson), e lo spiacevole Lord Dingwall (Robbie Coltrane).”




Info tratte dal sito: http://film-cinema.com/disney-pixar-brave/

martedì 21 giugno 2011

La professione del critico


Per molti versi la professione del critico è facile: rischiamo molto poco pur approfittando del grande potere che abbiamo su coloro che sottopongono il proprio lavoro al nostro giudizio. Prosperiamo grazie alle recensioni negative che sono uno spasso da scrivere e da leggere. Ma la triste realtà a cui ci dobbiamo rassegnare è che nel grande disegno delle cose, anche l'opera più mediocre ha molta più anima del nostro giudizio che la definisce tale. Ma ci sono occasioni in cui un critico qualcosa rischia davvero. Ad esempio, nello scoprire e difendere il nuovo. Il mondo è spesso avverso ai nuovi talenti e alle nuove creazioni: al nuovo servono sostenitori! Ieri sera mi sono imbattuto in qualcosa di nuovo, un pasto straordinario di provenienza assolutamente imprevedibile. Affermare che sia la cucina, sia il suo artefice abbiano messo in crisi le mie convinzioni sull'alta cucina, è a dir poco riduttivo: hanno scosso le fondamenta stesse del mio essere! In passato non ho fatto mistero del mio sdegno per il famoso motto dello chef Gusteau "Chiunque può cucinare!", ma ora, soltanto ora, comprendo appieno ciò che egli intendesse dire: non tutti possono diventare dei grandi artisti, ma un grande artista può celarsi in chiunque. È difficile immaginare origini più umili di quelle del genio che ora guida il ristorante Gusteau's e che secondo l'opinione di chi scrive, è niente di meno che il miglior chef di tutta la Francia! Tornerò presto al ristorante Gusteau's, di cui non sarò mai sazio. 
 Anton Ego


N.B. Questo post sarà sempre visualizzabile nella sezione "Il critico". 


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