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mercoledì 13 febbraio 2013

Vidi: Il canto del cielo di Sebastian Faulks


Durante una delle mie peregrinazioni librose, mi sono imbattuta in Il canto del cielo di Sebastian Faulks edizioni Beat, un interessante libro ambientato praticamente tra gli anni 10 e gli anni 70.
Un periodo storico molto ampio, durante il quale si è svolta la maggior parte degli eventi del 900. Un libro sicuramente molto ambizioso, che mi incuriosisce in primo luogo perché scritto da uno scrittore inglese, in secondo luogo perché è già stato fatto uno sceneggiato dalla BBC e prima di vederlo vorrei leggerlo.
Voi lo conoscete?
Cosa ne pensate?


TRAMA
Stephen Wraysford è un ventenne inglese, orfano e senza più legami, trasferitosi in Francia per lavorare in un’industria tessile. Isabelle è una ragazza irreprensibile, che rispetta, con rassegnazione, i doveri coniugali di un matrimonio combinato. Quando si incontrano, ad Amiens, nel 1910, i due vengono travolti da una passione bruciante che non possono ignorare. Ma quando Isabelle scopre di essere incinta, la loro relazione s’interrompe bruscamente. Entrambi torneranno alla vita di tutti i giorni, ma la cicatrice di quell’amore
segnerà per sempre le loro esistenze. Pochi anni dopo, la Grande Guerra sconvolge il continente. Nel 1917 Stephen è di nuovo in Francia, a lottare per la vita nel corso dei conflitti in cui si ritroverà a combattere tra le fila dell’esercito inglese, nel mezzo delle carneficine a cui dovrà assistere. Sopravvissuto, e di nuovo sui luoghi della passione, ritroverà Isabelle, profondamente segnata, nel corpo e nello spirito, dalle atrocità del conflitto; ma, per l’indecifrabile alchimia dei sentimenti, ne sposerà la sorella, Jeanne. Londra, 1978. Elizabeth, nipote di Stephen Wraysford, decide di indagare la storia della sua famiglia. Sarà nelle pagine del diario di suo nonno che troverà le risposte a molte domande e la forza per cominciare una nuova vita. Il canto del cielo è un’indimenticabile narrazione storica. Una struggente storia d’amore, di passione, di abbandono e speranza. Un racconto che si snoda attraverso i decenni e le generazioni del Novecento, per restituire il dramma di un’intera epoca e ricostruire la tragedia, collettiva e individuale, di chi ha contemplato con i propri occhi l’orrore della guerra.


L'AUTORE

Sebastian Faulks, ha collaborato con il Daily Telegraph, il Sunday Mirror e l’Indipendent. Scrittore di conclamata fama e vincitore del British Book Award, è autore di biografie e di romanzi storici di successo. Vive a Londra con la moglie e i loro tre figli.





giovedì 20 settembre 2012

Libraccio mon amour

E' arrivato: il mio nuovo ordine su Libraccio.it
Okay, non avevo esigenza di acquistare dei libri, ma...avevo un po' di titoli nella lista dei desideri, la  ricaricabile carica...e quindi ho detto: investiamo!
Ed ecco qui il bottino in ordine di visione:
- Il caffè delle donne di Widad Tamimi
- Non buttiamoci giù di Nick Hornby
- Lo Hobbit di Tolkien
- I Mestieri del libro di Oliviero Ponte di Pino
- La ragazza con l'orecchino di perla di Tracy Chevalier
- American Gods di Neil Gaiman


Iniziamo subito con la galleria di scatti per dimostrare ancora una volta la validità dell'usato su Libraccio.it


Tutti i libri, come potete notare sono integri, all'interno sono perfettamente puliti, le copertine sono perfette, le coste non hanno pieghe, come se i proprietari li avessero acquistati solo per esporli e non per leggerli. Per carità, non è che se uno legge un libro deve distruggerlo, ma questi si aprono a fatica...come se fossero proprio NUOVI!




Finiamo la carrellata di scatti con i PREZZI!
Che si leggono poco...ma se vi fidate tutti i libri sono al 50% 

domenica 3 giugno 2012

Il sostituto di David Nicholls: recensione!

Ho terminato da poco di leggere Il sostituto di David Nicholl, non è il nuovo libro di questo scrittore, ma è stato recentemente ristampato da Beat, casa editrice che ha già pubblicato dello stesso autore Le domande di Brian, mentre Un giorno è di Neri Pozza nella collana Bloom (che gira e rigira è parente della Beat).


Come voi ben saprete, e chi non lo sa lo scopre ora, da quando ho letto Un giorno, David Nicholls si è guadagnato un posto sul mio "altare" dei migliori scrittori. So che su quell'altare la gente principalmente ha Dante, Virgilio, Tasso, Tolstoj, Dostoevskij, Virginia Woolf e tutta la compagnia, sul mio oltre a Fitzgerald, Pavese, Calvino, Johanne K. Rowling, Eoin Colfer, Tolkien e molti altri ho anche Nicholls. Il perché della mia scelta è legato allo stile di questo autore. Adoro il suo modo di raccontare, adoro come egli sa descrivere i personaggi e come è in grado di trasportare il lettore all'interno della vicenda. Non so se sia una prerogativa degli scrittori stranieri, ma faccio fatica a trovare in Italia scrittori che riescano a rapirti così bene dalla realtà. Passando in rassegna gli ultimi libri letti in questo mese, credo che una di questi sia senza dubbio Paola Calvetti. Con questo non voglio dire che gli scrittori italiani non sappiano scrivere eh, per carità! Solo che negli stranieri trovo quel quid, quel qualcosa che zac, ti prende e ti porta...via, nel loro mondo. Non parlo solo di fantasy, perché Nicholls appunto non scrive Fantasy, non so, è una mia personalissima opinione, perfettamente contestabile. Anzi, se qualcuno passando di qui vuole dire la sua, ben venga!


Tornando al motivo di questo post, ovvero Il Sostituto, devo dire che ancora una volta Nicholls è riuscito a sorprendermi e a incantarmi con una storia brillante, per niente noiosa, ricca di colpi di scena e, nella sua finzione, tremendamente vera.
Come ho già detto nella recensione di Un giorno (leggi), i personaggi di Nicholls sono tremendamente veri, sono convinta che uscendo di casa uno possa addirittura incontrarli. Il suo modo di raccontare i pensieri, le loro vicende, i loro atteggiamenti li rende davvero vivi, non solo ancorati nella carta. Non solo perché nascono all'interno di contesti reali, nel caso de Il sostituto l'ambiente tratrale londinese, ma perché sono persone vere, con le loro gioie, i loro dolori, le forze, le debolezze.
Il sostituto parla di un uomo, Stephen C. McQueen (non quello vero, l'altro si chiama Steve McQueen) , che vuole sfondare nel mondo dello spettacolo, ma le uniche cose che riesce ad ottenere sono parti di secondo piano, tremendamente marginali ancora meno importanti delle comparse. Egli è "il morto", il personaggio muto dei musical in cui tutti cantano, lo spettro nell'allestimento tetrale Lord Byron, a dire il vero però di questo allestimento è anche il primo sostituto del protagonista, il bellissimo, stupendo, meraviglioso Josh Harper, l'uomo amato da tutte le donne. Peccato che Josh non sembra disposto a mancare a uno spettacolo, non si ammala mai, è sempre puntuale, insomma...il povero Stephen sembra non avere alcuna chance di poterlo sostituire e di poter così finalmente coronare il suo sogno: diventare protagonista. Come se non bastasse questo suo "lavoro" non viene ben visto dalla ex moglie Alison che, dopo la nascita di Sophie, ha deciso di lasciare il marito e ora sta con un riccone che si chiama Colin. Per Josh la vita è una noia mortale: casa-teatro-casa. A casa, un monolocale, passa il tempo a fagocitare film di ogni genere, sua fonte di ispirazione nella vita reale e anche per quella professionale, per quanto i film possano aiutarlo.Fortunatamente però qualcosa sembra stia cambiando: Josh ha una moglie bellissima e forse ci sono speranze per qualche ruolo più decente...ma chi vivrà vedrà! O meglio, non voglio dirvi altro sulla trama, per non darvi troppe anticipazioni.Il sostituto è un romanzo molto divertente, strutturato in cinque atti, come una vera e propria opera teatrale, direi una commedia con qualche parte tragica, una dichiarazione d'amore per il teatro, mondo in cui Nicholls ha vissuto per un po', ma soprattutto una dichiarazione d'amore per tutti quegli attori relegati ai secondi ruoli, quelli che nessuno considera perché sono solo di cornice, quegli attori che spesso devono essere ancora più bravi del protagonista perché magari costretti ad interpretare più ruoli, dimostrando così la loro capacità a essere allo stesso tempo notte e giorno. 
Se vi è mai capitato di frequentare ambienti teatrali, apprezzerete moltissimo questo libro, anche se siete dei cinefili sfegatati. 
Nicholls è arte, è cultura, è vita.

Facendo una classifica rapida dell'ordine di preferenza di questi libri penso sia l'ordine in cui li ho letti:
- Un giorno
- Le domande di Brian (leggi qui la mia recensione)
- Il sostituto

Anche se onestamente sono tre cose completamente diverse e secondo me sono tutti ugualmente apprezzabili e sopratutto tutti e tre da leggere!
Qui sotto vi lascio la foto con i tre libri in ordine di uscita. Mi dispiace di avere Un giorno in versione "film", rompe un po' la grafica...pazienza, l'importante è il contenuto no?




VOTO



mercoledì 16 maggio 2012

Vidi: Il sostituto di David Nicholls

Come voi tutti saprete, se siete lettori di vecchia data del blog, tra i miei scrittori preferiti è da poco rientrato David Nicholls, celebre per Un giorno e La versione di Brian, in Italia...all'estero per molti e molti altri libri.
In questo mese uscirà presso Beat un nuovo libro di Nicholls: Il Sosituto, forse vi avevo già accennato qualcosa in qualche post passato. Insomma, questo va di fisso nel comodino virtuale, ovvero la lista dei libri che voglio assolutamente leggere. 

TRAMA:

Stephen C. McQueen non è soltanto un giovane dal nome sfortunato (guai a essere battezzati come le celebrità!), ma è anche preda di sogni e ambizioni spropositate. Si è messo in testa di fare l'attore e, poiché non ci riesce, fa l'understudy, il sostituto, colui che viene buono per qualsiasi ruolo muto (il cadavere o il fantasma mascherato, nel romanzo) e che dev'essere pronto a sostituire il protagonista sapendo a memoria tutte le sue battute. Peccato che il protagonista sia Josh Harper, una specie di superuomo metrosexual, giovane, bello, ricco, felice e sposato con una donna meravigliosa, sexy e intelligente, della quale Stephen McQueen, naturalmente s'innamora senza scampo. Sembrerebbe che al nostro eroe non resti che macerarsi nell'invidia. Il destino, tuttavia, ha in serbo una stupefacente, inaspettata sorpresa...






Dicono di questo libro...

«La storia, sospettiamo autobiografica, di un attore scritturato soltanto in ruoli di cadaveri o di camerieri».

Maria Rosa Mancuso, il Foglio 
«David Nicholls è... uno dei più bravi scrittori inglesi contemporanei».
Antonio D'Orrico


domenica 12 febbraio 2012

Starter for Ten (Il quiz dell'amore)

Dopo aver letto Le domande di Brian era inevitabile guardarsi anche il film tratto dal libro. Intitolato in qualsiasi luogo del mondo Starter for Ten, in Italia lo troverete sotto la I o la Q....infatti i nostri traduttori che tanto amo lo hanno intitolato Il quiz dell'amore.
Il titolo non ha niente o ben poco a che fare con la storia, sinceramente pensavo che una tale variazione nella narrazione del film avrebbe motivato un cambiamento così mostruoso alla (già pessima) traduzione italiana del titolo del libro. No, la risposta è no.
Spostando la nostra concentrazione dal libro al film, vi avviso che quanto segue sarà costellato di spoiler e anticipazioni, quindi se non hai visto il film né letto il libro salta questo post, se sei di cuore debole e non vuoi sapere il finale, sei autorizzato ad abbandonare il mio blog, ma se invece hai già letto e vuoi sapere se vederlo, se lo hai già visto e vuoi sapere cosa ne penso...prosegui pure nella lettura. 

Penso che iniziare con la solita epica frase: "Il libro è meglio" possa risultare noioso e tremendamente ovvio, ma ahimè, anche in questo caso "s'ha da dire". 
Dopo l'esperienza di "Un giorno" tramutato nel film One Day, penso di poter dire che trascrivere in pellicola quanto David Nicholls scrive sulla carta è pressoché impossibile. Forse solo Lynch potrebbe dare così largo spazio ai pensieri dei suoi protagonisti, o comunque sia solo un grande regista con grandi capacità introspettive. 
I libri di David Nicholls hanno uno spessore e un approfondimento psicologico tale da rendere impossibile o quasi rendere il tutto tramite un racconto di immagini, si potrebbe ipotizzare una voce narrante, ma il rischio è di cadere troppo, anche qui, nel banale. I personaggi di David Nicholls sono a tutto tondo, in loro coesiste il positivo e il negativo e spesso tutto questo nei film si perde, o si tende a mostrarne solo una parte, come succede in One Day per il personaggio di Emma, estremamente perfetto e puro!
A parte questo, rimango del parere che se un regista è bravo, se uno sceneggiatore è veramente degno di essere chiamato così, riesce a rendere perfettamente il personaggio senza bisogno di mille parole, ma solo attraverso gesti, azioni, oggetti e quant'altro.
Il primo errore del film Starter for Ten (scusate ma lo chiamo così) è la scrittura che si fa del personaggio di Brian. Se nel libro è un ragazzo che non si tiene, che ha un'acne spaventosa che gli provoca addirittura sanguinamento...nel film abbiamo James McAvoy. Un attore comunque sia bello, un po' acerbo in questa pellicola, ma sicuramente un bel ragazzo. Va bene, prendi anche un bel ragazzo, ma fallo diventare brutto! Rendilo nerd, goffo e soprattutto, fai veramente in modo che il suo voler dimostrare di essere intelligente gli causa tremende figuracce!
Attore principale a parte, per il resto il film perde molti dei particolari del libro: tagli di capelli, scene imbarazzanti, personaggi che compiono cose di fatto compiute da altri...e tutto questo con David Nicholls alla sceneggiatura: perché?
Non capisco le scelte dell'autore in rapporto al film tratto dal suo libro che reso così diventa una commediola normalissima e banalissima che, ahimè, non merita di essere vista. 
Riguardo il resto trovo che il personaggio di Patrick sia perfetto, Alice è fin troppo buona, la madre troppo poco influente, manca la scena del litigio e del Bed and Breakfast che sicuramente la dice lunga sul loro rapporto, Rebecca è molto graziosa, ma questo piace a me, non è coerente con il libro, dove Rebecca era quasi uno scaricatore di porto in gonnella.

Morale della storia: da vedere si, no?
Beh, come saprete non dico mai "Non guardatelo" perché non sono nessuno per dirvi questo, poi penso che la curiosità di vedere il film dopo aver letto il libro sia normale. Se lo vedete però fatemi sapere cosa ne pensate! 


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