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mercoledì 19 agosto 2015

Viaggi ne abbiamo?

Okay Fra.
E' estate.
Hai ridato vita al blog.
Hai fatto una settimana di ferie...at home (più qualche parentesi montana - vedi foto - e outlet).
Hai quasi finito lo stage-profit
E prima di iniziare l'altro stage, quello nonprofit, devi trovare qualcosa da fare.

Palestra?
Piscina?
Shopping?
Libri da leggere?
Un viaggio?

Un viaggio.
Sì, ma dove?

Questa è la triste storia di come la qui presente sognò per 5 secondi di andare a Edimburgo a settembre e poi si è ripiegata su se stessa e ha deciso di non andarci causa: costo elevato dei biglietti aerei. Fine della storia. 
Meglio delle fiabe brevi di Scottecs. 

Edimburgo.
Avete presente che figata supersonica è quel posto?
No dico, i castelli, le rovine gotiche, gli spazi verdi della Scozia.
Figata.

E invece no. Per ora devo continuare a guardarmeli dalla pagina di Facebook su Edimburgo. 
Poco figata. 
Ma prima o poi ci vado eh!


Stazione di York

Insomma, in un 2015 durante il quale ho ingrassato Trenitalia e ho viaggiato un sacco con il Frecciarossa, un voletto da qualche parte ci starebbe anche. 
Magari un weekend.
Magari una gita a Londra.
Magari una gita a Parigi.
Magari...MAGARI!

Di posti da visitare ne avrei a bizzeffe. Devo solo scegliere quando e trovare dei buoni compagni di viaggio.

E una volta scelta la meta: guida turistica, bagagli da preparare e sorrisi a non finire.

Dovrei pure fare il Passaporto, che per quanto io viaggi sempre in paesi perfettamente raggiungibili con una banale carta d'Identità, la mia esperienza in Inghilterra mi ha insegnato che il Passaporto is better. Difficilmente falsificabile e ottimo per le foto su Instagram. 
Ovviamente sul secondo punto sto scherzando, ma ho visto gente postare la foto su Instagram in cui sfoggiava il Passaporto con all'interno i biglietti per un volo per Roma. 
Ah, partiva da Milano Malpensa.
Figo eh?

A parte questo, nella mia To do List di vita devo inserire il passaporto. 
E' demodè non averlo, quasi quanto non postare almeno una foto al giorno su Instagram. 


Manchester - Museum of science and industry (MOSI)

lunedì 17 agosto 2015

Alta fedeltà di Nick Hornby

Ogni anno all’inizio dell’anno è bello, per gli amanti della lettura, immaginare con quale autore si vuole scrivere il nuovo anno, quali libri decideremo di leggere, quali avventure letterarie segneranno questi nuovi 365 giorni.
A gennaio mi ero detto: sarà l’anno di Nick Hornby!
Poi l’anno è partito con un sacco di carne al fuoco, con un Nick Hornby sul comodino (Funny Girl), un trasloco da Torino verso casa, un colloquio per uno stage, un master da iniziare..insomma un sacco di cose che mi hanno fatto rallentare la lettura. Funny Girl l'ho terminato (come avrai notato da questo blog), ma ancora Hornby non mi aveva convinto. 

A metà anno poi arriva la cara e vecchia ESTATE che ti permette di recuperare quel tempo perduto, perché anche se lavori, i ritmi si rallentano con le ferie a farne da padrone.
Quindi Hornby è tornato a bussare prepotentemente alla mia porta e questa volta lo ha fatto con il suo primo libro: Alta fedeltà.
Emozioni e dipendenza.
Un libro che all’inizio non si capisce dove vuole andare a parare, poi lentamente ti cattura nelle sue righe e non puoi lasciare la vicenda di Rob e Laura fino a quando non vedrai comparire l’ultima pagina.
Per essere nel mood del protagonista, direi che potrei inserirlo nella classifica dei miei libri preferiti, i primi cinque, forse i primi dieci. È difficile scegliere. Ecco, forse non sono proprio nel mood del protagonista! 

Sicuramente leggendo Alta Fedeltà mi è capitata una cosa che non mi succedeva da tempo con un libro, è imbarazzante, ma forse l'ultimo è stato Harry Potter. Insomma: mi è venuta voglia di rileggerlo, per carpire (esatto carpire!) le riflessioni di Rob e le sue liste musicali e non.

Il libro inizia con una lista delle ex di Rob. Alla fine della sua relazione con Laura, Rob ripercorre le sue vicende amorose e la sua vita, si analizza a suo modo e tra un LP e l’altro, serate in compagnia dei colleghi e giornate nel suo negozio di dischi, diventa adulto.
Ci sono i dischi sbagliati, i cantanti sbagliati, le relazioni sbagliate, che però fanno tutti egualmente parte della vita, perché si sa che la vita non è fatta solo di scelte giuste e spesso bisogna fermarsi e guardarsi indietro, proprio come fa Rob, per rileggere quei segnali, riascoltare quei dischi che ti faranno capire come andare avanti a scrivere.

Un libro che ha anche una colonna sonora, che mi sono proposta di creare su Spotify, ma poi ho scoperto che…qualcuno l’aveva già fatta prima di me. Perché Hornby è un’istituzione, Fra, non dimenticarlo!

L’ambientazione è ovviamente londinese, siamo negli anni 90 e quindi si parla ancora di cassette e vinili, i cd rientrano ancora nel mondo della fantascienza. 

Puoi creare la tua compilation per la persona a cui vuoi bene, una selezione di canzoni che servono a educare all’ascolto, per scartare quei cantanti “imbarazzanti”, che Rob fucilerebbe volentieri se avvenisse la rivoluzione musicale: Simple Minds, Michel Bolton, U2, Bryan Adam, Genesis.
Devo ammettere che quest’affermazione mi ha sconcertato parecchio, sì perché Alta Fedeltà mi ha fatto capire, anzi ha semplicemente confermato quanto già sapevo: di musica non so proprio nulla! Mi chiedo se avrebbe ugualmente fucilato i Muse e cosa potrebbe pensare Rob di tutti questi talent come X Factor e The Voice e tutti i cantanti sgallettanti che partoriscono annualmente?

Un libro…mille riflessioni. Ecco perché voglio rileggerlo, perché sono certa che ne genererà altre duemila e sono convinta anche che questo sia uno di quei libri che: più li leggi e più li apprezzi e cogli delle sfumature che prima non avevi notato.

Certo, non è Kundera, ma Hornby ha il pregio degli scrittori inglesi (che io amo!): riesce a raccontare la vita senza paura, senza filtri, rende interessante la quotidianità e come il tanto citato (da queste parti) David Nichols, i suoi personaggi sono veri. Ho chiuso il libro e mi è venuta voglia di andare a Londra a cercare il negozio di dischi di Rob, per parlare con lui e farmi dare dei consigli musicali. Per capire cosa devo ascoltare e come posso migliorare i miei gusti in materia.


Adoro i libri che non si fermano sulla carta, quelli che di fatto non riesci mai a chiudere perché una parte di essi vivrà sempre con te. Grazie Nick

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