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giovedì 21 febbraio 2013

La Trilogia delle Gemme di Kerstin Gier: recensione!

I libri sono delle piacevoli trappole, se sono belli e appassionanti vi rapiscono e vi trascinano nelle loro pagine e in men che non si dica vi ritrovate a vivere avventure inimmaginabili, ha provare sentimenti, emozioni, paure insieme ai protagonisti. Intanto intorno a voi il tempo scorre, passa e quando arrivate all'ultima pagina e chiudete il libro, vi guardate intorno: sono le 2 di notte e in casa tutti dormono da ore. Fuori stanno iniziando a cadere i primi fiocchi di neve, il fuoco del camino è spento da un po' e la temperatura nella stanza è scesa di qualche grado.
Ieri sera, o meglio notte, mi è successo proprio così, mentre stavo terminando Green l'ultimo libro della Trilogia delle Gemme di Kerstin Gier. 
Ho già recensito i precedenti romanzi: Red e Blue in modo molto rapido, promettendo che avrei fatto una recensione conclusiva che rendesse merito all'avvincente storia intessuta dalla Gier.
Nei post sugli altri due libri avevo già lasciato intendere, senza equivoci, che questa libri mi hanno appassionata molto; non li conoscevo, devo infatti ringraziare Sonia di Cuore d'inchiostro per avermeli consigliati. 
Sono del genere YA, io solitamente non leggo romanzi di questo genere, o meglio, li leggo ma non sono il genere principale che occupa la mia libreria, quindi non credo di avere un metro di misura e un'abilità critica tale da dire: sono la solita solfa trita e ritrita, oppure sono geniali.
Detto questo, non voglio dilungarmi oltre e comincio con la recensione di Green e poi dirò qualche parola specifica su due o tre punti della saga.

Green è il mattone conclusivo di questa trilogia, è il punto in cui tutto converge, in cui il cerchio si chiude e vengono spiegati tutti quei dilemmi che ci siamo portati dietro dal primo volume, Red. Gwen prende coscienza di se stessa, del suo destino e tra un salto nel tempo e l'altro, o meglio tra una trasmigrazione e l'altra, inizia a risistemare tutti i tasselli del puzzle che le faranno comprendere che il conte non è proprio quello che sembra e non solo lui. Sono molte le domande che Gwen ha iniziato a porsi fino a quando ha scoperto di essere lei il rubino, la prescelta di casa Montrose per viaggiare nel tempo, questo l'ha portata nelle precedenti avventure a vivere esperienze poco piacevoli per una ragazza di soli 16 anni e in quest'ultima poi le succede davvero di tutto, sia sul piano sentimentale che su quello famigliare. 


I PERSONAGGI
I personaggi che transitano nella trilogia sono davvero moltissimi, da quelli in carne ed ossa che vivono nel presente, a quelli che troviamo nel passato e poi in mezzo a loro ci sono i fantasmi, che solo Gwen può vedere e può anche comunicare con loro.
Ognuno di essi è caratterizzato con più o meno attenzione. Sono davvero moltissimi gli uomini in questo romanzo, nonostante sia un prodotto principalmente rivolto ad un pubblico di ragazzine, la storia è sicuramente maschilista. Credo che la Gier sia consapevole di tutto questo, perché questa misoginia è proprio consona al conte di Saint Germain, creatore dei viaggi nel tempo, egli ritiene le donne una razza inferiore, eppure anche loro sono viaggiatrici temporali, ma nonostante ciò si circonda solo di adepti uomini, i guardiani. Le donne fanno lavori da donne all'interno dello staff, abbiamo la segretaria Mrs Jenkins, poi Madam Rossini la sarta, per il resto sono tutti uomini.
A casa di Gwen la popolazione è altamente femminile, fatta eccezione per il fratello Nick e il maggiordono Mr. Bernhard. 

I VIAGGI NEL TEMPO
L'idea dei viaggi nel tempo, che è quella su cui si regge tutta la storia, è sicuramente ben studiata e ben caratterizzata, la Gier non si perde in dettagli iperfantascientifici, che forse potrebbero rendere il tutto più divertente, ma essendo scritto in prima persona, la voce narrante è quella di Gwen, quindi scopriamo insieme a lei come funzionano i cronografi e i salti temporali. Quello che lei sa, lo sappiamo anche noi, niente di più. Il libro è quindi un viaggio all'interno di questo mondo e gradualmente comprendiamo gli schemi al suo interno.

L'ACCURATEZZA DEI DETTAGLI
Si vede che la Gier è una scrittrice maniacale e soprattutto appassionata di storia. Viaggiando nel tempo i nostri protagonisti si vedono "costretti" ad indossare abiti legati all'epoca in cui andranno, si può andare solo nel passato e bisogna fare bene attenzione ad armonizzare i propri abbigliamenti con quelli della gente dell'epoca. Gwen è affascinata dagli abiti e si fa scattare delle foto per l'amica Leslie, a testimonianza di ogni suo salto temporale.
Penso che la Gier abbia anche studiato attentamente la mappadi Londra e le sue variazioni attraverso i secoli, infatti non mancano i riferimenti a gallerie della metropolitana inesistenti oppure tunnel che una volta c'erano e ora non ci sono più, ponti sul Tamigi e quant'altro. 
Grande attenzione viene dedicata anche alla musica classica e ai balli come il minuetto, che Gwen dovrà imparare per il grande ballo alla presenza del conte.
Anche il cinema ha un ruolo importante, sono infatti numerosissime le citazioni fatte da Gwen e da Leslie all'interno della vicenda, niente di importante, ma quei film che le ragazzine guardano alla sera, cose principalmente molto commerciali, ogni tanto sbuca qualche titolo più colto, ma niente di sconosciuto.

LE CITAZIONI ALL'INIZIO DEI CAPITOLI
Ogni capitolo comincia con una citazione, a volte si tratta di scrittori famosi, altre di stralci presi dagli Annali dei Guardiani, libroni in cui venivano accuratamente riportati tutti i viaggi nel tempo. Questo dimostra la grande capacità della Gier nel tessere trame. A mio parere lei ha chiaramente in mente (scusate il gap lessicale) il passato della setta e ha una precisa schematizzazione dei viaggi precedenti. Spesso poi gli Annali ci servono per capire anche il passato del Conte di Saint Germain e saranno proprio questi ad aiutarci a comprendere cosa ha in mente di fare questo singolare personaggio.

LA PROTAGONISTA: GWEN
Gwen è una ragazzina sedicenne, non è proprio una protagonista che ti rimane dentro indelebilmente, ma letto con gli occhi di una giovincella, questo libro è sicuramente carino e affascinante, c'è l'avventura, c'è l'amore, ci sono i compagni di scuola, i litigi con la cugina, le feste..tutte cose che bene o male le ragazzine conoscono e quindi non faticano ad identificarsi con lei. Potrebbe risultare poco simpatica al lettore più adulto a causa della sua parlata, si esprime in modo poco colto, ma la sua cultura è prettamente commerciale, non è un genio a scuola, eppure sembra essere destinata a grandi cose. E' il solito riscatto della ragazzina un po' sfigatella che nessuno nota e riesce a mettersi con il più figo del romanzo. Niente di nuovo sotto il sole, direte. Verissimo. Questo è obiettivamente il mattone base del libro, ma la trama che la Gier tesse intorno, lo rende un libro leggibile e non un semplice Harmony. 

LONDRA
Se ancora avevate qualche dubbio, io amo Londra e questo libro è stato letto anche in quest'ottica. Non che la città abbia un ruolo così centrale nel romanzo, però è una cornice interessante che ci fa intuire come anche una città cambi nel tempo, come varino le sue strutture e gli utilizzi degli edifici.

LO STILE
Come ho già detto, il libro è narrato in prima persona e la voce che racconta è quella di Gwen, non abbiamo quindi a che fare con uno stile aulico, non ci sono grandi paroloni o vocaboli colti, la storia scorre molto velocemente e anche in modo piacevole se non si hanno troppe pretese. 
Prima di tutto la Trilogia delle Gemme è stata pensata per un pubblico di adolescenti, come ho già ripetuto alla nausea temo, poi se lo si vuole leggere a 25 anni come la sottoscritta, è un altro discorso. Onestamente a me non è dispiaciuto. Non rimpiango di aver divorato questi libri, anzi, li ho già consigliati almeno a una decina di persone. 
La storia mi ha piacevolmente catturata, l'avventura è molto interessante e ben costruita. La trama non ha grossi scivoloni e alla fine tutto torna, quasi troppo forse. La Gier poteva lasciare qualcosa di più nel mistero, quelle classiche cose che non si spiegano, tutte le domande trovano la loro precisa risposta. Essendo un libro che parla comunque di magia, e questa è l'unica critica che le avanzo, qualcosa poteva terminare nel magico e nel fantasioso. Nessuno lo vietava.

UNA CRITICA CON SPOILER
Ad essere sincera vorrei avanzare un'altra piccola critica: si capiva subito che Lucy e Paul sono i genitori di Gwen!! Troppo mistero intorno alla sua nascita...


Credo di essermi dilungata fin troppo. Concludendo, oppure facendola breve per chi non ha voglia di leggere il libro, a mio parere la Trilogia delle Gemme è un prodotto interessante, piacevole che potrebbe anche essere trasformato in una serie tv, perché la vicenda si svolge di fatto in un arco temporale di poche settimane, sono i viaggi nel tempo ad ampliare...il tempo. Non dico un film perché secondo me non si presta, ma una bella serie tv potrebbe starci. Una cosa tipo I pilastri della terra con un tot di puntate e basta. Niente che abbia a che vedere con pacchetti di 10 stagioni, sarebbe impossibile.

E voi cosa ne pensate? L'avete già letta questa trilogia?
Attendo i vostri commenti.

VOTO:


giovedì 20 settembre 2012

Libraccio mon amour

E' arrivato: il mio nuovo ordine su Libraccio.it
Okay, non avevo esigenza di acquistare dei libri, ma...avevo un po' di titoli nella lista dei desideri, la  ricaricabile carica...e quindi ho detto: investiamo!
Ed ecco qui il bottino in ordine di visione:
- Il caffè delle donne di Widad Tamimi
- Non buttiamoci giù di Nick Hornby
- Lo Hobbit di Tolkien
- I Mestieri del libro di Oliviero Ponte di Pino
- La ragazza con l'orecchino di perla di Tracy Chevalier
- American Gods di Neil Gaiman


Iniziamo subito con la galleria di scatti per dimostrare ancora una volta la validità dell'usato su Libraccio.it


Tutti i libri, come potete notare sono integri, all'interno sono perfettamente puliti, le copertine sono perfette, le coste non hanno pieghe, come se i proprietari li avessero acquistati solo per esporli e non per leggerli. Per carità, non è che se uno legge un libro deve distruggerlo, ma questi si aprono a fatica...come se fossero proprio NUOVI!




Finiamo la carrellata di scatti con i PREZZI!
Che si leggono poco...ma se vi fidate tutti i libri sono al 50% 

giovedì 7 giugno 2012

There is no place like...Tiffany!

Avete presente Tiffany? La gioielleria più famosa del mondo? Quella dove Audrey faceva colazione, sì, lei! Ebbene, oggi mi sono chiesta: ma quanti libri stanno uscendo che nel titolo hanno il nome Tiffany?

Il primo fu senza dubbio Colazione da Tiffany di Truman Capote (edito da Garzanti), da cui è stato poi tratto l'omonimo e indimenticabile film, film che ha consacrato ed eternizzato la bellezza di Audrey Hepburn, film che tutti ricordano appunto per la sua protagonista e per questa celeberrima oreficeria costosissima dove lo squattrinato scrittore Paul, che nel libro di fatto è un barista: Joe Bell, non può nemmeno permettersi il gioiello più "economico".


Eccovi la trama di Colazione da Tiffany di Capote:
TRAMA
Holly Golightly, la protagonista di questo estroso romanzo breve, è una cover-girl di New York, attrice cinematografica mancata, generosa di sé con tutti, consolatrice di carcerati, eterna bambina chiassosa e scanzonata. È un personaggio incantevole, dotato di una sorprendente grazia poetica. Intorno a lei ruotano tipi bizzarri come Sally Tomato, paterno gangster ospite del penitenziario di Sing Sing, O.J. Berman, il potente agente dei produttori di Hollywood, il "vecchio ragazzo" Rusty Trawler, Joe Bell, proprietario di bar e timido innamorato...
E da Capote in poi, il diluvio!

Eccovi qui i libri in cui compare la parola Tiffany nel titolo e che hanno più o meno a che fare con la gioielleria.

Patterson James e Charbonnet Gabrielle nel 2008 hanno scritto Domeniche da Tiffany edito da Tea (di cui esiste l'omonimo film)
TRAMA
Jane è una bambina solitaria e sensibile. Sua madre, potente manager di una compagnia teatrale di Broadway, non ha tempo per lei, presa com'è dal suo lavoro. Per fortuna c'è Michael, un giovane gentile, comprensivo e divertente che tutte le mattine l'accompagna a scuola e trascorre tante ore con lei. Ma solo la piccola, può vederlo, perché Michael è il suo amico immaginario. E come ogni amico immaginario, il suo compito è quello di accudire i bambini sino ai nove anni di età. Dopodiché i piccoli dovranno cavarsela da soli. Eppure molti anni dopo accade l'impossibile: Jane e Michael si incontrano casualmente a New York. Sono passati più di vent'anni, ma lui è identico, inconfondibile. Jane pensa di essere impazzita: Michael esiste davvero? È un uomo? Un angelo? Ma in fondo che importanza ha? Quel che conta è che Jane è innamorata e che Michael è l'uomo perfetto per lei...

Lauren Weisberger, autrice ben nota per Il diavolo veste Prada, nel 2010 ha scritto Un anello da Tiffany edito da Piemme:
TRAMA
Per Leigh Eisner, newyorchese trentenne dalla vita apparentemente perfetta, il lunedì è sacro. Editor in carriera in una casa editrice, fidanzata a un uomo che tutti le invidiano, vive in un appartamentino a Manhattan davanti all'Empire State Building e adora dedicare la prima sera della settimana al totale relax. Nessuno oserebbe mai disturbarla, né Russell, il fidanzato, né Adriana ed Emmy, le amiche di sempre, abituate da tempo alle sue rigidità. Ecco perché, quando proprio un lunedì sente bussare alla porta, Leigh si convince che non possa trattarsi che di un ladro e si fa prendere dal panico. Ma una figura accovacciata sul pianerottolo attira la sua attenzione: è Emmy, in lacrime, che, dopo essere stata raggiunta anche da Adriana, racconta di essere stata scaricata dal fidanzato a favore della giovane e illibata personal tranier, che lei stessa gli aveva presentato. È la goccia che fa traboccare il vaso e, tra kleenex e mojito, le amiche sanciscono un diabolico patto: dopo aver sopportato per anni i più beceri tradimenti nella speranza che il fedifrago si decidesse a compiere il grande passo, la timida Emmy dirà addio alla sua morigeratezza e per un anno, dovrà cambiare più uomini che scarpe, Mentre Adriana, grande seduttrice, dovrà imparare ad avere una relazione stabile. Leigh resta esclusa dalla gara, ma quando il diavolo ci mette la coda...

poi Vreeland Susan con Una ragazza da Tiffany edito da Neri Pozza:
TRAMA 
Nel 1892, a Manhattan, un'elaborata insegna in bronzo fa bella mostra di sé. Tiffany Glass & Decorating Company declama la scritta che campeggia sopra una solida porta di vetro molato. Oltre quella porta, si schiude un grande salone con enormi vetrate appese al soffitto e imponenti mosaici poggiati alle pareti. E poi vasi dalle linee morbide, pendole, candelabri Art Nouveau, lampade con paralumi di vetro soffiato in mille splendidi colori. È il regno di Louis Comfort Tiffany, pittore di quadri orientalisti raffiguranti minareti, moschee e beduini, secondo il gusto del tempo. La Tiffany Glass & Decorating Company è, tuttavia, anche il regno delle Tiffany girls, le ragazze di Tiffany, come sono chiamate a Manhattan le donne che l'artista ha riunito attorno a sé. Vi è Wilhelmina, impertinente diciassettenne dall'alta statura, Mary diciottenne dai capelli rossi, Cornelia, riservata e taciturna, Agnes, l'altera, la prima donna cui Tiffany ha accordato l'onore di dipingere i soggetti delle sue vetrate. E, infine, Clara Wolcott Driscoll. Giovane vedova in un laboratorio dove vige la regola, imposta dal padre di Louis, di impiegare solo fanciulle non maritate, Clara è l'artefice autentica delle creazioni Tiffany. "Una ragazza da Tiffany" è, soprattutto, la sua storia. Una storia in cui l'autrice non celebra soltanto un talento misconosciuto, ma illumina anche gli slanci, i desideri e le ambizioni di una giovane donna nella città americana pronta a tuffarsi nella grande avventura del Novecento.


Poi Melissa Hill nel 2011 con: Un regalo da Tiffany edito da Newton&Compton

TRAMA
Quale ragazza non sogna, una volta nella vita, di ricevere in dono un gioiello di Tiffany? A New York, sulla Fifth Avenue, il giorno della vigilia di Natale due uomini stanno comprando un regalo per la donna di cui sono innamorati. Gary, che aveva quasi dimenticato il regalo per la sua fidanzata Rachel, sta acquistando per lei un braccialetto portafortuna. Ethan invece sta cercando qualcosa di speciale: un anello di fidanzamento per Vanessa, uno splendido solitario col quale si inginocchierà davanti a lei e le farà una romantica proposta di matrimonio. Ma quando per sbaglio, all'uscita dal negozio, i due regali vengono scambiati, Rachel si ritroverà al dito l'anello destinato a Vanessa. E per Ethan riportarlo alla donna per la quale lo ha scelto non sarà affatto semplice. Soprattutto se il destino ha altre idee a riguardo...



Nello stesso anno Swan Karen: Un diamante da Tiffany edito da Newton&Compton
TRAMA
New York, Parigi, Londra: quale sarà la città per iniziare una nuova vita? Cassie ha appena lasciato il marito, dopo aver scoperto la terribile verità su un matrimonio che pensava perfetto. Sa che è il momento di voltare pagina e ricominciare. E allora, quale migliore aiuto di quello che possono offrirle le sue preziose amiche d'infanzia? Kelly, Anouk e Suzy, brillanti, alla moda e vitali, sono pronte a ospitarla e a farle vivere l'atmosfera glamour della Grande Mela, la passione e la seduzione della Ville Lumière e la frenesia londinese. In un viaggio alla scoperta di una se stessa che non conosceva, Cassie vivrà le esperienze più diverse: lavorerà con acclamati stilisti newyorkesi e parigini, poserà per un quotato fotografo, prenderà lezioni di cucina da un famoso chef e organizzerà matrimoni. Ad attenderla, al suo arrivo in ogni città, c'è una strana lista di cose da fare... Qualcuno che conosce da tanto tempo la compila per lei. Qualcuno che le fa trovare una sorpresa speciale sotto il grande albero di Natale nello scintillante negozio di Tiffany. Qualcuno che le regala dei semi di fiori, ogni volta diversi, da piantare e far crescere, come in un romantico messaggio cifrato. Il destino ha in serbo per lei la tanto attesa scatolina blu? E se un giorno il passato lasciato alle spalle dovesse all'improvviso tornare?


E di recentissima uscita (come noterete segnalato dalla curatrice di Cuore d'Inchiostro qui sotto, che ringrazio per la precisazione)
di Marjoire Hart I love Tiffany, sempre di Newton&Compton
TRAMA

Trascorrere un’estate a New York: quale migliore occasione per due ragazze che arrivano da una cittadina di provincia? Trovare un impiego nella gioielleria più famosa del mondo: quale emozione più grande? È il 1945, quando Marjorie Jacobson e la sua migliore amica, Marty Garrett, arrivano nella Grande Mela. Dopo avere ricevuto una serie di rifiuti, quasi per miracolo riescono a ottenere un lavoro da Tiffany come commesse, suscitando l’invidia di tutte le amiche. Come per magia, per loro si spalancano le porte di un mondo scintillante e alla moda: conoscono personaggi ricchi e famosi, incontrano Judy Garland e Marlene Dietrich, si trovano alle prese con famosi gangster e affascinanti playboy, frequentano i locali più in voga. E proprio a una festa esclusiva in cui è riuscita a intrufolarsi, Marjorie s’innamora: un giovane della Marina fa breccia nel suo cuore e la ragazza dovrà prendere una delle decisioni più importanti della sua vita… Tra tuffi nell’oceano, preziosi diamanti e avventure rocambolesche, I love Tiffany svela il fascino inebriante della Manhattan degli anni Quaranta e racconta la nascita di un mito che dura immutato ancora oggi. 


Insomma, Tiffany ha colonizzato la letteratura e preciso che in questo post ho voluto nominare solo i romanzi presenti attualmente in Italia e soprattutto in vendita in libreria! Alcuni di questi, credo quasi tutti, sono anche disponibili in ebook. Ammetto che non rientrino nella gamma delle letture impegnate e da fare assolutamente nella vita, ma se avete  voglia di svagarvi, secondo me il divertimento è garantito! 
Io non ne ho ancora letto nessuno di questi, ma ammetto che ogni tanto cado vittima di questi generi e a volte ne rimango piacevolmente sorpresa perché per quanto appunto possano sembrare frivoli e sciocchi, a volte alcune scrittrici hanno stili di scrittura molto coinvolgenti, che si fanno apprezzare. Poi lo sapete che io ho sposato l'idea del "non si può legger sempre Guerra e Pace", ogni tanto fa bene leggere anche qualche cosa più easy, chissà poi che uno non impari comunque qualcosa di nuovo!
Voi cosa ne pensate?



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