martedì 28 febbraio 2012

ADHD ovvero... cioccolata per merenda

Essendo in fase: "Tesi di laurea magistrale" girovagare per biblioteche ormai è diventato un must settimanale. Sulla mia scrivania sono impilati numerosissimi libri che spaziano dalla storia, all'economia, alla storia del cinema e in questo momento, in cui li sto snobbando per scrivere questo post, mi stanno fissando con aria minacciosa, ancora di più mi osservano i cedolini della biblioteca appesi in bacheca per evitare di dimenticarmi la scadenza del prestito. 
E' bello girare per biblioteche, è bello frequentarle, è bello quando sono accoglienti, a scaffale aperto e i bibliotecari sono esseri meravigliosi che ti sanno consigliare o si prendono a cuore la tua ricerca. Ogni tanto poi, soprattutto in quelle prettamente universitarie a scaffale chiuso, mentre attendo l'arrivo dei libri, spulcio tra le varie locandine degli eventi che vengono lasciati in giro. A tal proposito ieri mi sono imbattuta in un volantino molto interessante.
Mi trovavo nella biblioteca di Economia, terzo piano di Palazzo Nuovo a Torino, e mentre attendevo che la bibliotecaria mi registrasse per il prestito, è entrato un signore e ha chiesto di lasciare delle cartoline di uno spettacolo. Quando ho sentito la parola spettacolo mi si sono illuminati gli occhi e ho guardato di cosa si trattava. Il titolo mi ha incuriosito: ADHD ovvero...cioccolata per merenda. 
Il signore, gentilissimo, ha visto che stavo sbirciando e mi ha detto: "E' uno spettacolo che parla dell'ADHD...sai cos'è?" 
Sinceramente sono un po' caduta dalle nuvole perchè quella sigla non mi diceva proprio niente... Il gentilissimo signore mi ha spiegato che si tratta della Sindrome da Deficit dell'attenzione e Iperattività, una malattia inventata dalle case farmaceutiche che propongono un farmaco ammazza-vivacità per i bambini troppo vivaci. Avevo letto qualcosa del genere, ma non ricordo dove. 
Tornata a casa, sconvolta da questa triste verità, ho fatto qualche rapida ricerca. In America è molto diffusa l'usanza di prescrivere questi, chiamiamoli, tranquillanti ai bambini. 
E' vero, a volte i bimbi sono vivaci, ma uccidere la loro gioia di vivere perchè i genitori non hanno pazienza...mi sembra alquanto assurdo. Non solo le case farmaceutiche, ma anche i medici che li prescrivono dovrebbero essere radiati dall'albo. 
Sfortunatamente non riuscirò ad andare a vedere questo spettacolo, se siete interessati sarà il 2 marzo alle ore 21.30 presso il Teatro Giulia di Barolo in P.za S. Giulia 2bis a Torino. Ingresso 8 euro. Verrà messo in scena dalla Compagnia della Ruspa. Dal flyer di presentazione leggiamo: "Uno spettacolo per riflettere su un tema di forte attualità: AHDH (Sindrome da Deficit dell'Attenzione e Iperattività). La visione non è adatta ai bambini anche se è di loro che si parla. 
A fine spettacolo ci sarà un dibattito su: "Il declino della forza vitale dei bambini porterà sicuramente al declino dell'intera società." (D. Ideka) con l'intervento di Luca Poma portavoce di "Giù le mani dai bambini". 
Testo di Marco Ghirlandi e Anella Todeschini - con Marco Ghirlandi e Claudia Negrin - regia di Anella Todeschini.
Speriamo che questo spettacolo riesca a dar voce a questo assurda sindrome!!

N.B. Il signore gentilissimo credo sia Marco Ghirlandi, dalle foto dello spettacolo sembra proprio lui.

Incollo qui sotto un video sullo spettacolo e uno che riassume brevemente cosa sono questi farmaci che vengono dati ai bambini. 


lunedì 27 febbraio 2012

Oscar 2012: the winners!

Rubo da Cabiria Magazine e riporto già belli ordinati (per motivi di tempo...) 

Miglior Film
The Artist
Miglior Regia
Michel Hazanavicius per The Artist
Miglior attore protagonista
Jean Dujardin in The Artist
Miglior attrice protagonista
Meryl Streep in The Iron Lady
Miglior attore non protagonista
Christopher Plummer in Beginners
Miglior attrice non protagonista
Octavia Spencer in The Help
Miglior sceneggiatura non originale
Paradiso amaro
Miglior sceneggiatura originale
Midnight in Paris
Miglior Film d’Animazione
Rango
Miglior film straniero
Iran – Una separazione
Miglior documentario
Undefeated
Migliore direzione artistica
Hugo Cabret – Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo
Miglior Fotografia
Hugo Cabret
Migliori costumi
The Artist
Miglior Montaggio
Hugo Cabret
Miglior trucco
The Iron Lady
Migliore colonna sonora
The Artist
Miglior canzone
Man or Muppet – I Muppet
Miglior missaggio sonoro
Hugo Cabret
Miglior sonoro
Hugo Cabret
Migliori effetti speciali
Hugo Cabret
Miglior corto d’animazione
The Fantastic Flying Books of Mr. Morris Lessmore
Miglior corto
The Shore

giovedì 16 febbraio 2012

Bart over the black board

Guardate in cosa mi sono imbattuta oggi! Se siete amanti dei Simpson...apprezzerete! Purtroppo è piccola, ma blogger non me la fa inserire più grande....
Buona lettura!


Sanremo 2012: i primi OUT!

Ieri sera primi quattro esclusi da Sanremo 2012 cioè:

IRENE FORNACIARI - “Il mio grande mistero”
GIGI D’ALESSIO E LOREDANA BERTE’ – “Respirare”
PIERDAVIDE CARONE E LUCIO DALLA – “Nanì”
MARLENE KUNTZ – “Canzone per un figlio”

Siamo d'accordo? Sono d'accordo?

Dunque, Giggi e la Bertè sono andati a Sanremo solo per mostrare il nuovo restyling della Bertè e per far vedere quanto diventa rosso Giggi quando canta con lei, é palesemente sotto sforzo. Per tutto ciò due serate sono fin che mai. Ringrazino di aver cantato anche ieri sera, solo per il blocco al sistema di votazione. 

Irene Fornaciari, mi dispiace ma non è al livello del padre, ma questo è il male minore. Insomma diciamocelo chiaramente: cosa ci azzecca Van de Sfroos con lei? Boh...

I Marlene Kuntz, beh, in due serate avranno ucciso due microfoni visto che il cantante se lo divorava mentre produceva suoni più o meno musicali...

Mi dispiace molto per Pierdavide Carone e Lucio Dalla: la canzone tutto sommato era carina, è vero, c'era la ruffianata di Dalla...ma alla fine ci stava. Peccato, davvero un peccato.
Speriamo che questa sera sia tra le due canzoni che rientrano in gara!

Restano in gara:

NINA ZILLI – “Per sempre”
SAMUELE BERSANI – “Un pallone”
DOLCENERA – “Ci vediamo a casa”
EMMA MARRONE – “Non è l’inferno”
MATIA BAZAR – “Sei tu”
NOEMI – “Sono solo parole”
FRANCESCO RENGA – “La Tua bellezza”
ARISA – “La Notte”
CHIARA CIVELLO – “Al Posto del mondo”
EUGENIO FINARDI – “E tu lo chiami Dio”

E anche qui: parliamone!
Ma i Matia Bazar!!!! Ma chi li ha votati? E Finardi??? La Civello???
Insomma, come al solito i voti sono stati incomprensibili...e spesso privi di motivazioni.
Ricordiamo che chi vince veramente il festival non è chi prende la statuetta alla fine, ma chi vende più dischi.

Per il resto, la serata è proseguita secondo copione con la tanto attesa comparsa di Ivana, dopata per l'occasione. Permane solo una domanda: Belen aveva le mutande, si o no?  

Alla prossima e intanto: riascoltiamoci Renga!



mercoledì 15 febbraio 2012

X-Men First Class


Quello di cui vi parlo oggi è un film che è uscito da tempo, ormai c'è in dvd e blu-ray, ed è un film che volevo assolutamente vedere poiché mi sono innamorata della saga degli X Men. Il film in questione è X-Men First Class, in Italiano: X Men - L'inizio.
Premessa, solita, riguardo il titolo alquanto sciocco perché facilmente confondibile con X Men le origini - Wolverine, ma si sa già come la penso riguardo le traduzioni italiane. 
Dopo essermi sorbita tutta la storia degli X Men non ho potuto fare a meno di vedere anche questo film, soprattutto perché sono presenti James McAvoy e Michael Fassbender nei ruoli del Dott. X e di Magneto: che bei giovani!
Come avrete capito questa recensione perde già la sua linea seria a favore di commenti più da fan sfegatata che da studentessa di cinema, se stai pensando che io non debba vedere questi film perché, appunto, studio cinema, chiudi pure il blog, se invece anche tu in questi casi lasci da parte la tua vena artistica a favore della passione fanatica, sei il benvenuto!
X Men First Class è tutto quello che non è stato mai raccontato riguardo Charles-Dott. X e Magneto. E' la storia di come gli X Men sono nati, di come hanno iniziato ad aggregarsi e soprattutto del perché Magneto e il Dott. X sono in guerra tra loro. 
Una storia che, a parere mio, risponde a diverse delle domande che lo spettatore si era posto nei precedenti film e che riesce a raccontare meravigliosamente due personaggi grandi e importanti dell'intera saga. 
La cosa che mi stupisce maggiormente è che, anche se ci troviamo davanti ad un film minore, gli Americani riescono sempre e comunque a produrre storie che reggono e stanno in piedi senza cadere nel banale o nel retorico.
Se siete deboli di cuore, posso assicurarvi che quando avverrà il terribile incidente che porterà il Dott. X a vivere per sempre su una carrozzina, è possibile che vi scappi una lacrimuccia. 
Le ambientazioni, come sempre, sono meravigliose, a partire dalla casa di Charles che credo sia la villa in cui tutti vorrebbero abitare, per non parlare poi degli effetti speciali che tramutano gli attori in fantastici X Men. 
Degno di plauso è anche il cameo con Wolverine, il momento più esilarante di tutto il film, forse.
Insomma, X Men first class è un film che deve essere visto! Se volete sapere come sono nati Magneto e il Dott X, guardatelo, altrimenti camperete per il resto della vostra vita con questo dubbio. Certo non cambierà la storia del cinema, ma non importa, ogni tanto è necessario vedere anche questo genere film.


Sanremo 2012: la prima serata.


E' iniziato uno degli eventi più o meno attesi dell'anno: Sanremo. La macchina del festival si è accesa ieri, 14 febbraio, e continuerà a lavorare fino al 18. La partenza è stata molto difficile non solo per la solita serie di critiche che si sono accumulate nei mesi e giorni precedenti, ma per guasti tecnici, pubblico da imbavagliare, vallette incriccate e sistema di voto della giuria demoscopica non funzionante.
Insomma un festival un po' zoppo si potrebbe dire, ma capitanato da un Morandi che ha cercato di tenere duro fino alla fine.
Commentare l'intera serata sarebbe eccessivo, quindi prenderò qualche spunto qua e là.

Le canzoni
Mi dispiace molto doverlo dire, ma a parte la loro più o meno bellezza eccetera eccetera, per l'ennesima volta il festival è stato a discapito della canzone. I cantanti in gara sono stati infilati all'interno di una scaletta che prevedeva comici, vallette e cavolate. Le migliori? Mah, sinceramente questa mattina appena sveglia ne ho riascoltate tre: Renga, perché è un cantante che apprezzo molto, Arisa, perché mi ha sconvolto con il nuovo look e, a parte la canzone un po' ruffiana e con qualche luogo comune, ha una gran bella voce, e Samuele Bersani che come look spaccava! Carina anche Nanì di Pierdavide Carone e Lucio Dalla. Tremendi Giggi e la Bertè...mamma mia!

Celentano
Comparso in scena dopo una pessima introduzione con immagini di guerra (scusate, ma chi è il pirla che l'ha pensata?), come previsto ha monopolizzato subito la serata, occupando il palco per quasi un'ora, insultando a destra e a manca, sproloquiando, facendo intervenire anche Pupo dal pubblico, un pessimo pezzo teatrale che in alcuni punti era talmente assurdo da non riuscire a capire dove volesse andare a parare...
Religione, politica e canzoni. Il solito Adriano molleggiato e multitasking, che dopo un pesante attacco ad Avvenire e a Famiglia Cristiana, giornali a suo parere ipocriti, ha ripiegato su un discorso che parlava di Gesù che forse molti presenti in sala non hanno colto, ma aveva toni molto religiosi. Forse a Sanremo c'era il pubblico più cattolico delle ultime 60 edizioni perché davvero quando si sono alzati in piedi tutti, mi stavo domandando se avessero capito quello che aveva detto visto che ogni cosa è buona per insultare la chiesa.

Morandi
Quasi mi ha fatto tenerezza quando ha detto che il sistema di voto della giuria demoscopica era rotto. Il pubblico, riscopertosi sovrano dopo l'intervento del Molleggiato, non ha esitato a urlare: "Buffoni!" e "Buu!" manco fossero al Colosseo!

Luca e Paolo
Reduci da un ottimo Sanremo 2011 hanno aperto loro le danze con un siparietto comico che è partito dal ricordo della loro canzone: "Ti sp*******" ed è terminato con l'imitazione di Adriano. Simpatici, non c'è che dire, solo non capisco l'incongruenza della Rai che evidentemente sta attraversando il periodo del cacca-pipì, tipico stadio di vita dei bimbi piccoli, e non censura più le parolacce delle 20.45...mah, misteri! A loro il merito di aver fatto pensare al pubblico, almeno per un attimo, che il festival può essere divertente!

Il pubblico
Allora, qui bisognerebbe spendere qualche parola.
Ma hanno fatto la selezione dei MEGLIO CAFONI? No perché non si è mai visto un pubblico così chiassoso e maleducato! Allora, okay che il molleggiato ha detto che il popolo è sovrano, ma se siete in diretta non scassate i maroni, grazie! Insomma peggio di così...non si può! Per carità non dico di mettere il bavaglio al pubblico, ma davvero un po' di rispetto non guasterebbe.

Le vallette
Ivanka è incriccata, tornano la Canalis e Belen e scendono la scala dell'Ariston cantando la canzone della Bella e la Bestia: la morte della musica. Cantata in playback perché ovviamente troppo alta per le loro ugole di latta, fa comunque pena e in alcuni punti non si capiscono nemmeno le parole.

Papaleo
Una sola domanda: ma ci è o ci fa? Non ho ancora capito bene...

I fiori
Svaniti! Neanche un mazzo di fiori alle ragazze: oh c'è proprio crisi!

Sabiu e l'orchestra (e gli altri maestri) 
Bravi, bravi, bravERRIMI!!! Una delle poche certezze del festival!



martedì 14 febbraio 2012

Sanremo 2012: The Big Singers

Eccovi velocemente l'elenco dei big presenti in gara quest'anno a Sanremo con relativo titolo di canzone!


NINA ZILLI – “Per sempre”
SAMUELE BERSANI – “Un pallone”
DOLCENERA – “Ci vediamo a casa”
PIERDAVIDE CARONE E LUCIO DALLA – “Nanì”
IRENE FORNACIARI - “Il mio grande mistero”
EMMA MARRONE – “Non è l’inferno”
MATIA BAZAR – “Sei tu”
NOEMI – “Sono solo parole”
FRANCESCO RENGA – “La Tua bellezza”
ARISA – “La Notte”
CHIARA CIVELLO – “Al Posto del mondo”
GIGI D’ALESSIO E LOREDANA BERTE’ – “Respirare”
EUGENIO FINARDI – “E tu lo chiami Dio”
MARLENE KUNTZ – “Canzone per un figlio”


Due di loro saranno già eliminati questa sera e non saranno ammessi alla serata di domani!
La prima ad esibirsi sarà Dolcenera, mentre a chiudere la serata saranno i Matia Bazar. Verranno presentati anche gli otto giovani selezionati tramite Sanremo Social, ma per questa sera per loro non ci sarà nessuna eliminazione. 
Secondo le news della conferenza stampa che si è appena svolta: sarà presente Celentano ma non prima delle 22, della serie: teniamo la gente incollata alla tele almeno per un'oretta, che poi si sa, la macchina del festival viaggia con mezz'ora di ritardo, quindi mettetevi comodi perchè il molleggiato ci metterà un po' a salire su quel palco!
Nelle ultime ore qualcuno diceva che sarebbe stata assente l'altra valletta che doveva essere complementare della Ecclestone: Ivana, notizia confermata nella conferenza durante la quale hanno comunicato che nel caso in cui le condizioni della ragazza non dovessero migliorare, questa sera non sarà presente sul palco. Ivana purtroppo ha una forte cervicalgia che la blocca completamente e la costringe a portare un collare. 
Molto probabilmente, anche se ancora non è stato confermato, ci sarà un tributo a Whitney Huston, recentemente scomparsa, secondo le prime comunicazioni doveva essere la quarta sera, ad opera di Nilla Pizzi, speriamo riformulino il tutto e che trovino una cantante maggiormente adatta alla scena.
A dirigere l'orchestra sarà il bravo e, non altrettanto bello, Marco Sabiu, simpaticissimo oltre i limiti dell'immaginabile. 


Bene, gli ingredienti ci sono, l'ansia sale...preparate il telecomando e alle 20.40 sintonizzatevi su Rai1. 

Sanremo 2012: stiamo uniti!

Ebbene sì, oggi non è solo San Valentino, oggi è anche la giornata di un altro santo: Sanremo e di un altro ancora: santo cielo! 
Si, avete capito bene: santo cielo! Questa è l'esclamazione con cui ho iniziato la giornata dopo settimane e settimane di rumors, spoiler, critiche e quant'altro sul festival di quest'anno.

Il tutto era cominciato con Tamara Ecclestone: dopo solo una settimana di prove è stata "licenziata". Se suo padre odiava l'Italia perché patria della Ferrari, ora la odierà ancora di più perché ha rispedito a casa la sua "bella bambina", bella e viziata, aggiungerei. Cara Tamara, è vero che l'Italia all'estero sembra il paese delle libertà, ma dovevi lavorare per ricevere quel compenso che ti spettava secondo contratto. Il tuo lavoro consisteva nello sculettare a destra e a manca sfoggiando abiti dei più rinomati stilisti per cinque giorni in diretta, più le prove di qualche mese prima. Pesante, certo, ma non spaccavi di certo pietre!!

Dopo Tamara, è scoppiato il caso Celentano: il compenso a chi andrà, lui cosa farà, mazza glielo permetterà... Come al solito il molleggiato è riuscito a creare abbastanza attesa e scompiglio intorno alla sua partecipazione al festival: quante sere lo vedremo sul palco? Boh?! Nessuno lo sa. Forse nemmeno lui... Speriamo almeno che non ripeta la performance di una delle precedenti partecipazioni: "Che audio da schifo in questo auditorium...". 
Critiche a parte, anche quest'anno a presentare il festival, come ben saprete sarà GIANNI MORANDI, e il suo motto: "Stiamo uniti" ormai spopola e penso diventerà il motto di qualche partito per le prossime elezioni. Al suo fianco Rocco Papaleo: che bellezza! 
Gianni, parliamone: ma non c'era proprio nessuno, nessuno, nessuno da prendere al posto di questa cariatide? Per non parlare degli spot di quest'anno...tremendi!
Rivogliamo Luca e Paolo!!!!!
Il mio sogno comunque resta sempre e solo uno: Fiorello e la Cabello conduttori di Sanremo. Baldini in collegamento radiofonico e per il dopo-festival.
Bando alle ciance, Rai! Il festival va rinnovato e si deve puntare su volti nuovi e genuini! Morandi ha fatto il suo tempo, è bravo, certo, ma i giovani vogliono altro, altro, altro!
Riguardo i cantanti in gara: io tifo Renga, avevate qualche dubbio? 
Spero di non svenire durante la performance di Gigi e della Bertè...superata quella, posso anche avere il coraggio di vedere Papaleo in mutande, speriamo non ci siano scene del genere però!
Un'ultima nota, che è quella più dolente, in tutto questo chiasso di voci, spoiler e quant'altro si rischia di mettere in secondo piano la musica e come al solito il festival viene ricordato per critiche, scene comiche, personaggi, ospiti: mai, dico mai, per la musica!
E allora Gianni, vedi di riportare il festival ad essere Il Festival della canzone italiana, noi non siamo interessati alle vallette strafighe che non sanno parlare e degli ospiti iper costosi che stanno 10 minuti sul palco a sorridere e ammiccare al pubblico: noi vogliamo la musica, quella vera, quella che fa sognare, quella che dà emozioni, quella che resta, quella che canti sotto la doccia a 20 anni, quella che canti a tuo nipote a 60 anni, quella che fa innamorare, quella che fa piangere. Ecco la musica che vogliamo!
Buon festival a tutti...e che la musica sia con voi!

domenica 12 febbraio 2012

Starter for Ten (Il quiz dell'amore)

Dopo aver letto Le domande di Brian era inevitabile guardarsi anche il film tratto dal libro. Intitolato in qualsiasi luogo del mondo Starter for Ten, in Italia lo troverete sotto la I o la Q....infatti i nostri traduttori che tanto amo lo hanno intitolato Il quiz dell'amore.
Il titolo non ha niente o ben poco a che fare con la storia, sinceramente pensavo che una tale variazione nella narrazione del film avrebbe motivato un cambiamento così mostruoso alla (già pessima) traduzione italiana del titolo del libro. No, la risposta è no.
Spostando la nostra concentrazione dal libro al film, vi avviso che quanto segue sarà costellato di spoiler e anticipazioni, quindi se non hai visto il film né letto il libro salta questo post, se sei di cuore debole e non vuoi sapere il finale, sei autorizzato ad abbandonare il mio blog, ma se invece hai già letto e vuoi sapere se vederlo, se lo hai già visto e vuoi sapere cosa ne penso...prosegui pure nella lettura. 

Penso che iniziare con la solita epica frase: "Il libro è meglio" possa risultare noioso e tremendamente ovvio, ma ahimè, anche in questo caso "s'ha da dire". 
Dopo l'esperienza di "Un giorno" tramutato nel film One Day, penso di poter dire che trascrivere in pellicola quanto David Nicholls scrive sulla carta è pressoché impossibile. Forse solo Lynch potrebbe dare così largo spazio ai pensieri dei suoi protagonisti, o comunque sia solo un grande regista con grandi capacità introspettive. 
I libri di David Nicholls hanno uno spessore e un approfondimento psicologico tale da rendere impossibile o quasi rendere il tutto tramite un racconto di immagini, si potrebbe ipotizzare una voce narrante, ma il rischio è di cadere troppo, anche qui, nel banale. I personaggi di David Nicholls sono a tutto tondo, in loro coesiste il positivo e il negativo e spesso tutto questo nei film si perde, o si tende a mostrarne solo una parte, come succede in One Day per il personaggio di Emma, estremamente perfetto e puro!
A parte questo, rimango del parere che se un regista è bravo, se uno sceneggiatore è veramente degno di essere chiamato così, riesce a rendere perfettamente il personaggio senza bisogno di mille parole, ma solo attraverso gesti, azioni, oggetti e quant'altro.
Il primo errore del film Starter for Ten (scusate ma lo chiamo così) è la scrittura che si fa del personaggio di Brian. Se nel libro è un ragazzo che non si tiene, che ha un'acne spaventosa che gli provoca addirittura sanguinamento...nel film abbiamo James McAvoy. Un attore comunque sia bello, un po' acerbo in questa pellicola, ma sicuramente un bel ragazzo. Va bene, prendi anche un bel ragazzo, ma fallo diventare brutto! Rendilo nerd, goffo e soprattutto, fai veramente in modo che il suo voler dimostrare di essere intelligente gli causa tremende figuracce!
Attore principale a parte, per il resto il film perde molti dei particolari del libro: tagli di capelli, scene imbarazzanti, personaggi che compiono cose di fatto compiute da altri...e tutto questo con David Nicholls alla sceneggiatura: perché?
Non capisco le scelte dell'autore in rapporto al film tratto dal suo libro che reso così diventa una commediola normalissima e banalissima che, ahimè, non merita di essere vista. 
Riguardo il resto trovo che il personaggio di Patrick sia perfetto, Alice è fin troppo buona, la madre troppo poco influente, manca la scena del litigio e del Bed and Breakfast che sicuramente la dice lunga sul loro rapporto, Rebecca è molto graziosa, ma questo piace a me, non è coerente con il libro, dove Rebecca era quasi uno scaricatore di porto in gonnella.

Morale della storia: da vedere si, no?
Beh, come saprete non dico mai "Non guardatelo" perché non sono nessuno per dirvi questo, poi penso che la curiosità di vedere il film dopo aver letto il libro sia normale. Se lo vedete però fatemi sapere cosa ne pensate! 


mercoledì 8 febbraio 2012

Le domande di Brian: recensione!

Rieccomi in zona blog dopo l'esame di ieri.
Rieccomi per parlarvi di una cosa che vi avevo promesso qualche post più sotto..
Rieccomi per la recensione del libro: Le domande di Brian! Di cui avevo accennato qualcosa QUI!

Ho trovato questo libro alla Feltrinelli di Piazza Castello a Torino e ho dovuto acquistarlo subito, soprattutto perchè erano rimaste solo due copie e soprattutto era in versione economica!
Insomma, l'ho acquistato mercoledì, iniziato giovedì sera e finito sabato. Tutto questo mentre stavo ripassando per l'esame...
Come avrete intuito è un libro che trascina, che non pesa minimamente e che diverte molto. Come dice Federica Frezza in uno dei suoi video: se pensavate di aver fatto delle figure di merda nella vostra vita, beh, state certi che Brian ha fatto di PEGGIO! E' vero!
Brian è fortemente convinto dell'importanza della conoscenza e della cultura, infatti è molto intelligente e sa un sacco di cose, ma questo suo essere "sapiente" non gli permette di vivere una vita normale come tutti i suoi coetanei. I viaggi mentali e le paranoie sono all'ordine del giorno e una volta sbarcato all'università la dose si rincara e trascorsi i primi mesi tra grandi successi e qualche figuraccia, ecco che il secondo semestre diventa il teatro delle più grandi figure di merda mai sentite, che capitano davanti ad amici, genitori, professori e anche alla televisione durante il programma University College.
Arriverete ad amare, odiare e ad avere compassione di brian e della sua vita tendenzialmente da nerd disadattato, ma che finge di sapersi adattare. 
Apprezzerete moltissimo questo libro se durante i vostri anni universitari avete vissuto fuori casa, se anche voi avete provato l'ebbrezza di avere amici universitari che potrebbero non avere niente a che fare con i vostri amici d'infanzia, se anche voi quando avete aperto la porta della vostra stanza nel vostro appartamento da studente avete esclamato: "Che schifo!".  
David Nicholls riesce perfettamente a far percepire al lettore quello che passa nella testa di Brian, egli approfondisce attentamente i suoi sentimenti, i suoi pensieri, si comprende che egli ha studiato arti drammatiche. Non mi stupirei un giorno o l'altro di andare in Inghilterra e di incontrare Brian o Emma e Dexter di Un giorno, sempre dello stesso autore
Da Le domande di Brian è stato tratto anche un film malamente intitolato Il quiz dell'amore, che non ho ancora visto per motivi di reperibilità. Il titolo originale di libro e film è Starter for Ten, in Italia forse intraducibile.

Buona lettura!


P.S. Se poi siete appassionati di cinema e accaniti lettori apprezzerete tutte le citazioni letterarie e cinematografiche disseminate nel libro, sarebbe bello trascriverle per poi consultare le fonti da cui sono state prese! 



martedì 7 febbraio 2012

Charles Dickens

Grazie ai doodle di Google, ormai tutti sono diventati scienziati e sanno quando è morto qualcuno come conoscono il ricaro giornaliero della benzina del distributore vicino a casa.
Oggi ricorrono i 200 anni dalla nascita di Charles Dickens e Google ce l'ha ricordato così:
Io invece voglio ricordarlo con un quadro, Dickens Dreams che è collocato nella casa di Dickens a Londra. E' stato recentemente citato in Hereafter di Clint Eastwood. 


Ho scelto questo quadro non solo per Clint, ma perchè credo possa essere di buon auspicio per noi giovani. Mi spiego: Charles Dickens è autore di un romanzo intitolato Tempi difficili. Quelli che stiamo vivendo noi giovani sono sicuramente tempi molto difficili, Dickens stesso gli aveva vissuti, ma come ricorda il quadro: egli non ha mai smesso di sognare. Credendo nei suoi sogni egli è diventato lo scrittore noto a tutto il mondo come "l'uomo che ha dato voce ai più poveri". 
Possa essere un augurio per tutti noi giovani: nonostante i tempi difficili, non smettiamo di sognare. Una celebre pubblicità diceva "Toglietemi tutto, ma non il mio Breil", io dico: "Toglieteci tutto, ma non i nostri sogni!" nessuno, nessuno ha il diritto di distruggere i sogni dei giovani e noi stessi dobbiamo essere i primi ad avere il coraggio di sognare perchè i sogni sono il motore dell'universo e senza di essi non ci sarebbe speranza, non ci sarebbe futuro!

venerdì 3 febbraio 2012

Le domande di Brian


Ricordatemi le parole dell'ultimo post? Dovevo dare precedenza a letture come Hemingway e compagnia? Avevo una pila di libri davanti ai quali non poteva passare nessuno? Beh, uno è passato: Le domande di Brian di David Nicholls. Insomma, ho amato talmente tanto Un giorno per stile, storia e pure ambientazione British, che non ho potuto resistergli e ieri sera l'ho cominciato prima di andare a dormire. 

Non l'ho finito, of course! Ma posso assicurarvi che: cavolo, promette strabene!
Restate sintonizzati da queste parti, vi farò presto una recensioncina!!! 

Intanto per ammazzare il tempo eccovi il link da wikipedia: CLICCA!
E se per caso interessa a qualcuno, il costo del libro è 9€, prezzo accettabile!

E ora, vi saluto e torno a studiare! 
Scusate la brevità dei post di questi giorni, ma...il dovere chiama! 

mercoledì 1 febbraio 2012

Voglio scrivere per Vanity Fair

Tra un esame e l'altro trovo il tempo per scrivere un rapidissimo post su un libro che ho recentemente "avvistato" (come dice la curatrice del Blog Cuore d'Inchiostro) ma che di fatto è già nelle librerie da un po'.
Il tomo in questione è "Voglio scrivere per Vanity Fair" di Emma Travet, pseudonimo di Erica Vagliengo che ha fatto di Emma un vero e proprio personaggio, tanto che ha pure un suo Blog!
L'avete mai letto? Cosa ne pensate?
Per il momento è sul comodino, ma gli passeranno davanti Hemingway, Fitzgerald, Faulkner, Ginzburg, Verga e Pavese: è inevitabile, meravigliosamente inevitabile! 
E ora torno alla finestra a ripassare mentre una timida neve cerca di scendere nuovamente su una Torino imbiancata e piena di ghiaccio...

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