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martedì 30 agosto 2011

The kingdom of HEART!

Facciamo un gioco: andate su google e scrivete la parola HEART, quanti risultati visualizzate? Ve lo dico io 2.140.000.000 circa... ora provate a fare la stessa cosa su google immagini: i risultati sono 168.000.000 circa. Su google video sono 5.350.000 circa, su google news sono ad oggi 44.300,  e l'ultima notizia che tratta di questa parola risale solo ad oggi ed è pubbbicata da Repubblica. Che cosa sto cercando di dirvi? 
Ancora un attimo di pazienza e continuate a prestarvi al mio gioco. Quante volte incontrate il simbolo del cuore (heart) nella vostra vita? Io ad esempio in questo momento indosso una maglia con scritto I love London e la parola love è sostituita da un cuore, ho acquistato qualche giorno fa un paio di All Star tutte rivestite da cuori, mi viene in mente poi Brandy e Melville che ha un cuore nell'insegna, mi vengono in mente tutti i cuori che vengono scritti su facebook con la combinazione <3 per mandare baci o per dire alle persone ti voglio bene. 
Il cuore poi è il simbolo di chi è innamorato, Tiffany ha fatto un'intera linea con il cuore come ciondolo per i suoi gioielli, la sigla I love NY è un marchio registrato... A questo punto sono arrivata alla domanda esistenziale di oggi: quanto peso diamo a questi cuori che digitiamo, disegnamo, evochiamo, regaliamo, indossiamo o altro? Insomma, il cuore è un organo fondamentale nel corpo umano, è un po' il nostro baricentro della salute, ora io non ho nozioni di medicina, ma durante i miei trascorsi di teledipendente ho avuto modo di capire, grazie ad Esplorando il corpo umano, che il cuore è fondamentale nel nostro organismo, per non parlare poi di tutte quelle volte che la gente ti dice: "Mettici un po' di cuore, usa il cuore..." Poi ci sono gli eventi come: "La partita del cuore". Quanti cuori ci sono nella società?  Ultimamente mi sono chiesta se per caso non ci sia un abuso e quindi una successiva perdita di significato di questo simbolo, insomma, il cuore che disegno ai miei amici non è lo stesso della mia maglietta I love London... Se l'utilizzo dei cuori nella nostra società fosse direttamente proporzionale allo status di benessere e di amore intrinseco alla società stessa, a quest'ora vivremmo nel magico mondo dei Teletubbies! 
Dove voglio andare a finire?
Forse mi sto perdendo, di certo so che con gli oggetti sprizziamo amore da tutti i pori, è semplice disegnare un cuore sulla carta e poi nella vita essere peggio di un cactus ambulante! Purtroppo spendiamo meno i nostri cuori con le persone, quindi forse dovremmo farci un po' contagiare da questi cuori, dobbiamo imparare a metterli in pratica, non dobbiamo solo sfoggiarli sulle magliette o su facebook, dobbiamo insomma metterci un po' di cuore in quello che facciamo, quando agiamo, quando parliamo, quando pensiamo. Visione utopistica, lo so, però forse staremmo tutti meglio, dai capi di stato ai bambini più piccoli. Se ogni nostra azione fosse contrassegnata da un cuore...sarebbe fantastico!
A tal proposito vi ricordo il testo di una canzone di Bocelli: "Se la gente usasse il cuore".

Se la gente usasse il cuore
per decidere con semplicità
cosa è giusto e cosa no
ci sarebbe tra noi
molta più felicità

Se la gente usasse il cuore
si aprirebbe un orizzonte migliore
troppa indifferenza c'è
prova a vincerla tu
che puoi fercela se vuoi

E cerca di esser tu
il primo che ci sta
a rinunciare un po'
per dare a chi non ha
basta poco a te
ma forse non lo sai
che quello che tu dai
è quello che tu avrai
Se la gente usasse il cuore
anche l'aria prenderebbe colore
cresca la speranza in noi
e in futuro vedrà
cieli di serenità

E non ti pentirai
se adesso ti aprirai
a chi non ce la fa
e soffre accanto a te,
Forse non lo sai
ma basta poco a te
per somigliare a un re
e il cuore vincerà 

venerdì 29 luglio 2011

Il corredo 2.0

Il ritmo del blog sembra rallentare, quando ero sotto esami scrivevo molto di più!! Ma anche oggi torno qui per allietarvi la serata con un nuovo post! Parliamo di (come avrete letto dal titolo) corredo.
A dire il vero questo post è in cantiere da qualche giorno, nel senso che avevo fatto una bozza, poi non mi convinceva...poi non trovavo foto che mi piacessero, ma alla fine mi sono detta: vediamo di finirlo e pubblicarlo!
E allora, sotto a parlare di corredo!!!
Qualche giorno fa ho fatto con mia mamma uno di quei lavori tipicamente estivi, che non ti sogneresti mai di fare se non per ricavare dello spazio negli armadi, cercando di ottimizzare al meglio la disposizione degli indumenti.
Abbiamo sistemato una parte del corredo di mia mamma. Argh! Questa moda del corredo io non l'ho mai amata, per carità, sono tante belle cose fini, eleganti: ma praticamente inutilizzabili. Non so se il corredo vada ancora di moda oggi, ma una cosa è certa: nel 2011 non ha senso, se non fatto tenendo conto delle attuali esigenze. Noi donne siamo amanti delle cose pratiche, "sportive" , che possiamo mettere in lavatrice tutte insieme senza preoccuparci troppo di rovinarle, vogliamo cose che non occupino spazio inutilmente. L'esempio pratico è il nuovo sistema di fare il letto che ci ha insegnato Ikea. A casa mia il letto si fa con coperta bianca, coperta di lana e lenzuola. Il mio letto Torinese è un piumotto Ikea!!
Insomma, la biancheria domestica si è evoluta ed è diventata 2.0, come il web. Quindi, perchè collezionare asciugamani di lino con pizzi e merletti che vi scartavetrano la pelle invece di coccolarvela quando uscite dalla doccia? Perchè collezionare quintali di lenzuola di materiali pregiati che di fatto non utilizzerete mai?
Ora con pochi soldi posso avere un anno gli asciugamani gialli e l'anno dopo fuxia, posso variare senza problemi! Il corredo di mia mamma è praticamente inutilizzato negli armadi. Occupa solo spazio e basta! Calcolando che le case diventano sempre più piccole non vedo perchè riempire i nostri cassetti con decine di coordinati letto e altrettante decine di spugne di ogni misura.
Se poi uno vuole avere il coordinato diverso, elegante, da prima notte di nozze, può starci, ma avere 13 completi letto....mi sembra un tantino esagerato! Per carità, è vero che quando si va in una casa nuova la biancheria serve, ma ci sono determinati tipi di biancheria! Il rischio è di diventare schiave del proprio corredo e di fare terrorismo psicologico su chi condividerà la casa con noi: "Non toccare quello, si rovina!".
Pensateci!





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