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martedì 18 agosto 2015

Gli affari miei!

Ero a Torino. Sì quando ho iniziato questo blog ero a Torino. A Torino ho:
- studiato
- fatto uno stage
- lavorato

Ora sono a Novara per uno stage.
E metà a Forlì per un master.
Con il cuore sempre in Inghilterra, perché un anno fa sono stata a Manchester e ho visto anche York e ho capito che l'Inghilterra avrà sempre su di me un potere rigenerativo senza pari. 
Eccomi a Manchester (sono quella con la maglia rigata bianca e fucsia ovviamente! 

A breve sarò a Milano.
Pendolare.
Per lo stage legato al master.

Non ho mai amato Milano, anzi. L'ho sempre trovata un po' troppo sopra le righe per i miei gusti, troppo...troppo insomma. Irraggiungibile, assurda, caotica, sporca... ma in questo 2015 mi sono un po' ricreduta.

Sarà l'effetto Expo, non so...ma già a fine 2014 in occasione di una gita a Milano con le colleghe torinesi ho avuto modo di vedere quegli scorci che mai avevo scoperto. Posso dire che non avevo mai visitato Milano. Ne sono certa e ancora oggi posso dire che non la conosco. Per esempio: quant'è bella la Darsena? 

Ci sono stata quest'anno per motivi lavorativi legati allo stage, per sopralluoghi e per i colloqui del master. Ho preso la metro da sola, ebbene sì, ho preso l'aereo da sola, la metro di Torino da sola...ma mai, mai la metro di Milano. E la rifuggivo come la peste nera. Caso umano? Non credo di essere l'unica, anzi se anche tu sei come me...scrivimi un commento, così non ci sentiamo soli!

Insomma, dicevo Milano.

Milano, la città dove le idee possono crescere, dice la mia Moleskine edizione limitata per Expo 2015.



Sarà vero?

Non lo so, ma questa Milano quest'anno mi sta perseguitando.

Dovrò fare la pendolare e se il pendolarismo non fa per me sento già puzza di scatoloni e scotch. Ma non voglio pensarci.

Dovrò fare la pendolare e già penso di dover rispolverare il kit di sopravvivenza del pendolare che avevo riposto nell'armadio nel 2009, quando ho decretato chiusa la mia vita da pendolare Borgomanero-Torino.

Lo rispolvererò? 

Ai tempi ero una studentessa. Eastpack imperava
Zaino, tracolla, astuccio, portafogli.

Sono quasi passati 10 anni. Argh! 

Insomma, il kit nel frattempo è defunto.
Zaino: rottamato!
Borsa a tracolla: donata al fratello!
Borsa a spalla: assolutamente scomoda, acquistata solo perché "faceva moda" andare in giro gobbi!

Insomma, non ho un kit!
Ma ci sto lavorando.
Non ci credete?

Dieci anni dopo mi riscopro:
- eticamente impegnata
- dresscodizzata
- businessizzata
- più pratica
- ecologica
- ugualmente scema (dovevo scriverlo prima che qualcuno si prendesse male!)
- autrice di www.unaerredueti.it (pubblicità progresso! Almeno sapete che cosa sto facendo della mia vita!)

E come faccio a mettere insieme tutte queste cose? Non se puede! 
Ma ho riassunto tutto nel: bagaglio 3mendo.
Borsa in pvc riciclato, made in Italy, comoda, pratica, urban, di design (che a Milano è una parola inflazionata quanto gianduiotto a Torino), lavabile...
Riuscirò mai a trovarla?



La capostipite di queste borse è la Freitag: costosa! Molto costosa! E svizzera.
Io voglio una cosa Made in Italy, perché voglio sostenere il nostro bellissimo paese. 
Sono patriottista, devo aggiungerlo alla lista sopra. Oltre che nostalgica e campanilista...

Ci sono anche un sacco di altri brand italiani di borse in pvc simili alla Freitag.

Hukke
GarbageLab
Recycledbag 
RiamaBag

Insomma, la borsa in pvc piace e secondo me sarà apprezzata sempre di più. Scommettiamo?
Intanto la Full Spot ha lanciato la O-Folder, la borsa lavabile e di plastica piace, soprattutto se giri in città e la strusci contro le persone, sui mezzi, per terra...
La borsa di plastica la appoggi ovunque, un po' di sgrassatore e taaac...ripulita! 

Non ci credi?
Provala! 




giovedì 17 aprile 2014

Di che ordine sei? #BIT

Questo post nasce da un dialogo con i colleghi. 
Oggi in pausa pranzo si parlava di ordine e di disordine. Da un rapido sondaggio abbiamo scoperto che tra i colleghi esistono numerose coppie in cui un elemento è ordinato e l'altro è disordinato, come le due metà della mela si compensano a vicenda, creando un equilibrio perfetto. 
Ovviamente i disordinati hanno cercato, durante il dibattito, di far valere le loro ragioni: il disordine solitamente è dettato dalla fretta, dalla voglia di volersi dedicare ad altro, dalla svogliatezza. L'ordine non lo so perché io...sono una disordinata.
A volte cerco di psicanalizzarmi e mi domando se il mio disordine sia nato da un rifiuto dell'ordine imposto da mia mamma, donna notoriamente molto ordinata. 
Personalmente mi domando perché non riesco a tenere in ordine nulla. Lavoro nel caos e anche ora vi sto scrivendo da una scrivania poco, poco ordinata. Se dovessi citare gli oggetti intorno a me sulla scrivania vanno da una serie di riviste a delle forbici, cd, una scatola di Tachipirina, la custodia dell'Ipad, un libro, una gruccia, il kindle, alcune bustine di campioncini di cosmetici, un'etichetta di una maglia. Che disastro. Eppure...accumulo. Accumulo fino al punto in cui mi dico: "Fai veramente schifo, datti una regolata!". E allora ecco che a casa mia arrivano i Ris di Padova con tanto di pennellino per rilevare le impronte digitali. Pulisco e riordino ogni cosa, talmente tanto da rendere la casa invivibile e poco comoda. Diciamolo: il nostro disordine è dettato dalla comodità, la comodità di usare una cosa e poi buttarla lì, perché almeno è già pronta per l'uso successivo. E' dettato inoltre dalla necessità di procrastinare ciò che non riteniamo momentaneamente utile. Se consulto un libro e poi lo lascio perché devo fare altro, beh lo lascio dove capita. E' arrivato il momento di fare altro, quindi quella cosa passa avanti rispetto alla mia consultazione del libro, che termina nel preciso istante e in quel luogo in cui mi viene avanzato l'invito di dedicarmi ad altro, oppure semplicemente è arrivato il momento di fare altro.
E' difficile da spiegare, ma mettiamola così: non siamo disordinati, siamo creativi! 

P.S. Per i deboli di cuore: la foto di questo post è stata scattata nel maggio 2013. Quella è la mia scrivania dopo il Salone del Libro 2013...non ha mai raggiunto quei livelli. Giuro.

lunedì 14 aprile 2014

Raggi di sole #BIT

Due raggi di sole, mezzo grado in più di temperatura e le città si riempiono di persone, tutti si riversano per strada sfoggiando look più o meno primaverili, cercando di carpire ogni micro raggio di sole.
Che poi sia sensato, questo è tutto da vedere!
No, non sono sociopatica, semplicemente non capisco la gente che ad aprile sfoggia i vestiti che i comuni mortali indosserebbero ad agosto: dove vai in canottiera e shorts?
Ma soprattutto: se metti la canottiera ad aprile...cosa ti metti ad agosto? Giri nudo? Ti togli la pelle?
Veramente è complesso comprendere cosa passa per la testa a queste persone: ho capito che fa caldo, ma non fa ancora così caldo!
Il punto è: questi problemi me li faccio solo io? Probabilmente sì, probabilmente perché io quando arrivano i primi caldi non sono mai pronta con il cambio armadio, arrivo sempre con due o tre settimane di ritardo, sia mai che torni improvvisamente il freddo e io, freddolosa come sono, potrei ritrovarmi improvvisamente sprovvista di abiti adatti al clima del momento. Sì, perché in 50 mq è difficile tenersi tanti vestiti e quando si fa il cambio armadi significa spedire a casa-casa tutto, dove l'armadio è più grande e i mq sono di più. E poi, diciamocelo: ma quanto è noioso e spesso imbarazzante fare il cambio armadi? Se volete leggere un mio vecchio post sull'argomento, vi consiglio di cliccare QUI, in caso contrario...buona giornata! 

mercoledì 9 aprile 2014

O bag, il mio trip del momento

Ogni tanto mi prendono dei trip.
Ogni tanto mi innamoro di una cosa e la studio a lungo prima di comprarla.
Il mio trip della primavera 2014 si chiama o bag. La conoscete?
Ve la presento. Anzi, vi racconto la mia storia.


Da un po' di tempo a questa parte mi sono letteralmente invaghita di queste borse in silicone (vedete foto!), perché sono così belle, ma così belle che non puoi davvero non notarle. Sono pratiche, leggere, colorate (ma ci sono anche colori sobri!), innovative, resistenti, lavabili, capienti...insomma, la borsa che tutte le donne vorrebbero avere. La borsa che tutte le donne dovrebbero avere. Oltretutto potete comporla completamente voi, scegliete la scocca, i manici, il canvas, che per i neofiti è il sacchettino interno...componete e zac, borsa fatta! E se poi è inverno gli mettete il cappottino, gli cambiate i manici, insomma è una borsa quattro stagioni. ...ed è perfetta per trasportare anche quelle diecimila cose tipo libri e kindle che ci portiamo sempre dietro per ammazzare i momenti morti quando si è in coda o sui mezzi in città.

Eddai, ora ditemi se non è geniale!

Ed è pure made in Italy, cosa che mi rende orgogliosa del nostro paese! Se potessi aprirei subito un negozio di oggetti Fullspot, perché oltre alla o bag hanno realizzato anche degli orologi davvero deliziosi e tremendamente stilosi, sì, dico stilosi!
Non ci credete? Fate un giro sul sito di Fullspot, divertitevi e diventatene dipendenti.
E soprattutto non ditemi che non vi avevo avvisati.

Il problema principale di fronte a queste borse è trovare il colore giusto, quello di cui non vi stancherete mai. A me piace molto il verde mela della foto qui sopra, ma anche molti e molti altri...e se vi chiedessi un consiglio? Scatenatevi!





giovedì 7 novembre 2013

Gallina vecchia...è vecchia!

Okay, è il dodicesimo post in tre mesi in cui scrivo: "Scusate mi sono assentata un attimo, ma sono ancora viva, ho avuto i miei impegni e bla, bla, bla.".
Infondo tutti hanno degli impegni no?
Io ho degli impegni e due libri da recensirvi, millemila cose di cui vorrei parlarvi e cerco ogni giorno la ricetta per avere giornate da 48 ore, perché anche se fossero 36 non mi basterebbero. Sì, io appartengo a quella schiera di persone che hanno le giornate da 24 ore, sono demodè, mi dispiace. Ora cercherò su Google se esiste un rimedio a tutto ciò, ma sono restia. Potrei imbattermi in una di quelle domande di Yahoo Answer e poi potrebbe venirmi voglia di rispondere. 
Yahoo Answer per me è una droga. Ve l'ho mai detto? Ho perso le giornate a rispondere alla gente su Yahoo Answer e qualcuno mi ha pure ringraziata. Sono cose da appuntarsi nel CV, cose da stampare su manifesti grandissimi e da appendere in tutte le piazze, cose da spifferare alla vicina-quattro-dita che si preoccuperà di raccontare a tutti quelli che incontra e che magari non sanno neppure chi sei, cose...sì, sto divagando.
Torniamo a noi.
E' novembre e comincia a fare freddo. E anche questo scommetto che lo sapete già, soprattutto se vivete nel nord Italia, se vivete da Roma in giù probabilmente sarete ancora a mollo nell'acqua godendovi da brave lucertole gli ultimi raggi di sole. 
Io sono avvolta nel piumone con la borsa dell'acqua calda. Che immagine romantica. 
E ora mi bevo pure la tisana: che poesia!
E' giovedì e domani grazie al cielo è l'ultimo giorno di lavoro. Sia beato il weekend, momento in cui si ricaricano le energie e che purtroppo finisce troppo presto.
Vi sto deprimendo? Sì, mi sto deprimendo pure io! Che domande. 
Certo che scrivere il giovedì che uno odia il lunedì, insomma...già parte male con il weekend. 
Basta la smetto!
Parliamo di cose serie. 
Ho comprato la borsina nuova per il portatile!
Eccovi la foto, ovviamente è uno di quei colori che non viene mai bene in foto, proprio come me. Sarebbe un carta di zucchero cangiante, ma scuro, che dà sul color petrolio quasi ottanio e se lo fotografate con il cellulare sembra nero. (Il sacchetto per il vomito è sotto al sedile...)
Quello sullo sfondo è il mio piumone tamarro. Mi sembrava giusto condividere anche quello.

Tornando alla borsa, ho scelto la marca Tucano perché ne ho già avuta una di questa marca per il precedente portatile ma era per un 17'' e ora ho un 14'' ed è davvero grande, ho quindi scelto di fare questo investimento. Perché è effettivamente un bell'investimento!
Lungo la mia peregrinazione ho fatto un salto anche in un meraviglioso negozietto di via Principe Amedeo a Torino, è un negozio che vende articoli home made da diverse persone e oggetti che comprano a Parigi. Ha delle cose veramente sfiziose. Mentre curiosavo e mi trattenevo dal comprare un paio di orecchini, mi sono imbattuta in una serie di gioielli davvero molto carini e sfiziosi realizzati da Mariella Serra. Trovate qui il SITO, mi piace moltissimo il suo stile. A dire il vero non trovate on line le piccole opere che ho visto questa sera, ma potete avere un assaggio delle sue creazioni. 

E prima di salutarvi faccio una promessa: prometto solennemente che non sarò più una donna latitante da queste parti, ma cercherò di intrattenervi il più possibile pubblicando ogni tanto qualcosa di sensato o di pseudo tale. 
Siete pronti?

martedì 20 novembre 2012

My Day in photos

Rubo questa fantastica idea da Sistiana, cantante che adoro.
Rompo un po' gli schemi tipici di Life in Technicolor per comunicarvi una cosa importante!

Ieri sono stata a Torino per il mio solito colloquio con la relatrice della tesi, terminato questo avevo una missione: consegnare la modulistica della laurea in segreteria, entro le 11 altrimenti l'avrei trovata chiusa, quindi dovevo scendere un altro giorno...e onestamente 18,20 euro si treno non mi andava di spenderli. Quindi ho fatto tutto di corsa e sono riuscita a consegnare tutto e a ottenere il mitico timbro sul libretto. PERCORSO DI STUDIO COMPLETATO che sensazione di libertà! 
Ora manca solo la consegna tesi entrò il sei gennaio e poi evidentemente...mi laureo! Concluderò quindi la mia carriera universitaria e ammetto che questo mi preoccupa parecchio, ma non voglio pensarci troppo e mi godo questi ultimi mesi da iscritta a UniTo.


Dopo aver pranzato con la mia amica Ida, mi sono incamminata verso Porta Nuova, dopo essere riuscita a dribblare Libraccio, due Feltrinelli, una Mondadori, una Fnac, diversi giornalai è svariati negozi di abbigliamento. Non sono riuscita ahimè però a resistere a tutto.
Una volta fatto il biglietto in stazione ho fatto un giro in un negozietto che vende prodotti di Goodwin. Non so se conoscete questa marca, ma è molto carina e i gioielli sono sfiziosi ed economici, l'ho conosciuta per caso, ma nel tempo mi sono collezionata quattro collane e due paia di orecchini. Oggi ne ho comprati altri due che erano scontati (li vedete nella foto!).


Le chiavi e i vestitini!

I vestitini, perché mi piacevano molto, le chiavi....perché è una storia lunga che ha a che are con un racconto lungo che avevo scritto tempo fa e che aveva a che fare con le chiavi, inoltre avevo già una collana con molte chiavi...quindi penso di aver fatto un nell'abbinamento!


Non c'erano ahimè ciondoli e orecchini a forma di libro. A dire il vero ero entrata perché cercavo una collana tipo quella della protagonista di 666 Park Avenue, la serie tv (oltretutto ho appena saputo che chiuderà! Mannaggia!), la ragazza indossa una collana molto vintage, con un cammeo, una di quelle da nonna insomma dove potevi mettere una foto all'interno. Si, non è che sia quello splendore di collana, ma a me piace! Una cosa tipo quella che vedete in questa foto qui sotto e che ho sottratto a questo sito: http://assets.misshobby.com/item_photo_97403_zoom.jpg 


Forse il ciondolo è un po' grosso, ma era per farvi capire di cosa parlavo.
L'avevo anche trovata, ma non mi piaceva il ciondolo, era un po' grezzo, in alternativa c'era più lunga, ma con un ciondolo enorme che onestamente trovavo un po' insulso... Quindi ho puntato sugli orecchini.
Credo che non vi interesserà nulla di quello che ho scritto, ma pazienza...era giusto per chiacchierare un po'! 
Questa settimana non ho acquistato libri: ma ho già in wish list un po' di cose da tempo! Sto solo sperando di trovarle usate, scusatemi ma non voglio investire dei capitali.
A presto cari lettori e grazie a tutti i follower che si sono aggiunti nell'ultima settimana, state davvero crescendo di numero! Grazie, grazie, grazie!





martedì 30 ottobre 2012

Il cambio armadi...pa-panico!

Oggi faccio pausa da libri e film per raccontarvi una storia quotidiana, in cui bene o male siete incappati tutti, o meglio...tutte!
Dico tutte perché so che è raro trovare un maschietto che si dedichi a tale disciplina olimpica, per cui dovrebbero premiare ogni donna con tutto l'oro del mondo: di cosa sto parlando? 
Del famigerato cambio armadi!
Onestamente non lo sopporto! Non tanto perché, come in questo caso, si saluta una stagione come l'estate, ma perché è il momento in cui ogni donna si trova faccia a faccia con il suo tallone d'achille: lo shopping.
Alzi la mano chi tra voi, care donzelle, non ha nell'armadio quella maglia che ha messo due volte e quel pantalone che tiene lì perché "Si sa mai che perdo qualche chiletto e mi va ancora bene!". Non sono brava a fare acquisti, non so fare acquisti intelligenti. Non mi piace avere il guardaroba di Paperino, grazie al cielo, e quando viene il momento di fare il cambio armadi: è panico!
Maglie che non ricordavi nemmeno di avere riaffiorano dagli abissi dei cassetti, calze che avevano perduto la gemella che si ritrovano magicamente in mezzo ad altre cose, magliette che sono scolorite, inguardabili, ma che non ce la fai a buttare e inizi a classificarle come: "cose da mettere per casa". 
Alla fine del cambio ti ritrovi con 800 cose da mettere per casa e un numero giusto di vestiti destinato a moltiplicarsi inevitabilmente nella nuova stagione, tanto lo sappiamo tutte che anche se i nostri armadi sono pieni, in periodo di saldi qualcosa lo prendiamo comunque. Solitamente poi mentre impilo le 800 cose da mettere per casa, immancabilmente inizio ad insultare le ditte che le hanno prodotte e come al solito dichiaro guerra alla Benetton. 
Ammetto che alla fine ci casco sempre, spesso compro maglie, magliette, maglioni alla Benetton, sia in negozio che all'outlet e immancabilmente mi ritrovo a dire: "19,90 euro di maglietta che mi fa un inverno? Per tanto così la prendevo da H&M a 5,90 euro!". Per non parlare poi dei trofei di guerra da cui è impossibile separarsi, che solitamente sono protagonisti di queste scenette: 
Mamma: "Buttala, non posso vedertela addosso!"
Francesca: "Ma...a me piace..."
Mamma: "Non vedi che è diventata brutta?"
Francesca: "La uso per casa..."
Mamma: "La uso per fare stracci e bom!"
Onestamente ha ragione. Con questo non voglio dire che mia mamma butta ogni cosa che diventa un tantino brutta, anzi, però sono in grado di "tenere per casa" maglie improponibili, bucate, scolorite, solo perché sono legata affettivamente. Ma si può? Peggio della coperta di Linus...
Ci sono poi gli abiti che non metto più: quelli solitamente li insacchettiamo e inseriamo nei contenitori Humana, quelli gialli per intenderci. 

Non c'è niente da fare, preferisco risistemare i libri sulla libreria, impazzire per incastrarli tutti, ma non fatemi fare il cambio armadi! 


giovedì 25 ottobre 2012

Moleskine mon amour! *.*

Ta-dan!
Che ve ne pare? Non è...adorabile? (mi sto riferendo alla "cosa" nella foto è qui sotto!)
La smetto subito, va bene, però...volevo rendevi partecipi di questo mio acquisto non libroso nè filmoso su ibs!
Una Moleskine del Piccolo Principe. Beh, forse un po' librosa lo è...ma insomma, ho deciso di acquistare questo taccuino per vari motivi:
- non avevo un taccuino Moleskine (potevo anche vivere senza!)
- la mia amica Federica mi ha fatto venir voglia di acquistarlo perché ho visto una foto della sua bellissima agenda gialla (solo in foto per ora perché la distanza non ci ha permesso di vederci dopo l'acquisto)
- è del Piccolo Principe
e ora la scusa più concreta:
- tra poco meno di un mese dovrò presentare un libro (che non ho scritto io) di cui vi parlerò prossimamente in un post dedicato. Un libro di una scrittrice della mia zona, di una casa editrice piccola, diretta da donne... ma davvero (si può dire?) con le palle, un libro ambientato in uno dei miei luoghi preferiti... tranquilli, ve lo recensirò a breve e vi darò tutti i dettagli del caso!

Insomma, ho dato fondo ai miei blocchi di appunti e non trovando un blocco che sembrasse serio-adatto per l'occasione ho deciso di optare per questo. Che ve ne pare?
Poi credo che lo userò per annotarmi appunti sui libri e altro, non è che dopo la presentazione lo butto! Per carità! Ne ho già uno foderato in iuta che è dedicato esclusivamente ad ArtInTime...e ora ho pure lui!

Chi mi segue da tempo dirà: ma non hai l'iPad, non puoi usare Evernote?
Eh ragazzi, lo so! Ma sapete che faccio fatica a vivere senza taccuini cartacei? La carta serve, è comunque più calda e accogliente di un iPad (che okay, si scalda e quindi è caldo pure lui...) ma è davvero una sensazione completamente diversa. Ho Evernote, Note, Moleskine, My Secret Diary, tutte app simpatiche e ingegnose, ma non cartacee. 
Sarò un caso umano?
Non credo!


venerdì 19 ottobre 2012

Evernote + Moleskine


Se stessi parlando con i miei amici, inizierei questo discorso con un bel: "Ne ho scoperta una nuova!". Dato che sto scrivendo sul blog, mi contengo e cerco di utilizzare espressioni meno concitate e colloquiali per dirvi cos'ho scoperto ieri.

Partiamo dai tempi antichi.
Ieri una mia amica (Federica) ha pubblicato su Facebook la foto dell'agenda che ha deciso di acquistare per il 2013: era la Moleskine edizione Piccolo Principe. Deliziosa!
Avevo già visto che Moleskine realizzava queste linee carinissime, ad esempio tempo fa c'era quella dei Peanuts, poi dal sito ho visto quella di Star Ward (ebbene sì!) e molte altre.
Ho girovagato un po' sul sito di Moleskine e ho scoperto una cosa: Moleskine e Evernote hanno realizzato insieme un taccuino. Sul subito pensavo fosse un'applicazione, dato che sull'iPad ho un'app che si chiama Moleskine e una Evernote (questa è geniale, ve la consiglio vivamente!), invece, udite udite, si tratta di un taccuino cartaceo che potete fotografare con il vostro iPad (e anche con l'iPhone) e trasportarlo così nel mondo digitale grazie a un processo che riconosce ciò che annotate. Ora, onestamente non avendolo provato non so quanto possa effettivamente funzionare, ma visti i due creatori credo sia una proposta seria. Sul sito di moleskine ci sono i video che dimostrano come funziona e a parte come scrive il tizio, chiariscono bene l'utilizzo di questi prodotti. LINK ALLA PAGINA!
Non so se sia comodo o meno, dal video alla pagina di Moleskine sembra geniale, un ottimo modo per sincronizzare carta e digitale, il sogno di noi fanatici dei taccuini.
Il problema è che onestamente la carta mi aiuta ancora in moltissime situazioni, spesso la prediligo per annotare appuntare, l'iPad viene ancora visto come un oggetto snob, costoso e da invasati della tecnologia. Non che la cosa mi provochi qualche problema, però...ogni tanto scoccia! Che poi io sia un briciolo fanatica della tecnologia, forse può anche starci, ma da qui all'essere invasata: wait, ce n'è ancora un po' di strada da fare!

Detto questo: prezzi!
Versione pocket 24,95 euro
Versione large 29.95 euro
Se costava meno, forse ci avrei fatto un pensierino. Incluso nel prezzo ci sono anche 3 mesi gratuiti di registrazione alla versione premium di Evernote. Comunque sia è costoso. 





domenica 3 luglio 2011

Do they know it's SALDI TIME!

Beati i tempi in cui i saldi erano veramente il momento in cui si facevano i GRANDI AFFARI.
A sentire i telegiornali dalla interviste ai commercianti si scopre che i grandi guadagni quest'anno non ci sono stati, anzi: la questione saldi è da considerarsi come unico momento in cui si guadagna più del previsto. La domanda è: ma è veramente così?
Ieri ho passeggiato un po' per le vie del centro dove abito (non Torino, dove risiedo per studio, ma proprio casa, casa) a caccia appunto di qualcosa in saldo. Beh, morale della storia: le vie erano alquanto deserte, mi aspettavo di dover sgomitare per entrare da Benetton...e invece nulla. Da Intimissimi c'era il 50% di sconto, un po' di gente, ma niente di che: erano tutti a casa a vedere il secondo matrimonio dell'anno?
Forse.
In realtà una piccola risposta l'ho trovata: che schifo! Le cose in saldo non avevano quasi niente a che fare con le collezioni primavera/estate presentate sui cataloghi. Erano, in molti casi, i cosiddetti: FONDI DI MAGAZZINO... meraviglia! Si, qualcosa delle collezioni di quest'anno c'era, ma non molto....la teoria del "le cose vengono ritirate durante il periodo dei saldi" secondo me non è completamente sbagliata. Se non è così, dimostratemelo!
Insomma, dopo un golf da intimissimi e un vestitino da giorno da benetton non ho acquistato altro. Sapete, ho speso meglio il mio tempo e i miei soldi nel giro pomeridiano di inizio settimana all'outlet di Vicolungo.
Forse oggi conviene acquistare negli outlet?
Vi dirò: dipende. Alcune volte negli outlet non si trova nulla, altre si trova fin troppo e bisogna autoimporsi di limitarsi negli acquisti. All'outlet si trovano le collezioni dell'anno prima, ma non essendoci una grande variazione nel design da un anno all'altro, i vestiti vanno più che bene e spesso c'è di che guadagnarci. Vi faccio un esempio. 
Vicolungo ha proposto un "assaggio di saldi" fino al 30 giugno: presentando una cartolina era possibile acquistare i capi di abbigliamento con uno sconto. Da Mango ho veramente fatto un affare: un coprispalle rosa costava 15.00 euro, già iperscontato. Una canottiera bianca, tipo vestito: 7.00 euro. Presentando la cartolina alla cassa ho speso in tutto 15.50 euro: ci ho stra guadagnato. Sono poi due capi che non credo passeranno facilmente di moda: i coprispalle d'estate sono comodissimi e la canottiera-vestito, vista la larga diffusione di leggins e la loro praticità, oltre agli anni 80 appena riscoperti...beh, credo si utilizzeranno ancora per molto. Inoltre c'è sempre il fattore prezzo: ovvero nel caso in cui io riuscissi a mettere solo 3 volte la canottiera, non mi sentirei così male come all'idea di mettere solo 3 volte una canottiera di Coco Chanel (fa le canottiere?).
Detto questo, non sono una persona che si veste completamente negli outlet: primo perchè non riesco ad acquistare in blocco, ma faccio più acquisti della serie lo vedo, mi piace, ha un prezzo ragionevole, lo compero.  Secondo l'outlet è un po' distante da casa, quindi si va cinque o sei volte l'anno e ripeto: non sempre si fanno affari o si trova quello che si cerca. Per andare agli outlet bisogna avere una tattica: mai andare con l'idea del "mi serve una determinata cosa", credetemi non la troverete mai. Dovete dire: "vado per vedere se trovo qualcosa", con questa filosofia svaligerete tutti gli outlet (soprattutto se avete un portafogli un po' fornito!!)! 
Prossimamente farò un giro anche a Torino, dopo l'esame. Un'amica Torinese mi ha anticipato che non c'è gran che nemmeno lì...uff! Vedremo!
Mi sento un po' Rebecca Bloomwood a scrivere questo post...non so nemmeno quanto possa essere utile quello che ho scritto, però...avevo voglia di "post"...e bom!
Alla prossima!!!

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