sabato 24 marzo 2012

Il volto cancellato


Tra i libri da leggere prossimamente ho deciso di inserire quello scritto da Fakhra Younas scomparsa ieri. Fakhra, ex ballerina di origini pakistane, dopo aver sposato un ricco signore ai tempi parlamentare, ha deciso di chiedere il divorzio. Il marito in forte disappunto con lei, mentre la donna dormiva le ha versato addosso dell'acido trasfigurandola irrimediabilmente non solo sul volto ma intaccando anche le braccia e il petto. 

Fuggita dal Pakistan si è rifugiata in Italia dove, grazie all'associazione Smileagain, è stata sottoposta a diversi interventi estetici che però non hanno potuto migliorare di molto il grado di deterioramento dei tessuti. 

Una storia tremenda, di una freddezza inimmaginabile che lascia il mondo intero a bocca aperta, raccontata appunto nel libro "Il volto cancellato" di Fakhra Younas scritto con Elena Doni.
Nonostante viviamo nel 2012, sono molte le donne che vengono sottoposte a tale trattamento se non accettano di piegarsi alla volontà del marito. Violenze di questo tipo, denominate violenze di genere, sono ritenute violazione dei diritti umani, la donna colpita dall'acido si vede rovinata non solo fisicamente, ma in particolar modo psicologicamente. Penso sia tremendo da dire, ma la libertà di queste donne sembra esistere ed essere piena solo nel momento in cui esse muoiono. Qualche anno fa ho visto due film che mi hanno fatto riflettere fortemente sui paesi dove la donna viene considerata pari ad un oggetto: Persepolis e Donne senza uomini. 

Accostare le due pellicole forse è azzardato, ma in entrambe è possibile vedere come la donna all'interno della cultura di matrice islamica non debba avere facoltà di pensiero ed espressione (vedi Persepolis), e di come la donna possa riprendersi la sua libertà solo con la morte (vedi Donne senza uomini).
E' assurdo arrivare a pensare di essere padrone di se stesse solo nel momento in cui si decide di farla finita!
Sfortunatamente non posso trattare in modo esaustivo l'argomento "violenza sulle donne", ma vorrei solo lanciarvi alcuni input che, se volete, potete raccogliere e fare vostri, approfondendo e cercando di conoscere maggiormente la questione, anche perché dubito che certe vicende possano scivolarvi addosso senza lasciare traccia. 
Il miglior modo per dare voce a queste storie è raccontarle e testimoniarle, affinché questi crimini non si ripetano. Fortunatamente alcune di queste hanno un lieto fine, come il caso di Aisha, la diciottenne sfigurata dai Talebani. Aveva perso il naso a causa dell'acido ed era stata fotografata per la prima pagina di Time, oggi fortunatamente grazie ad un intervento chirurgico ha un nuovo naso, ma non esiste chirurgo o plastica o altro che potranno mai guarire la ferita che si porterà dentro del giorno in cui un uomo le ha gettato addosso dell'acido per rovinarle la vita. 






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