lunedì 12 marzo 2012

Voglio scrivere per Vanity Fair


E' arrivato!
Sono rientrata da lezione e il pacchettino postale color giallo/ocra era lì ad aspettarmi insieme alla chiave della mia stanza. Già saltellavo sul posto in attesa di ricevere il prezioso oggettino che era stato riposto nella cassetta delle lettere, ma dovevo attendere che il ragazzo davanti a me terminasse di spiegare che la lavatrice numero 2 era nuovamente rotta. Come se fosse una novità, visto che ha deciso di smettere di fare il suo dovere da qualche settimana. Terminata la spiegazione tecnico-ingegneristica, conclusasi con un "Attaccaci un post-it così lo sanno anche gli altri", il ragazzo ha iniziato a scribacchiare l'avviso per il popolo del collegio mentre finalmente la portinaia mi consegnava LA MIA POSTA. 
Carica per la borsa dell'università, che come al solito pullula di libri che mi porto dietro "nel caso in cui...", e per la borsa della spesa, cerco di aprire il pacchetto mentre salgo in ascensore. Entro in cucina per vedere chi avesse già fame in un orario tipicamente piemontese (12.30) e intanto riesco finalmente a liberare il prezioso libro. Voglio scrivere per Vanity Fair è finalmente nelle mie mani.
Dopo averlo cercato in diverse librerie del centro città ho deciso di tagliare la testa al toro e provare a contattare l'autrice. Sinceramente pensavo che il mio messaggio passasse inosservato, invece Erica Vagliengo mi ha risposto e nel giro di una settimana mi ha inviato il suo libro!!!! Mi ha anche regalato ben due sticker che, preciso, ha deciso di realizzare autosponsorizzandosi. In più mi ha fatto la dedica, mi ha regalato il giornale (free press) che si chiama LOOKOUTmag di cui è Direttore Responsabile...insomma, per me oggi era Natale, quasi!
Naturalmente dopo pranzo non ho potuto attendere oltre e mi sono precipitata a leggerlo, accantonata la Ginzburg e il suo Caro Michele (che onestamente sto facendo fatica a leggere...), ho iniziato a leggere le avventure di Emma T. 
Non posso assolutamente farvi una recensione per ora, ma a 50 pagine dall'inizio posso assicurarvi che: Mi piace! 
Diciamo non potevo non leggere un libro che comincia con una gita a Londra, o meglio un viaggio di lavoro a Londra e con la visione di un musical durante il soggiorno! Io amo Londra, amo i Musical....due piccioni con una fava! Poi è ambientato a Torino, terzo piccione... e come se non bastasse, Emma ama le macchine da scrivere. Parliamone! Veramente, parliamone!!
Insomma, sono già intrippatissima (che slang!), se vado avanti di questo passo oggi non studierò e mi perderò totalmente nel mondo di Emma T. 
Riuscirò a riprendere in mano i libri per la tesi questo pomeriggio? 
Chi vivrà, vedrà!

Per il resto...grazie Erica del prezioso pacchetto con tante sopresine!!

1 commento:

  1. Prima ancora di scriverci la recensione, mi hai già convinta! Lo voglio anche io!

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