lunedì 3 settembre 2012

Vidi: Sweet Tooth di Ian McEwan

Alzi la mano chi non ha mai letto nulla di McEwan.
Alzi la mano chi ancora non conosce McEwan.
Alzi la mano chi non ha urlato: GENIALE! dopo aver visto Espiazione.

Adoro McEwan! Scrittore geniale, abile tessitore di trame, arguto, sottile, dotato di una grande abilità creativa. Notizia di questi giorni è l'uscita in Italia del suo nuovo libro Sweet Tooth presso Einaudi. Sul subito mi sono detta: devo prenderlo! Poi ho pensato ai prezzi di Einaudi...e la mia voglia di acquisto si è un po'...spenta. Prezzi a parte, presentiamo l'opera!

TRAMA
Siamo tra la fine degli anni Sessanta e l'inizio dei Settanta. La Guerra Fredda è terribilmente calda e la rivoluzione sessuale con la sua invasione di minigonne non contribuisce ad abbassare la temperatura. In una Cambridge agitata dai primi fermenti della contestazione, Serena studia matematica ma riversa le sue ambizioni letterarie in un giornale studentesco dove cura una rubrica editoriale. Scrivendo di libri scopre di essere diversa dalla massa dei suoi coetanei, generalmente orientati a sinistra: recensisce entusiasta Solzenicyn, Milosz, Koestler e tutti gli altri autori che, direttamente o indirettamente, criticano o soffrono la censura del blocco sovietico. Nel frattempo intreccia una relazione con un professore di storia, Tony Canning, cinquantenne, sposato, che fin dai tempi della guerra aveva collaborato con i Servizi inglesi. Insomma: una spia. Sarà lui a introdurre Serena all'interno dell'MI5, il controspionaggio inglese. E cosa c'è di più eccitante per una ragazza romantica, sognatrice e un po' ingenua che giocare alla spia? Alcuni mesi dopo, a Serena viene affidato un incarico: gestire il finanziamento da parte dei Servizi, attraverso una Fondazione di facciata, di alcuni scrittori, giornalisti, intellettuali "non allineati" all'ideologia egemone ­ socialista, filocomunista o filosovietica ­ dell'intellettualità britannica. Non si tratta di intervenire su ciò che scrivono ma di "facilitargli la vita", sovvenzionandoli, di modo che possano scrivere e pubblicare i loro testi. 

Mi dispiace che ancora non sia possibile vedere un'anteprima della copertina italiana del libro, per ora ci accontentiamo di quella inglese, ma restate sintonizzati! Appena verrà ufficializzata, cercherò di pubblicarla.

1 commento:

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