martedì 11 settembre 2012

Il cavaliere d'Africa di Ilaria Goffredo: Recensione!

Quando Ilaria mi ha inviato questo libro ero un po' incerta su quello che avrei trovato nelle sue pagine, mi risultava difficile capire chi fosse questo "Cavaliere d'Africa" del titolo, non so perché mi sono venuti in mente echi del film Il paziente inglese (che se non avete visto vi consiglio, anche se ha ben poco a che vedere con questo libro, sono io che a volte associo cose che non hanno niente a che vedere). 
Leggendo la trama però mi sono subito resa conto che l'Africa in questione era lo stato del Kenya, dove la protagonista, Selene, si reca in gita premio per insegnare Italiano ai ragazzi della scuola. Questo libro è un viaggio fisico e personale, un diario, una storia d'amore: l'amore è duplice, l'amore per Edward che raggiunge livelli quasi celestiali, come se il loro fosse un incontro tra due anime e l'amore per un popolo e un paese duro e povero come il Kenya.
E' un libro che alterna momenti di gioia totale a momenti di sconforto, Selene non nasconde mai i suoi stati d'animo di fronte alle vicende crudi e tristi che si presentano davanti ai suoi occhi, così come non li nasconde quando sta con Edward. Come ho detto prima, è un viaggio perché per Selene ogni giorno, ogni istante è un momento di confronto con la sua vita in Italia, la relazione che nasce con Edward l'aiuterà a comprendere maggiormente l'Africa e le sue usanze, sarà un modo per prendere coscienza delle differenze che separano il terzo mondo dal mondo civilizzato. Il loro amore rappresenta l'incontro tra due culture che normalmente si combattono, ma che evidentemente possono convivere e camminare insieme aiutandosi l'un l'altro. Non voglio dilungarmi troppo e scendere nei particolari per permettere ad ognuno di voi lettori di lasciarsi trasportare da Selene ed Edward nell'Africa che solitamente noi non vediamo e che conosciamo solo in modo stereotipato. 

Si capisce perfettamente che l'autrice ha vissuto in prima persona molti dei fatti narrati, dalle sue parole percepiamo un grande amore nel descrivere i Kenioti, le loro abitazioni e il loro modo di vivere, ci sono numerosi dialoghi anche in lingua originale che evidenziano anche quanto Selene/Ilaria sia voluta entrare nel mondo e nella cultura di questo stato. 
Credo sia un libro che presenta diversi livelli di lettura, la lettura base forse potrebbe fermarsi alla storia d'amore, ma il retroscena che l'abbraccia presenta un mondo da scoprire e da comprendere, da cui lasciarsi incantare. 
Ogni pagina ci racconta il mal d'Africa che ha colpito l'autrice, come lei stessa ricorda nella sua biografia: "non passa giorno in cui io non pensi all'Africa". Io in Africa non sono mai andata, ma non è la prima volta che sento queste parole, credo sia davvero un mondo da scoprire, da amare e da cui lasciarsi...contagiare!

Alla prossima!

VOTO




2 commenti:

  1. Bella recensione...l'Africa ha davvero un fascino incredibile...questo libro pare interessante...

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  2. Lo sto leggendo in questi giorni, mi sento già di confermare tutto!

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