domenica 2 settembre 2012

Gli eroi delle Paralimpiadi

Qualche settimana fa eravamo tutti in preda al fascino Olimpico, contavamo gli ori, controllavamo il medagliere ogni sera per vedere quale nazione si era aggiudicata più medaglie, ascoltavamo i gossip, le interviste post gara degli atleti, le sciocchezze di certe prime donne. Da qualche giorno sono cominciate le Paralimpiadi e tutto tace. Nessuna televisione dedica spazio alle gare, nessuno si ricorda di questi atleti e della loro doppia fatica nel raggiungere quel traguardo. Per loro più che mai essere all'olimpiade, rappresentare il proprio paese è un traguardo, ogni giorno per loro è una sfida, vederli gareggiare fa venire la pelle d'oca perché loro credono pienamente in quello che stanno facendo, non generano pettegolezzi, voci di corridoio, loro vivono per lo sport, quello vero! Scendono in pista, in piscina, sul campo e gareggiano nonostante tutto, nonostante tutti.
Paolo Villaggio ha dichiarato che le Paralimpiadi sono uno spettacolo triste. Mi dispiace dirlo, ma di triste c'è solo la sua affermazione. Deve ringraziare il cielo ogni giorno di non essersi mai trovato a dover convivere con qualche handicap fisico! 
Credo che nessuno possa sapere quello che si provi fino a quando non si entra in contatto con queste cose. Ho conosciuto nella mia vita diverse persone disabili, la cosa che mi ha stupito maggiormente, e che rivedo in questi atleti, è il loro sorriso. 
Loro sorridono. 
Noi siamo dei musoni, non riusciamo a vedere il bello delle cose, non ci rendiamo conto di quanto sia meraviglioso poter vedere le cose illuminate dalla luce del sole, poter vedere il cielo che si fa nuvoloso prima di piovere, poter scendere dal letto con le nostre gambe, poter far da solo ogni cosa. Loro hanno bisogno di qualcuno che sia per loro occhi, gambe, braccia, orecchie....
Penso che le Paralimpiadi ci debbano sensibilizzare, debbano aiutarci a guardare con il cuore, a capire la forza, il coraggio di queste persone e di ugelli che gli stanno accanto, perché i disabili non sono qualcosa di cui aver paura o da nascondere, sono maestri di vita! Loro hanno il coraggio di sorridere nonostante tutto e nonostante tutti. Penso che rideranno alle affermazioni di Paolo Villaggio, parole al vento, che lasciano il tempo che trovano ma che ahimè rispecchiano il pensiero di molti. Non credo di per cambiare il pensiero di queste persone, ma chiedo a loro solo un istante di provare a immedesimarsi in uno di questi ragazzi, provare ad immaginare, anche se so che è impossibile, almeno un briciolo di quello che vivono nel quotidiano...e poi ditemi seriamente se questi non sono EROI.

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