giovedì 27 agosto 2015

Il Mercante di Luce di Roberto Vecchioni una recensione


Esiste la prosa poetica ma soprattutto si può parlare di poesia in prosa?
Recentemente mi sono posta questo interrogativo dopo aver cominciato il libro di Roberto Vecchioni, Il mercante di luce edito da Einaudi, storia che è sì scritta in prosa, ma è poesia allo stato puro. Se vogliamo essere più precisi è un poema, è la storia di eroi e umani, di dei e mortali, di coraggio e paure.

La vicenda ruota attorno al ragazzo, Marco, affetto da progeria, una malattia rarissima che praticamente fa invecchiare precocemente il bambino e spesso è difficile che superino i 20 anni d'età. L'invecchiamento è di tipo fisico, ma non mentale. Una vicenda triste, estremamente difficile per dei genitori costretti a vedere il proprio figlio appassire giorno dopo giorno fin dalla più tenera età. 

Roberto Vecchioni, grazie alle sue abilità narrative, riesce a raccontare questa vicenda senza risultare mai estremamente tragico, il padre del bambino, Stefano Quondam, docente di letteratura greca veste il ruolo del mercante di luce. Nonostante il buio della vita in cui riversa il piccolo, egli riesce ad avere e a offrirgli speranza attraverso proprio quei classici greci e latini. Anche se la moglie non apprezza, egli riesce a donare al ragazzo raggi luminosi, attimi di felicità di grande importanza.

"Non importa quanto si vive, ma con quanta luce dentro." recita la scritta sulla copertina. Era il principio degli eroi dell'antica Grecia, meglio una vita breve e gloriosa che una lunga e senza gloria. 
Ma non è semplice convivere con la malattia e spesso subentrano problemi a livello coniugale e personale. Sorgono dubbi, domande, problemi che lacerano la mente e il cuore delle persone. Un epilogo che lascia senza fiato, un inno alla vita che vi lascerà senza parole. 
Non voglio raccontare troppo su questo libro, perché ogni parola potrebbe rovinare la poesia e la leggerezza poetica di Vecchioni. Ma non la leggerezza volgare, è quella leggerezza delle ballerine, che riescono a farti rivivere storie dense, intricate e spesso spaventose restando però sulle punte dei piedi.

Il mercante di luce è sicuramente una lettura da fare, senza paura e senza timore. Non conoscevo la progeria, mi sono documentata su questa malattia e ringrazio Vecchioni che mi ha permesso di conoscere questo mondo.

Se anche voi volete capirne di più, vi consiglio di consultare non solo la cara e asettica pagina di Wikipedia, ma entrate nella questione e conoscete chi ne dà testimonianza diretta. Si tratta di Sammy Basso, un ragazzo italiano affetto da progeria. I suoi genitori hanno fondato la prima associazione Italiana per la progeria, per far conoscere la malattia, come ha chiesto sempre Sammy e per raccogliere i fondi per la ricerca perché per ora esistono solo cure sperimentali. 
Penso che il potere dei libri non sia solo quello di farci evadere dal mondo per trasportarci in luoghi diversi, i libri certo raccontano e lo fanno da quando esistono, ti mettono di fronte il mondo, a volte attraverso storie vere, ma altre volte attraverso storie romanzate che attingono dalla realtà ti presentano vicende che mai avresti immaginato. Possono turbare, ma sta di fatto che essi sono racconti, per quanto possiamo immedesimarci con il protagonista e le sue vicende, non proviamo mai fino in fondo quello che provano loro. Per questo non accetto chi cerca di distanziarsi da questi libri. 

Viviamo in un'epoca in cui alla televisione troviamo violenza gratuita a ogni ora, perché non chiudiamo gli occhi di fronte a quella? Perché non la allontaniamo? Perché continuiamo a fagocitare film violenti? 

Apriamo gli occhi e guardiamo la verità, la quotidianità.

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