giovedì 13 settembre 2012

Caro Michele di Natalia Ginzburg: recensione!


Caro Michele di Natalia Ginzburg, libro sempre del comodino 2012, è uno di quei libri che potete leggere duecento volte e per duecento volte resterete basiti. La storia è molto semplice: una serie di personaggi scrive a Michele, a volte questi si scrivono anche tra loro per lamentarsi delle disgrazie capitategli. Che divertimento!
Il problema principale è che questi personaggi non si ascoltano tra loro, si vomitano addosso i problemi, ma nessuno prende in considerazione quelli dell'altro. L'unico che sembra essere disposto ad aiutare gli altri è Osvaldo, un caro amico di Michele, che è quello meno statico nell'intero complesso di personaggi. 
Raccontare una trama è alquanto difficile perché sono tante microvicende, sono tante vite, sono persone che si raccontano, sono storie drammatiche, persone con forti problemi esistenziali e tremendamente apatici. Anche questo libro era nel pacchetto ultimo esame e devo dire che tra quelli che ho letto (I Malavoglia, Tra donne sole e Il giardino dei Finzi-Contini) è quello che mi è piaciuto meno. Prima di tutto perché questi personaggi fanno accapponare la pelle, poi sono davvero apatici, morti...insomma: insopportabili. Con questo non mi permetto di avanzare critiche alla Ginzburg, perché non potrei mai permettermi di commentare le sue scelte, motivate sicuramente da logiche di vita e di pensiero, però non è proprio il mio genere. 
Detto questo, non metto in dubbio che sia uno di quei libri canonici da conoscere, ma preparatevi a qualcosa di molto particolare, fidatevi!
Da questo libro è stato tratto l'omonimo film Caro Michele di Mario Monicelli, che sconvolge alcuni dei personaggi della Ginzburg, ad esempio la madre di Michele, che diventa quasi simpatica...e ce ne vuole!

VOTO


Nessun commento:

Posta un commento

Se hai piacere, lascia un segno del tuo passaggio su Life in Technicolor! Grazie in anticipo!

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...