venerdì 21 gennaio 2011

Six Memos for the Next Millennium

"La mia fiducia nel futuro della letteratura
consiste nel sapere che ci sono cose 
che solo la letteratura può dare
coi suoi mezzi specifici."
Italo Calvino  

Italo Calvino è forse uno tra gli scrittori più affascinanti del secolo passato, talmente affascinante che anche i letterati di Harvard lo avevano intuito e per questo lo avevano invitato nel 1985 ad Harvard a tenere una serie di sei lezioni in occasione delle famosissime Charles Eliot Norton Lectures. Egli, come spiega la moglie, fu il primo autore italiano ad essere invitato a partecipare a questo importante appuntamento letterario.
Sfortunatamente Calvino morì nel 1985 quindi non tenne mai quelle lezioni e riuscì a completarne solo cinque, infatti i suoi scritti, più gli appunti dell'ultima lezione, vennero raccolti dalla moglie e pubblicati nel 1988 con il titolo: "Lezioni americane: Sei proposte per il prossimo millennio".
Le sei lezioni erano così intitolate:
  1. Leggerezza
  2. Rapidità
  3. Esattezza
  4. Visibilità
  5. Molteplicità
  6. Coerenza (solo progettata)
Ogni lezione è per Calvino un'occasione per ripercorrere la storia della letteratura, un'analisi attenta di quello che è stato scritto e di come è stato scritto; egli stesso nella prefazione precisa: "Vorrei dunque dedicare queste mie conferenze ad alcuni valori, o qualità, o specificità della letteratura che mi stanno a cuore, cercando di situarle nella prospettiva del nuovo millennio".  Le Lezioni americane a mio parere sono quindi da vedere come un lascito, una specie di testamento che Calvino fa "for the nex millennium" e per tutti quelli che amano la letteratura.
A tal proposito è molto interessante citare quanto dice Gian Carlo Rosconi in occasione della prima edizione dell'opera: "La 'leggerezza', la 'rapidità', l' 'esattezza', la 'visibilità', la 'molteplicità' dovrebbero in realtà informare non soltanto l'attività degli scrittori ma ogni gesto della nostra troppo sciatta, svagata esistenza."

Consigliato a tutti quelli che: scrivono per lavoro, per divertimento, per sport, sono appassionati di letteratura e in particolare di Calvino.


1 commento:

  1. La leggerezza secondo me è il vero risultato di Calvino: una produzione letteraria (romanzi racconti e saggistica) sterminata, dove si fanno le basi della letteratura del secondo dopoguerra e di oggi, ma si fanno sempre con soffice ironia, con leggerezza. Assolutamente da leggere, e da rileggere. Perché, come spiega Italo, i classici (e lui è senza dubbio un classico) ogni volta che li prendi in mano hanno qualcosa da dirti.

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