martedì 9 giugno 2015

Dimmi che credi al destino di Luca Bianchini: recensione!


Il destino, questo sconosciuto, questo scrittore delle nostre vite che spesso ci ruba il ruolo di protagonista, che ci porta a compiere delle scelte, a metterci in discussione e spesso a tornare sui nostri passi. Il destino, questo sconosciuto, è quel sottile e forte filo rosso che percorre tutto il nuovo libro di Luca Bianchini, Dimmi che credi al destino, che racconta la storia di Ornella, libraia italiana ma che lavora in una libreria londinese.

Il nuovo libro di Luca Bianchini rappresenta un viaggio alla scoperta delle vite di Ornella e Diego e dei loro destini che tornano e li tormentano e che spesso li riportano con i piedi per terra e gli fanno mettere in discussione le loro vite.

Ornella ha una libreria a Londra e un'amica fantastica a Milano, la Patty, editor presso una casa editrice, è sempre pronta a saltare sul primo aereo per Londra per correre in soccorso all'amica. Le due donne hanno un legame molto forte tra loro, frutto di un passato comune che Bianchini non ci svela subito, ma che tiene lì, nascosto dietro l'angolo, pronto a sfoderarlo quando il lettore non se lo aspetta.

Luca Bianchini è riuscito a stupirmi quando ho scoperto il passato di queste donne, non avrei mai immaginato cosa aveva tormentato le loro vite quando erano più giovani e soprattutto quale storia si celava dietro la relazione di Ornella con il marito Axel. 

Diego, dall'altro lato della medaglia, è un uomo che deve fare i conti con la sua sessualità. Fuggito a Londra per scappare da Carmine, si ritrova nella City a fare il barbiere, mestiere tipicamente italiano, ma che non lo aiuta a cancellare quell'uomo dalla sua storia. Carmine è fidanzato, eppure ha dimostrato di essere interessato a lui...o forse era solo un gioco di una notte?

E poi c'è Clara, che lavora nella libreria di Ornella e sembra l'unica a capire realmente gli Inglesi, eppure nessuno sembra disposto a capire lei, un personaggio molto ambiguo che addirittura si inventa un gatto inesistente per avere sempre delle scuse nuove da snocciolare con amici e colleghi.

In Dimmi che credi al destino ognuno deve trovare la sua strada nella vita e per farlo deve fare i conti con i fantasmi del passato, che, fino a quando non sono definitivamente sconfitti, tornano e ti tormentano, siano essi un marito morente o uno pseudo amante.

A far cornice alle vite dei nostri protagonisti oltre alla bellissima città di Londra, dove ogni cosa, ogni angolo, ogni scorcio ti rapisce, c'è la libreria che rischia di chiudere. Un angolo di Italia che ha bisogno di essere rivitalizzato, di trovare anche lui il suo perché nel mondo.

Fondamentali poi per Ornella sono due figure maschili: Mr. George, l'amico della panchina, inglese fino al midollo, parla molto bene l'italiano ed è un amico fidato e consigliere di Ornella, accanto a lui c'è il vicino di casa di Ornella, un uomo che la osserva da tempo e che forse merita un po' più di considerazione. 

La storia che ci regala Luca Bianchini ha il pregio di lasciarti incollato al libro dalla prima all'ultima pagina, perché è impossibile non affezionarsi ai personaggi, così estremamente veri, dovuto anche al fatto che il libro parte da vicende vere, che l'autore ha un po' romanzato, ma solo un pochettino. 

La libreria londinese esiste veramente e rischia davvero di chiudere, perché lo stabile dove si trova rischia di essere abbattuto e salvare una libreria oggi è difficile, perché si sa, ormai nel mondo digitale: cosa ce ne facciamo dei libri di carta? 

Ce la farà Ornella a salvare la libreria? Nel libro una risposta c'è, nella vita reale ce lo auguriamo vivamente!

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