sabato 28 dicembre 2013

Quando ero studente...Bilancio 2013

Qualche mese fa scrivevo:

"Ormai sto invecchiando.
Mi sono resa conto che da un po' di tempo a questa parte utilizzo frasi come "Quando ero studente...", "Quando studiavo...". Sì, ora lavoro...ma non è che siano passati millemila anni dal giorno in cui il mio status di studente si è trasformato in quello di lavoratore (lavoratrice!). Eppure ogni tanto mi escono queste perle di saggezza.
Sarà colpa dei tupperware?
La cosa peggiore è che quando si è studenti non si vede l'ora di iniziare a lavorare per "guadagnare dei soldi", quando si lavora si rimpiangono gli anni in cui si era studenti e ci si poteva permettere quella fantastica cosa denominata: "Orario flessibile". Quando esisteva il giorno libero che era un surplus rispetto al weekend, quando al pomeriggio andavi in torteria con le amiche e facevi il pomeriggio shopping per i saldi.
Quando giravi tutte le Feltrinelli di Torino e poi tutte le Sephora e gli altri negozi che li allontanavano gli uni dagli altri.
Quando uno lavora non è più padrone del proprio tempo, nel senso che sai per certo che quelle 8 ore al giorno sei là, in ufficio. Quando studi il tempo è in autogestione, obbligo di frequenza o meno.
Quando si lavora manca il tempo libero, è sempre meno, si esce alle 18 e in un batter d'occhio tra cena e doccia è ora di andare a dormire.
Ma quanti "quando" ho usato?
Chiedo venia.
Con questo non voglio dire che "odio lavorare" non fraintendetemi! Anzi, mi ritengo una persona molto fortunata a lavorare in questo periodo difficile, semplicemente riflettevo su come sia effettivamente cambiata la mia vita. Forse ve ne sarete accorti anche dal cambiamento di ritmo del mio blog, prima leggevo molto di più, scrivevo molto più spesso, ora sono latitante e tendo a ripetere le stesse cose."

Durante queste vacanze di Natale, dopo aver riletto queste poche righe qui sopra, sto un po' facendo il bilancio del 2013. Anno della mia laurea magistrale e anno in cui ho iniziato a conoscere il mondo del lavoro.
Ho letto molti meno libri, ho scritto molti meno post, ho visto molti meno film. 
Ho capito chiaramente che i ritmi sono cambiati, devo un po' riuscire a prendere il ritmo giusto per riuscire a incastrare tutte le attività che mi hanno sempre "riempito" la giornata. Non posso vivere senza libri e film, questo è chiaro, anche se dovessi fare uno dei lavori più tristi e brutti del mondo, la mia vita deve essere arricchita dalla cultura, dai momenti di svago e dalle persone. Fagocito minuti e minuti di video su youtube, da quando hanno "liberalizzato" Spotify le mie giornate hanno una colonna sonora e poi i blog degli amici e delle persone sconosciute e ArtInTime, a tutto questo vanno aggiunte le chiacchierate con gli amici, le apericene, le passeggiate a Torino, i film al cinema e le conversazioni su whats app fino a tarda notte.... 
Queste sono un po' le mie giornate, sono gli ingredienti che "piacciono a me", sono i pastelli che uso per colorare le ore e i minuti che passano. 
Purtroppo non riesco a fare disegni che contengano tutti i colori, non riesco a fare tutto tutti i giorni, ma cerco di impegnarmi il più possibile...nei limiti del possibile. 
In ritardo vi auguro Buon Natale e Buone feste, a voi che mi seguite sempre e che siete fedeli anche se io ogni tanto ho un po' accantonato il blog. 



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