martedì 31 dicembre 2013

I sogni sono il motore dell'universo

Eddai, lo scrivo pure io...
...il 2013 sta volgendo al termine e stiamo per accogliere il 2014.

E' tempo di bilanci, liste delle cose fatte, viste, lette nel 2013 e di preparare i desideri per il 2014. Non ho voglia di fare la lista dei migliori libri letti, dei migliori film visti...contrariamente al mio mood solito che imperava su Life in Technicolor: mi sono rotta delle liste. Forse è per questo che sono diventata disorganizzata? Forse è per questo che mi dimentico dei pezzi per strada?E chi lo sa. Anzi, se qualcuno lo sa, mi scriva qui nei commenti qualcosa, mi faccia un'indagine psicologica e mi incolli il referto, grazie! Per quelli invece che non hanno voglia di pensare alle mie turbe mentali, il post prosegue con l'attesa del 2014.
Fatemi però fare una parentesi.

INIZIO PARENTESI
Sono rientrata da poco dal supermercato, quel luogo magico dove la gente fa l'autoscontro con i carrelli della spesa, dove la gente strilla, si perde, si inalbera, dove la gente cerca il suo nutrimento spendendo il meno possibile, quel luogo dove durante le feste si concentra l'isterismo del mondo. Si salvi chi può.
Ho visto schiere di ragazzi entrare in massa all'Ipercoop, sostare davanti all'accesso del supermercato per dividersi gli incarichi, con piani di battaglia che nemmeno Sacchi usava quando scendeva in campo la Nazionale. Ho visto uomini con in mano la lista della spesa fermarsi in mezzo alle corsie a fare il punto della situazione con il proprio amico, osservando i cinque prodotti messi nel carrello. 
Ho visto giovani contendersi i pacchi di pan carrè per i tramezzini, le teglie per la pasta al forno, i barattoli di maionese. 
Ho visto giovani entrare all'Ipercoop giovani e uscire leggermente invecchiati.
Ci credete se vi dico che sto cominciando a odiare il Capodanno?
Questa è palesemente follia.
C'è gente qui vicino a casa che fa il test dei petardi dall'altroieri (domenica 29 dicembre!), ma entro la notte di San Silvestro hai rotto le scatole a tutto il vicinato e soprattutto quanti ne hai fatti fuori inutilmente?! Manco fosse l'organizzatore dell'evento pirotecnico più figo dell'anno!
Insomma, il Capodanno mi mette ansia. Credo stia guadagnandosi il posto di festa più scocciante dell'anno. 
Prendiamo ad esempio in esame la fatidica domanda: "Cosa fai per Capodanno?". Quest'anno ho iniziato a sentirla a ottobre, dico ottobre. Per non parlare della gente che su Facebook pubblica come stato: "Capodanno...idee?", oppure di quelli che si defilano pur di non rispondere, che depistano, che ti rimbambiscono dicendoti che probabilmente faranno la Trans-mongolica su un monopattino e poi scopri che sono a casa a festeggiare con un panettone grosso quanto un muffin e una bottiglia mignon di spumante. 
Per carità, tutti almeno una volta nella vita hanno sognato di fare il capodanno fashion in un luogo fashion con gente fashion, peccato che poi ti ritrovi sempre con il tuo gruppo di amici tra panettoni Carrefour e spumante Gancia a mangiare noccioline Coop e pasta Conad, solitamente nella taverna dell'amico/a che ha avuto il coraggio di metterla a disposizione della compa(gnia).
Ma torniamo al 2014, anno nuovo vita nuova!
FINE PARENTESI

Solitamente quando mancano poche ore al nuovo anno io vivo ogni cosa come: "E' l'ultima volta che lo faccio per quest'anno!", so che la cosa è imbarazzante, ma è divertente. 
E poi in queste ore cominciano i buoni propositi: 
- dimagrirò
- farò più sport
- andrò a dormire prima alla sera
- smetterò di mangiare schifezze
- leggerò due libri al mese
...no, sto facendo una lista. Lungi da me.
Insomma dicevo...è tempo di buoni propositi e fondamentalmente (faccio la persona seria) di speranze. Ognuno di noi spera qualcosa, spera di trovare un lavoro, la fidanzata/il fidanzato, di scrivere un libro, di girare un film...ognuno di noi desidera qualcosa.
E sapete da dove deriva la parola desiderio? Dal latino de-sidera, letteralmente "dalle stelle", quante volte da bambini con il naso all'insù volevamo toccarle quelle stelle, le desideravamo, non sapevamo se potevamo toccarle, eppure erano belle, desiderabili perché erano inarrivabili, sembravano stupende. E' bello avere dei sogni nella vita, quelli sono il motore dell'universo. Se ci pensate bene ogni libro che leggiamo, ogni film che vediamo, ogni oggetto, persona che ogni giorno incontriamo nella nostra vita era prima di tutto un desiderio, un sogno. 
E allora desideriamo, sogniamo e soprattutto non smettiamo mai di sperare. Se l'anno 2013 sarà ricordato come anno di crisi e tasse, ricordiamoci che l'unica cosa che il governo non potrà mai tassarci sono i sogni, i desideri e la speranza. Non spegniamoli mail.
Buon 2014 cari lettori, con l'augurio che tutti, tutti, tutti i vostri desideri possano un giorno diventare realtà....e buona transizione dell'agenda!


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