mercoledì 19 ottobre 2011

Colazione con la mamma-fashionista

Andare a lezione alle 8 del mattino può avere i suoi pro e i suoi contro, di certo, andare a lezione a palazzo nuovo a quell'ora significa sfidare le intemperie umane causate da tutti gli studenti delle medie e delle superiori che si ammassando di fronte ai rispettivi istituti, accanto alla sede dell'università.
Ragazzini e ragazzine di 12-13 anni si accalcano verso le gradinate dell'entrata trascinando pesanti zaini rigolosamente con rotelle, roba che ai miei tempi era fantascienza e tutto doveva essere caricato sulle spalle. Nella mano libera solitamente sfoggiano una di quelle cartellette da disegno, oppure un altra borsa con dentro scarpe per la lezione di educazione fisica.
Al loro seguito poi ci sono diversi personaggi. Si passa dai papà assonnati con ancora la riga del cuscino sulla faccia, dal fratello o sorella maggiore che vanno al liceo vicino e quindi fanno la strada con l'insopportabile fratellino più piccolo e poi...ci sono loro: le mamme!
Premessa: quando io andavo alle medie era sempre mio papà ad accompagnarmi, mi "scaricava" davanti a scuola e poi andava al lavoro, le rare volte che mi portava mia mamma (che era addetta ad accompagnare mio fratello) faceva la stessa cosa. 
Vivendo a Torino ho imparato che esistono genitori che accompagnano i figli, attendono l'entrata e poi vanno al lavoro, altre lo lasciano davanti a scuola e proseguono al lavoro e poi c'è la mamma torinese fashionista che alle 8 del mattino sfoggia già un tacco 12, decolletè con il bel tempo e tronchetti ora che inizia a fare freddo. Indossa un abbigliamento che sembra appena uscito dall'ultimo numero di Vogue, vanta un'abbronzatura che potrebbe far impallidire Carlo Conti e solo con la sua borsetta potrebbe risollevare le sorti della nostra povera Italia. Codesta mamma-fashionista si sveglia al mattino, probabilmente già truccata e pettinata, sceglie dalla sua cabina armadio l'ultimo capo acquistato, stacca il cartellino, si veste e intanto sveglia il frugoletto. A questo punto mentre il figlio si lava la faccia, il 99% delle mamme italiane gli prepara la colazione, lei no. Si infila il tacco 12, inizia a sfogliare l'ultimo numero di Vogue per aggiornarsi sulle ultime dal mondo della moda e una volta che il bimbo è pronto lo porta a fare colazione nel bar vicino alla scuola. 
Entra al bar, prende due cappuccini e due croissant, dei tramezzini e quando paga alla cassa lascia in media 7 euro, ogni giorno.
Tu intanto, che sei notoriamente iscritta al partito di "quelli che al mattino hanno ancora la forma del cuscino stampato sulla faccia e fino a quando non bevo un caffè non riesco a capire chi sono e dove sono", la osservi. Inizi dalle scarpe e già hai un mancamento. Primo sorso di caffè. Sali e vedi queste gambe interminabili, magre, perfette. Secondo sorso di caffè. Vedi che non ha un filo di grasso, come se quel bambino fosse stato portato dalla cicogna. Terzo sorso di caffè. Vedi che sfoggia una borsa da urlo da cui estrae un portafogli altrettanto da urlo, facendo attenzione a non rovinare lo smalto sulla cerniera. Quarto sorso di caffè. E qui inizi a considerare che tu sei lì, mezza arruffata, in scarpe da ginnastica, jeans, giacchetto, con una tracolla tamarrissima con scritto London, non avrai mai quell'abbronzatura e soprattutto non avrai mai quel look alla mattina alle 8. 
Intanto, mentre tu ti perdi nei tuoi pensieri ed inizi a perdere gradualmente la tua autostima, lei e il frugoletto escono alla volta delle medie. Dialogo zero. Cellulare in mano. 
Finisci il caffè e senti che non sei l'unica a "farti delle domande". Paghi ed esci. 
Eccola là, in mezzo alla folla delle altre mamme. Fortunatamente queste hanno scarpe basse, pantaloni comodi e capelli...da mamma, ordinati, ma non da sfilata di moda. E così la tua autostima inizia a risalire.

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