domenica 6 maggio 2012

La notte inglese di Arturo Cattaneo: Recensione!

Due sere fa ho terminato la lettura dell'ultimo libro di Arturo Cattaneo: La notte inglese edizione Mondadori. Sono stata incuriosita da questo libro perché dalla trama avevo letto che era ambientato appunto in England, la mia amata isoletta, quindi mi sono avventurata nella lettura. Che dire?
Dunque, iniziamo con una premessa: spero di essere chiara e concisa.
La scrittura di Cattaneo è decisamente scorrevole, ben calibrata, bellissima l'idea di inserire frasi in Inglese, modi di dire, giochi di parole.
Molto bella l'idea della struttura, un climax crescente di una serata che attraverso le varie bevande Sherry, Red Wine, Port and Madeira, High spirits, giunta al suo apice cade a precipizio con un altro rapido climax, questa volta appunto decrescente, per ricadere nel Milk della mattina dopo. La vicenda narrata dura una notte intera, è il Society Dinner del St. Andrew's e il lettore viene accompagnato all'interno della serata, incontra i personaggi che caratterizzano queste feste e li conosce nelle relazioni che hanno costruito con Rick, di Milano, che è in Inghilterra per studi. 
Molti di voi probabilmente diranno: "Che noia, un libro che parla praticamente di una serata di cinque/sei ore...", è proprio questo il punto: non è una noia! Cattaneo riempie le vicende di Flashback vissuti dal protagonista, di pensieri, sensazioni, riesce a restituirci l'intera vicenda come se anche noi fossimo lì a degustare il Sherry a stomaco vuoto, a vedere i ragazzi che da sobri lentamente iniziano a diventare ubriachi, disinibiti con le ragazze e pronti a prendersi anche quella notte, perché tutti i Society Dinner possono diventare La Notte, il momento in cui nascono amori, ne muoiono altri, succedono cose che probabilmente senza l'effetto dell'alcool non sarebbero successe mai. 
Passato e presente si intrecciano al punto giusto per regalarci sensazioni e stralci di vita vissuta che ben si affiancano alle vicende della cena del college, ai pensieri di Rick e ai comportamenti dei suoi amici. 
Mi è piaciuto?
Qui la risposta è difficile da dare...sinceramente nel percorso verso il Milk della mattina dopo accadono talmente tante cose che sembra ad un certo punto di essere finiti in un girone, in una danza macabra, oserei dire, in cui tutti riescono bene o male ad ottenere quello che vogliono, se non direttamente, riescono attraverso altre vie. Chi resta fuori dalla danza, dal girone è quello che si chiude in camera e la mattina dopo viene trovato in camera in una situazione che dimostra l'altro lato del Society Dinner: la depressione, la disperazione. [SPOILER ALERT: l'amico di Rick, Geoffrey, la mattina dopo viene trovato dallo stesso Rick in camera con i polsi tagliati]
Un libro che dietro la frivolezza del Society Dinner racconta la crudeltà del mondo giovanile, di chi non si sente adatto, di chi lotta per una ragazza ma non riesce ad averla.
Dalla sua impostazione sembra quasi sia un'opera in più atti, cinque, scanditi dalle bevande che sono il filtro magico che fa mutare gli animi e i sentimenti.
Da leggere? Secondo me sì, innanzi tutto per la scrittura di Cattaneo che onestamente apprezzo molto, in secondo luogo se amate le storie ambientate nei college e se anche voi, come la sottoscritta, siete England-patici allora è un libro che potrebbe sicuramente interessarvi. 
Qualcuno di voi lo ha già letto? Fatemi sapere! 

VOTO




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