La storia che lo scrittore sceglie di raccontarci in questo libro, ci porta a scoprire le vicende di un uomo che scopre un manoscritto dove è narrata la vicenda di Ambra e Fara, due donne, a dire la verità in principio due ragazze, che capiscono di amarsi. La loro relazione però non è ben vista nel paese, nata all'interno delle pareti dell'oratorio, si vedono costrette a rinunciare al loro amore, arrivando addirittura a sposarsi, nel caso di Ambra, perché costretta dalla famiglia.
"Meglio un figlio morto, piuttosto che un figlio omosessuale" è una massima che ancora oggi si sente uscire dalle bocche di molta gente, a volte anche da quelle di persone che si definiscono emancipate. Nella Bari degli anni 60 era difficile accettare che due donne scegliessero di stare insieme per amore, non è solo il paese a non accettare questa relazione, ma il parroco e poi il vescovo, quindi la chiesa, vengono coinvolti in prima persona poiché le due giovani sono ragazze del coro, Ambra è l'organista della parrocchia, uno scandalo per quei luoghi.
A fare da cornice a questa storia che è di fatto il cuore del romanzo, è la vicenda di Vittorio, che come dicevo prima; egli ritrova al lavoro, durante lo smistamento delle lettere, il manoscritto. Vittorio potrebbe sembrare solo un espediente all'interno della vicenda, un modo quasi manzoniano per motivare il manoscritto, eppure non è così. La funzione di Vittorio non è solamente quella del lettore, egli sta vivendo in un periodo particolare della sua vita, il prologo e i primi capitoli ci raccontano la sua storia, narrata in prima persona, comprendiamo subito che il protagonista ha avuto una relazione terminata male con una donna, Lara, si è laureato in giurisprudenza, ma ha preferito lavorare come postino, un modo per far soffrire i genitori. Vittorio ha avuto un rapporto difficile con il padre, ma ormai non può più rimediare: è morto, quindi vive con questo rimorso, sente la necessità di fargli le sue scuse.
Tra i numerosi personaggi che costellano la vita di Vittorio e che vengono citati nei primi capitoli del libro, c'è Paolo. Viene introdotto nella vicenda come il migliore amico del protagonista, una persona con la quale ha condiviso molto. Mettendo in relazione la vicenda di Vittorio con quella di Ambra, a mio parere si arriva a dare ben altro ruolo a Paolo alla fine del libro, o se non si vuole, è impossibile non farsi qualche domanda sulla relazione vera che intercorre tra lui e Vittorio. Il protagonista certo, parla di se stesso, ma a mio parere nel suo poetico modo di esprimersi, tende ad incantare il lettore, lo fa perdere nella poesia delle frasi, delle parole, servendo dei piccoli indizi che però non portano ufficialmente a uno svelamento del mistero. La storia di Ambra e Fara rappresenta un riscatto per la vita di Vittorio, una rivelazione che lo aiuterà a costruire il suo futuro, lavorativo e a mio parere anche sentimentale.
Se i tuoi occhi un giorno è un romanzo piacevolmente complesso, scritto molto bene, con grande poesia, ricordo che Bartolomeo Smaldone ha pubblicato delle raccolte di poesie e credo che questo si senta nella narrazione che spesso raggiunge livelli molto alti e ha la capacità di affascinare il lettore con grande romanticismo. Egli accompagna il lettore in punta di piedi a conoscere i suoi personaggi, con grande dolcezza, senza essere irruente, con parole dosate e ben pesate, nulla è fuori luogo, ma tutto è perfettamente calcolato, metricamente inserito nelle vicende.
Mi è rimasta molto impressa, e credo che la porterò con me, la scena iniziale quando incontra Lara sotto casa della ragazza; egli si dilunga nel racconto del volo di una mosca, che si poggia sulla maniglia, un particolare di poco conto, ma che inserito in questo punto e letto in relazione alla storia con Lara, dimostra la profondità e le abilità di questo scrittore che vengono confermate in corso d'opera con attente descrizioni non solo fisiche, ma soprattutto psichiche dei personaggi.
Credo che Se i tuoi occhi un giorno sia un libro che meriti di essere letto, un piccolo gioiellino di uno scrittore pugliese che deve essere conosciuto anche nel resto dell'Italia...e non solo!
VOTO:
Nota per i followers
Se i tuoi occhi un giorno mi è stato regalato da Carla di Gelsorosso al Salone del Libro di Torino, la ringrazio non solo per avermi donato questo volume, dandomi così la possibilità di leggere un romanzo di tale bellezza, ma in particolar modo per avermi ospitata (e sopportata) allo stand durante i giorni del Salone.
E' il secondo libro edito da Gelsorosso che sono riuscita a leggere, il primo era stato Domani No di Cristiano Carriero, completamente differente da Se i tuoi occhi un giorno, eppure anche quello molto interessante e consigliato.
Queste due letture mi confermano che al Salone del Libro è bene curiosare nell'Incubatore per conoscere case editrici nuove e scrittori emergenti e poco conosciuti, spesso si ha la fortuna di scoprire storie e di conoscere persone molto interessanti. Grazie Gelsorosso!!
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