Avevo in lista questo libro da mesi e a dire il vero l'ho già finito da qualche settimana, ho voluto farlo sedimentare perché volevo capire effettivamente se mi era piaciuto o meno.
Ho letto pareri molto discordanti su Miele di McEwan, c'è chi lo ha amato e chi lo ha odiato. E io dove mi colloco?
Abbiate pazienza, facciamo un salto nel passato, nel mio passato.
Quando è uscito Espiazione, non ho potuto fare a meno di gustarmelo, con piacere. Conoscevo vagamente l'autore del romanzo, avevo letto quando ero dodicenne: L'inventore dei sogni, mi aveva piacevolmente incuriosito e affascinato la fantasia di McEwan. Sapevo che era uno scrittore "forte". La mia prof delle medie un giorno, quando ormai ero universitaria, mi ha detto: "Prova a leggere i romanzi, vedrai come cambia.".
Avevo avuto l'esperienza-Pennac, ovvero avevo letto i libri per ragazzi e poi ero rimasta meravigliosamente sconvolta dal suo stile secco e allo stesso tempo concitato che utilizzava nei libri con il signor Malaussene.
Pennac è un genio, riesce a scrivere con voci differenti a seconda delle persone alle quali è rivolto il romanzo. Speranzosa di ritrovare lo stesso genio in McEwan, dopo aver visto Espiazione, ho deciso che avrei dovuto leggere assolutamente il libro.
Disastro e non so nemmeno come sia avvenuto!
Ero letteralmente "presa bene" dallo stile di McEwan, avevo consigliato il libro a millemila persone prima ancora di finirlo e poi? Non so cosa sia successo. La definirei una sbandata, non so. Sta di fatto che ho abbandonato la lettura di Espiazione a metà libro. Vi prego di non farlo, perché questo romanzo non lo merita affatto! Non so cosa mi sia successo, soprattutto come sia possibile che non sia ancora riuscita a recuperarlo! Espiazione giace fermo sulla mia libreria da tempo, ma la cosa che più mi infastidisce è che non so spiegarmi il perché. E' passato molto tempo ormai dal giorno in cui ho riposto espiazione sulla libreria, quasi dimenticandolo, ma restando allo stesso tempo innamorata del film, tanto da vederlo, rivederlo e consigliarlo a tutti.
Il tempo passa ed esce Miele. Incuriosita da questo nuovo romanzo mi sono trattenuta dal leggerlo. Avevo quasi paura di affrontare nuovamente questo scrittore. Temevo di non riuscire a leggerlo, di abbandonarlo nuovamente. Da quel momento è trascorso un anno circa e dopo una gita serale in libreria trovo un libro, "Come leggere uno scrittore". McEwan è tra quelli nominati, capisco che devo leggerlo assolutamente. Dalla sera alla mattina ho preso una decisione: devo leggere un libro di McEwan, quale? La risposta non tarda ad arrivare: Miele.
Mi tuffo letteralmente nella lettura obbligandomi a finirlo.
E....che tuffo!
Sono, come vi dicevo poco fa, rimasta estasiata, affascinata, impressionata da McEwan, mi sono innamorata del suo stile, del suo modo di costruire la trama.
Serena è figlia di un vescovo, laureata in matematica, obbligata dalla madre ad approcciare una carriera scientifica a discapito dei suoi sogni che l'avrebbero indirizzata verso studi umanistici. E' una ragazza giovane, che fin da quando era piccola ama leggere i libri. L'Intelligence decide di arruolarla e di farla lavorare al progetto Miele, che le richiederà di avvicinare lo scrittore Tom Haley e di assoldarlo segretamente per farlo scrivere riguardo la causa dell'Occidente.
Detta così la trama forse non ha niente di che, non sembra essere quella gran genialata o quella trovata pazzesca degna di un nobel. Eppure le emozioni che McEwan regala durante la lettura sono uniche. Il personaggio di Serena è costruito magistralmente, è apatica, non la si ama nè la si odia, sembra una specie di rapporto oggettivo, un report di un'attività, una donna quasi monotona e anche i suoi colpi di testa sembrano rientrare all'interno di un calcolo matematico, quella stessa matematica che lei rifugge ma che in realtà è parte integrante della sua vita. Una donna incapace di amare, incapace di vivere, brava a divorare libri ma nemmeno di grande qualità, romanzucoli acquistati per pochi soldi nelle librerie.
Accanto a lei poi ruotano altri personaggi che noi conosciamo dalla sua voce narrante, il libro infatti è scritto in prima persona e tutta la storia viene filtrata dagli occhi di Serena.
Tom Haley poi...vi stupirà, un personaggio davvero interessante, con una personalità che non riuscirete bene a inquadrare fino alla fine.
Da un certo punto del romanzo in poi comincia quella che io definirei la corsa finale, quelle cinquanta pagine nelle quali si scoprono molte delle verità del libro, vengono rivelati aspetti che prima non avevamo nemmeno lontanamente immaginato.
Una corsa finale che ha il sapore dei 400 colpi, della libertà, della purificazione, una corsa che porta alla confessione delle verità nascoste che molti personaggi portavano con sè.
Fondamentalmente non si sa mai dove McEwan voglia andare a parare, non si può immaginare cosa accadrà dopo. Mc Ewan non delude, bisogna solo stare al gioco e attendere con calma.
Spero di riuscire presto a riprendere in mano Espiazione, credo che sia arrivato il momento giusto.
Ho questo libro in Wishlist da parecchio tempo, e finalmente leggo qualcosa più della quarta di copertina: mi hai convinto a fare di "Miele" il mio prossimo acquisto, stavolta nessun altro testo passerà davanti! :)
RispondiEliminaTi consiglio di riprendere "Espiazione", ne sono rimasta folgorata, e il momento in cui si tirano le fila della narrazione fa provare una sensazione indescrivibile in cui si ammassano sentimenti contrastanti... è uno dei libri che ho amato di più! Buona lettura!
Bene, sono contenta che la mia recensione abbia contagiato qualcuno =)
EliminaEspiazione...devo riprenderlo assolutamente! Anche perché ho deciso follemente che leggerò tutti i libri di McEwan!!! Mi hanno consigliato anche Chesil Beach. Ora sto leggendo Sabato e sono ancora nella fase: "Ma dove vuole andare a parare?", è davvero strano!!!
Spero di poterlo recensire presto.
Grazie per il commento =)
E fammi sapere se ti è piaciuto o meno Miele, sono curiosa!
Espiazione vidi prima il film e lo trovai di una noia devastante. Anni dopo lessi il libro e ancora oggi lo ritengo una delle migliori letture della mia vita. Che dire, McEwan è un autore non affatto semplice, che ha bisogno dei suoi tempi e di essere letto on un certo occhio critico e soprattutto lasciare che il libro parli prima di te perché spesso i suoi romanzi portano a conclusioni affrettate a metà lettura, per poi rimangiartele una volta terminato.
RispondiEliminaMiele è in wl da mesi anche per me, ma mi hai messo la pulce nell'orecchio e potrei finalmente decidermi a leggerlo... :-)