Esiste la prosa poetica ma soprattutto si può parlare di
poesia in prosa?
Recentemente mi sono posta questo interrogativo dopo aver
cominciato il libro di Roberto Vecchioni, Il mercante di luce edito da
Einaudi, storia che è sì scritta in prosa, ma è poesia allo stato puro. Se
vogliamo essere più precisi è un poema, è la storia di eroi e umani, di dei e
mortali, di coraggio e paure.
La vicenda ruota attorno al ragazzo, Marco, affetto da progeria,
una malattia rarissima che praticamente fa invecchiare precocemente il bambino
e spesso è difficile che superino i 20 anni d'età. L'invecchiamento è di tipo
fisico, ma non mentale. Una vicenda triste, estremamente difficile per dei
genitori costretti a vedere il proprio figlio appassire giorno dopo giorno fin
dalla più tenera età.
Roberto Vecchioni, grazie alle sue abilità narrative, riesce
a raccontare questa vicenda senza risultare mai estremamente tragico, il padre
del bambino, Stefano Quondam, docente di letteratura greca veste il ruolo del
mercante di luce. Nonostante il buio della vita in cui riversa il piccolo, egli
riesce ad avere e a offrirgli speranza attraverso proprio quei
classici greci e latini. Anche se la moglie non apprezza, egli riesce a donare
al ragazzo raggi luminosi, attimi di felicità di grande importanza.
"Non importa quanto si vive, ma con quanta luce
dentro." recita la scritta sulla copertina. Era il principio
degli eroi dell'antica Grecia, meglio una vita breve e gloriosa che una lunga e
senza gloria.
Ma non è semplice convivere con la malattia e
spesso subentrano problemi a livello coniugale e personale. Sorgono dubbi,
domande, problemi che lacerano la mente e il cuore delle persone. Un epilogo
che lascia senza fiato, un inno alla vita che vi lascerà senza parole.
Non voglio raccontare troppo su questo libro, perché
ogni parola potrebbe rovinare la poesia e la leggerezza poetica di Vecchioni.
Ma non la leggerezza volgare, è quella leggerezza delle ballerine, che riescono
a farti rivivere storie dense, intricate e spesso spaventose restando però
sulle punte dei piedi.
Il mercante di luce è sicuramente una lettura da fare, senza
paura e senza timore. Non conoscevo la progeria, mi sono documentata su questa
malattia e ringrazio Vecchioni che mi ha permesso di conoscere
questo mondo.
Se anche voi volete capirne di più, vi consiglio di
consultare non solo la cara e asettica pagina di Wikipedia, ma entrate nella
questione e conoscete chi ne dà testimonianza diretta. Si tratta di Sammy
Basso, un ragazzo italiano affetto da progeria. I suoi genitori hanno
fondato la prima
associazione Italiana per la progeria, per far conoscere la malattia, come
ha chiesto sempre Sammy e per raccogliere i fondi per la ricerca perché per ora
esistono solo cure sperimentali.
Penso che il potere dei libri non sia solo
quello di farci evadere dal mondo per trasportarci in luoghi diversi, i libri
certo raccontano e lo fanno da quando esistono, ti mettono di fronte il mondo,
a volte attraverso storie vere, ma altre volte attraverso storie romanzate
che attingono dalla realtà ti presentano vicende che mai avresti immaginato. Possono
turbare, ma sta di fatto che essi sono racconti, per quanto possiamo
immedesimarci con il protagonista e le sue vicende, non proviamo mai fino in
fondo quello che provano loro. Per questo non accetto chi cerca di distanziarsi
da questi libri.
Viviamo in un'epoca in cui alla televisione troviamo violenza
gratuita a ogni ora, perché non chiudiamo gli occhi di fronte a
quella? Perché non la allontaniamo? Perché continuiamo a fagocitare film
violenti?
Apriamo gli occhi e guardiamo la verità, la
quotidianità.
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