Appena ho saputo che Noemi Cuffia, alias Tazzina di Caffè, avrebbe pubblicato un libro, mi sono detta: devo assolutamente leggerlo.
Prima di andare al Salone del Libro ho saputo che il libro di Noemi sarebbe stato presentato lì per la prima volta, in quello stesso Salone per il quale lei era blogger ufficiale. In men che non si dica avevo già la mia scaletta di cose da fare in mente:
- acquistare il libro
- conoscere Noemi
- farmi autografare il libro
- partecipare alla presentazione.
A Salone concluso posso essere orgogliosa di me stessa perché sono riuscita a fare tutte le cose che avevo messo sulla lista.
Conoscere Noemi è stata la prima di queste, mi ha colpito la sua semplicità, la sua spontaneità e anche la sua timidezza. Ho acquistato il libro in una piovosa e temporalosa domenica pomeriggio presso lo stand della casa editrice: LiberAria, che (voglio dirlo!) al salone effettuava lo sconto del 10%. (Parentesi polemica: viva i piccoli editori, che nonostante tutto fanno un po' di sconto sui loro libri!)
Alla presentazione ho avuto modo di farmi rapire dalla storia, prima ancora di cominciare a leggere il libro, mi sono emozionata nel vedere Noemi emozionata, proprio nel momento in cui mandava nel mondo il suo libro, lo raccontava al pubblico per la prima volta.
Il momento dell'autografo poi non lo scorderò mai, credo di aver avuto la fortuna di partecipare a una sessione di autografo itinerante. Noemi ha iniziato a scrivermi la dedica nello spazio incontri, purtroppo stavamo sforando dai minuti a disposizione, quindi i ragazzi addetti alla sala ci hanno gentilmente chiesto di uscire per poter procedere con gli appuntamenti in scaletta. Noemi si è alzata e, con i fan al seguito (credetemi, eravamo parecchi!!!), ci ha portati allo stand di LiberAria e ha terminato la dedica sul mio libro.
Terminato il salone sono tornata a casa e dopo un paio di giorni ho cominciato Il metodo della bomba atomica.
Ho apprezzato moltissimo lo stile usato da Noemi, la scrittura molto dinamica e ricca di azione, che trasporta il lettore nel mondo di Celeste regalandogli pagina dopo pagina numerosi colpi di scena. Non vorrei scendere troppo nei particolari per evitare di farvi anticipazioni, cercherò quindi di raccontarvelo senza raccontarlo (chiaro no?).
Celeste e Leone sono i due protagonisti del libro, sono innamorati, corrono attraverso i parchi di Torino, questa città che però è solo una cornice di poco conto nella storia. Certo, Noemi ci nomina dei luoghi e delle vie precise, ma per il resto è una città come tante altre. La storia si sofferma principalmente sui personaggi, su Celeste e il suo blog di fiori, sulla sua tachicardia, i battiti del cuore che raccontano i suoi stati d'animo, le sue piccole manie che costringono Leone ad inventarsi "il metodo della bomba atomica" pur di smuovere questa ragazza da casa. Se Celeste è tachicardica, Leone è bradicardico, due opposti che riescono ad incontrarsi solo nella corsa, il momento durante il quale i due cuori battono insieme. Durante la presentazione Noemi ha voluto specificare il perché di questa scelta, la corsa rappresenta il momento dell'amore, quando Celeste e Leone corrono sono vicini e i loro cuori appunto battono contemporaneamente allo stesso ritmo, come se stessero facendo l'amore.
Celeste è un personaggio davvero affascinante, è difficile comprenderla interamente fino a quando non si arriva all'ultima pagina del libro, è bello lasciarsi stupire dai suoi pensieri, restare, oserei dire, turbati di fronte alle sue scelte, costringersi a giustificare i suoi comportamenti che probabilmente sono tali a causa di fatti che hanno segnato fortemente la sua vita. Celeste è una pianta delicata all'apparenza, ma è tremendamente complessa. Vorrei essere un'esperta di fiori per dirvi a quale pianta assomiglia, ma non ho il pollice verde e fino ad ora posso vantarmi solo di aver mantenuto in vita un ciclamino da gennaio ad oggi.
Una storia ben costruita con una trama molto ben studiata e raccontata, personalmente ho apprezzato moltissimo la scelta di inserire i battiti del cuore, credo sia un modo molto diretto per comunicare al lettore come effettivamente si stia sentendo Celeste e con lei gli altri personaggi. Il cuore è il muscolo centrale del corpo ed è lo specchio dei nostri stati d'animo, amore, paura, preoccupazione vengono introiettati dal cuore e si trasformano in un diverso ritmo cardiaco.
Tra una corsa e l'altra e un ritmo cardiaco che sale e scende, si arriva verso il finale di questo libro che, fidatevi, vi stupirà. Il metodo della bomba atomica è davvero un ottimo esordio per Noemi, spero di poter leggere presto un suo nuovo libro. Nell'attesa mi dovrò accontentare dei post sul blog.
VOTO:
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