Avevo messo sul comodino questo libro fin dal momento in cui è uscito, così come il precedente: L'ultima riga delle favole, ma non ero mai riuscita a leggerli. Non avevo mai sentito il bisogno di cominciarli, fino a quando mercoledì sera ho visto l'ennesima intervista a Gramellini a Le invasioni barbariche.
Stimo molto Massimo Gramellini, adoro leggere ogni giorno il suo Buongiorno, mi piace ascoltarlo da Fazio a Che tempo che fa, è un uomo colto e ha un cervello a forma di cuore: un maschio femmina. Sto delirando?
No, seguitemi con calma.
Fai bei sogni è un romanzo autobiografico, che racconta la storia di Massimo Gramellini e della madre, morta quando lui aveva 9 anni.
Una vita da orfano di madre, cresciuto da un padre che a fatica riusciva a mostrargli quanto bene gli volesse, non perché non gliene volesse, ma perché abituato a nascondere i suoi sentimenti, a schermarli, a non farli conoscere in pubblico. In quanto uomo non poteva cedere alle emozioni come le donne.
Gramellini ci racconta una vita durante la quale ha dovuto gradualmente accettare la morte della mamma e tutte le mancanze ad essa connesse, a partire dai caldi abbracci, dall'odore dei suoi capelli che lentamente non ricorderà più ai suoi modi di fare. Eppure la mamma era cambiata da tempo, non era più la stessa donna piena di vita, da qualche mese era diventata triste, sembrava divorata da un demone. Fai bei sogni ci racconta il viaggio di un bambino che deve diventare uomo senza madre, un cammino condiviso con il solo padre, degli amici di famiglia che gradualmente vengono allontanati dal padre, una Madrina (con la M maiuscola) che mi piace pensarla uguale alla fatina di Cenerentola della Disney, questa donna sarà infatti il Deus ex machina della vicenda.
Il libro di Gramellini è anche un viaggio verso la verità, tutti gli hanno sempre detto che la mamma è morta di infarto, in salotto, dopo essere stata nella sua stanza a rimboccargli le coperte. Eppure questa verità è stata costruita ad hoc per "non farlo soffrire ulteriormente", nessuno ha voluto raccontargli l'altra verità, che lui ha scoperto da adulto, pochi anni fa.
Durante l'intervista con Daria Bignardi, Gramellini ha raccontato come la scrittura di questo romanzo ha fatto riemergere in lui episodi che aveva eliminato, accantonato nella testa, ma che gradualmente sono emersi. Un viaggio psicologico insomma, leggere Fai bei sogni è come ospitare Gramellini sul divanetto di uno psicanalista, non lo dico in modo negativo, anzi.
Penso che abbia avuto molto coraggio a mettere nero su bianco questa storia, che non è nient'altro che la sua storia, ha messo in pubblico un torto che gli è stato fatto, lui che è una delle firme più importanti del quotidiano La Stampa.
Fai bei sogni forse a molti può non piacere, è una storia semplice, scritta con le parole semplici, una storia di sentimenti ed emozioni, una storia che si lascia leggere e vivere. Molti lettori hanno versato lacrime mentre divoravano le pagine, io stessa mi meravigliavo man mano che andavo avanti nella lettura.
Un libro sicuramente che merita di essere letto, consigliato a quelle persone che non hanno paura di mostrare le loro emozioni, ma consigliato anche a chi ha paura di mostrarle, perché magari dopo averlo letto la paura svanirà. Consigliato a chi ha subito una perdita, dice lo stesso autore, ma in questo caso preparatevi a non essere compianti.
Credo che Gramellini sia stato coraggioso a raccontare questa storia, egli è un maschio femmina perché dimostra di essere un uomo dotato di sensibilità, questa definizione è presente nel suo libro ed è stata ripresa anche durante l'intervista con Daria Bignardi.
Quindi, se non lo avete letto...leggetelo! E se già lo avete letto, visto che obiettivamente è uscito da un po'...fatemi sapere cosa ne pensate!
Non avendo fatto precedentemente una scheda del libro, vi incollo qui sotto la trama.
TRAMA
Fai bei sogni è un romanzo, a tratti autobiografico, del vicedirettore de La Stampa Massimo Gramellini. E' la storia di un segreto, rimasto nascosto per quarant'anni. E' la storia di una persona che dall'età di nove anni, fino alla vita da adulto, è rimasto all'oscuro circa i fatti relativi alla morte di sua madre. Come se il silenzio fosse un modo per cancellare le tragedie della vita. In realtà questo è un modo per rifiutarsi di accettare l'evento drammatico. Il silenzio come rifugio per non soffrire, uno stratagemma dell'anima a cui ricorre chi si trova di fronte ad una perdita improvvisa. Un rifugio temporaneo che non serve. Un'illusione che fornisce linfa vitale al malessere esistenziale, al timore di vivere. Non è il superamento del dolore, ma è il rifiuto e la paura di conoscere la verità, è una condizione che trascina verso lo smarrimento del proprio Io più profondo. Ed è questa la situazione del protagonista, un uomo insicuro a causa di una perdita che non è mai stato in grado di superare. E' la sua storia, la storia del suo tormento e di come, un giorno, ha deciso di immergersi nel dolore, per superarlo e per vivere un'esistenza autentica. Fai bei sogni è un romanzo in cui Gramellini parla della perdita, della verità e dei percorsi che il nostro Io compie per cercare di superare i drammi dell'esistenza.
Io l'ho letto da pochissimo, è l'ultima recensione che ho fatto. Non è propriamente il mio genere, preferisco altro di solito ma devo dire che questo libro mi è piaciuto. La storia in sè poi, è molto forte.
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