Come saprete, se mi seguite da un po', avevo all'attivo-in lettura due libri sui quali avevo grandi aspettative; i titoli in questione sono:
- Il seggio vacante di J. K. Rowling
- Il corpo umano di Paolo Giordano
Due scrittori differenti, due libri del 2012, due libri molto attesi, due libri che ahimè non riesco a leggere.
Mi spiego.
Mi sono bloccata durante la lettura. Mi aspettavo molto da entrambi, non vedevo l'ora di leggere il Giordano post La solitudine dei numeri primi, volevo vedere il suo processo di maturazione, leggere questa storia vera e profonda dei soldati al fronte.
Attendevo Il seggio vacante, anche in questo caso, per vedere il "dopo" di un grande successo come Harry Potter.
Gli ho iniziati e non mi viene voglia di andare avanti a leggerli, non perché siano scritti male, forse è un problema mio, non è il periodo giusto per leggerli...vai a capire!
Il corpo umano non rientra proprio nei miei generi prediletti, essendo un libro che parla di luoghi di guerra, non sempre trovo piacevole leggere su questi argomenti, probabilmente ha influito anche questo sulla mia lentezza cronica di lettura. (Scusate il gioco di parole e l'allitterazione ridondante...)
Il seggio vacante sapevo che era altro rispetto a quello che è stata la Rowling con Harry, ma nonostante tutto volevo leggerlo perché adoro il suo stile ed effettivamente tutto si può dire di quel libro, tranne il fatto che non si veda che è la stessa mano che ha scritto Harry Potter. E' la Rowling dalle prime 3 righe del romanzo. E' lei.
In questo periodo forse ho bisogno di libri snelli, leggibili, trasportabili (stiamo parlando di due dizionari!), tant'è vero che in due giorni mi sono divorata Dickens, soprattutto ho bisogno di tempo, ultimamente scarseggia, ma spero di riuscire presto ad averne.
So che questo post oscilla tra l'inutile e l'insensato, ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi di questi due libri, se li avete letti o se avete avuto i miei stessi problemi.
Di certo non li voglio accantonare, solo devo riprenderli in un altro periodo!
A presto!
Ciao! Ti confesso che leggendo il titolo del post pensavo ti riferissi a "Sulla strada" di Kerouac (mi sono ricordata di un tuo vecchio post).
RispondiEliminaNon ho letto i due libri ai quali ti riferisci però, se ti consola, anche a me capita d'avere il blocco di fronte a libri troppo lunghi o pesanti, rimando la lettura ma poi rimangono lì nel cassetto del comodino per mesi e mesi (come Sulla strada...), d'altra parte sono capace di divorare in poche ore (restando sveglia a leggere anche di notte, bimbi e sonno permettendo) un libro se mi prende bene, come nel caso dell'ultimo di Nick Horbny. Poi magari dipende dal periodo e dall'umore e, come dici tu, dal tempo a disposizione.
Mio marito invece è molto più costante: sta leggendo un libro di un'autrice giapponese che supera le 700 pagine, dice che è bello ma a me sembra infinito...
Ciao ciao!
Cra.
Sulla strada...oddeus è ancora lì sul comodino in attesa di essere letto! Sono diventata una LUMACA ultimamente... -.- ce la posso fare!!!!!
EliminaCmq sì, è vero! E' importante che i libri ti prendano da subito... =)
A presto!!
Fra
Ciao Fra!
RispondiEliminaIo e tu non ci si conosce - o forse sì, ma solo per interposta persona... - però ho dato un'occhiata al tuo blog e sono finito su questo post. Ebbene, "Il corpo umano" è uno dei pochi libri che ho lasciato incompleti; è qui, sulla mensola qui a fianco, con un segnalibro puntato poco oltre la metà del libro e qualche batuffolo di polvere che sfiora la copertina. "Mal comune, mezzo gaudio", no?! :)
Ciao Davide! =)
EliminaTale "interposta persona" mi aveva detto che ti eri arenato anche tu! Mi dispiace perché mi aspettavo un gran bel romanzo, ma pure il mio è attualmente sulla libreria con un segnalibro e tanta polvere sopra la copertina.
Mannaggia!
Magari un giorno o l'altro provo a riprenderlo in mano...chissà che al secondo tentativo mi vada meglio!
A presto e grazie di essere passato da queste parti! =)
Io non ho letto "la solitudine dei numeri" primi ma ho letto direttamente "il corpo umano" al quale neanche io volevo approcciarmi per il genere narrativo. Detto ciò, arrivati alla fine non è male, tant'è che ne ho parlato nel mio blog. Tutto sta nel vedere a che pagina ti sei arenata... ;)
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