mercoledì 14 novembre 2012

Muses di Francesco Falconi: recensione!

Volevo leggere Muses di Francesco Falconi da un po' di mesi, finalmente sono riuscita e vi dirò: davvero, non mi aspettavo proprio una trama così...geniale e brillante!
Che le muse fossero al centro di questo libro era pressoché ovvio, visto appunto il titolo, ma è meraviglioso vedere come vengono inserite nella narrazione, come l'autore gioca con la mitologia e la insegna al lettore.
Andiamo con ordine.
Tutto comincia con Alice, una giovane ragazza ribelle, che non si trova bene con i suoi genitori, la madre è succube del marito, un uomo molto violento. Un giorno, in seguito a un incidente, scopre di essere stata adottata: spaventata, ma allo stesso tempo felice per questa scoperta (non si trova bene con i genitori adottivi), decide di partire per Londra per ricongiungersi con la zia, dal momento che la madre naturale è morta. Il ricongiungimento avverrà dopo poche pagine, ma con esso Alice verrà a scoprire la sua vera natura.
Fin da piccola ha sempre avuto a che fare con un amico immaginario, una voce che le parlava è che ha soprannominato "Angelo oscuro", una voce cattiva che sembra venire in suo aiuto proprio nei momenti in cui si trova in situazioni pericolose o che a lei non sembrano giuste.
L'idea di questa voce mi ha fatto immediatamente pensare al musical di Andrew Lloyd Webber "The Phantom of the Opera" in cui la voce del Fantasma istruisce Christine nel canto e lei stessa viene definita angelo, "Sing, my Angel!" dice il fantasma proprio nella canzone "The Phantom of the Opera.". A conferma della mia idea viene poi proprio citato il film alla fine del libro, ma non vi dico il come o il perché, leggetelo e lo saprete!
Una storia incredibile, mai scontata che mi piace vedere come dichiarazione d'amore verso l'arte, verso gli artisti, le loro stranezze, ma anche la loro importanza nel mondo, perché attraverso le loro opere possono davvero trasmettere molte emozioni, sentimenti.
Alice poi è un personaggio intrigante, che cambia davvero molto lungo la narrazione, che all'inizio può sembrare anche un po' antipatico e distaccato, una specie di automa che non riesce a prendere in mano seriamente la sua vita. Non nego che all'inizio mi sembrava un po' antipatica, eppure ho continuato a leggere perché volevo capire dove volesse arrivare la storia. Ora che l'ho terminato, posso assicurarvi che dopo poche pagine la mia antipatia verso Alice si è trasformata in simpatia, assolutamente.
Alice va nel paese delle meraviglie, accetta di attraversare quello specchio che corrisponde con il momento in cui prende coscienza di sé e del suo passato, non si ferma ad osservare il suo riflesso, va in profondità ed è quello che deve fare il lettore: se uno si ferma all'apparenza di Alice sbaglia, Alice è ben altro.
La scrittura di Francesco Falconi è in grado di catturare il lettore e di trasportarlo nel mondo di Alice, di incollarlo alle pagine e di farlo staccare solo alla fine...forse! Perché una volta terminato è stato davvero difficile chiudere il libro. Ho riletto ancora il finale una volta, ho ripercorso l'ultimo capitolo...
Penso sia un libro molto interessante, classificato come Young adult, ma di fatto leggibile tranquillamente anche da persone più grandicelle, senza avere la sensazione di leggere un libro che non è stato scritto appositamente per loro.

E voi avete letto Muses?

VOTO:


2 commenti:

  1. Questo libro mi incuriosisce molto, poi sono in fase di sperimentazioni letterarie che mi stanno portando ad ampliare i generi letterari che leggo di solito e scoprire libri come questo e recensioni così entusiastiche non fa che allungare la mia lista di lettura :P

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  2. Lo conosco ma non l'ho letto e non ne avevo intenzione sinceramente...sono un po' restia con i Young adult...però la tua recensione mi ha dato da riflettere...

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