E il curiosar...m'è dolce in questo mare.
Ho scovato nel sito di Giano Editore questo libro, di genere giallo che mi ispira assai! Si chiama Il fiume perduto ed è di Michael Koryta.
Ammetto che il genere non è uno di quelli per cui io impazzisco, ma mi intriga molto la trama perché il protagonista è un regista, un mio pseudo-alla-lontana (molto alla lontana) collega. Non leggo moltissimi gialli, ma ogni tanto mi piace il gusto del brivido.
TRAMA:
La vita di Eric Shaw, giovane regista di Chicago, sembra aver imboccato un'inarrestabile china discendente. Svaniti i sogni di gloria hollywoodiani, abbandonato dalla moglie, per sbarcare il lunario Eric produce filmini celebrativi per matrimoni, lauree, battesimi, funerali. Soprattutto funerali, la sua nicchia di successo. Perché, come enigmaticamente gli sussurra la sua nuova e ricca cliente Alyssa Bradford, Eric ha un dono: sa riportare in vita ciò che non esiste piú. Alyssa è la nuora di Campbell Bradford, miliardario ultranovantenne in procinto di lasciare questo mondo, la quale commissiona al regista un video che renda omaggio al suocero, al suo talento e all'immenso patrimonio da lui accumulato - piuttosto misteriosamente - dopo essere partito negli anni Venti da un minuscolo villaggio dell'Indiana.Un luogo - French Lick e la vicina West Baden - che Alyssa non esita a definire «surreale» e dove è certa che Eric, proprio grazie al suo inspiegabile intuito, riuscirà a scoprire i segreti che ammantano i primi passi dell'eccentrico miliardario.
Unico indizio, che Alyssa consegna a Eric: una strana bottiglia che rimane sempre fredda, ghiacciata anche sotto il sole primaverile di Chicago.
Contiene la «Pluto Water, l'acqua della salute» prodotta dalle sorgenti di West Baden e assai rinomata ai tempi di Al Capone, del Proibizionismo, e della gioventú di Bradford.
Nel giro di poche ore dal suo arrivo al West Baden Springs Hotel, l'albergo dal grande tetto a cupola un tempo frequentato da presidenti e gangster e di recente ricondotto all'antico splendore, Eric, spinto da una forza sovrannaturale ad assaggiare l'oscura e repellente acqua di Campbell Bradford, cade in preda a terrificanti allucinazioni.
Figure minacciose - uno spietato uomo con la bombetta, il violento gestore di una bisca, un distillatore clandestino di whisky e il suo giovane nipote analfabeta che dall'inseparabile violino trae delle note angeliche e inquietanti - appaiono davanti ai suoi occhi, come arcani segni di un male profondo da cui quel luogo sembra irrimediabilmente segnato.
Terrorizzato ma ormai attratto dalle torbide vicende dei Bradford - il moribondo magnate e il suo cinico e violento nipote Josiah - e dipendente dall'acqua che gli permette di riviverle, Eric intraprende un pericoloso percorso alla ricerca del Lost River, il fiume perduto, una fonte d'acqua sotterranea che sola può portarlo a conoscere l'angosciosa e mortale verità.
L'AUTORE
Michael Koryta è l'autore di sei romanzi, tra cui Envy the Night, vincitore del «Los Angeles Times Prize for Best Mystery». I suoi libri sono stati tradotti in quasi trenta lingue. Dopo aver lavorato come investigatore privato e reporter per diversi quotidiani, Koryta si è laureato all'Università dell'Indiana con una tesi in giustizia criminale. Vive attualmente tra St. Petersburg, Florida e Bloomington, Indiana.
Dicono di questo libro....
«Un grande romanzo per tutti gli amanti della suspense. Michael Koryta conduce per mano il lettore nei territori della paura».
Donato Carrisi
«Questo libro cresce come un temporale estivo. Magnifico da contemplare finché non scuote la casa e spegne tutte le luci lasciandoti solo al buio».
Michael Connelly
«Il fiume perduto è una grande storia, ma quello che piú di tutto mi ha catturato è la prosa snella, pulita e la presentazione puntuale delle scene e dei dialoghi. Michael Koryta è un grande narratore dallo stile eccezionale».
Joe R. Lansdale
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