Qualche mese fa quando The Help è uscito al cinema mi sono detta: "Devo vederlo", sfortunatamente l'ho perso ma qualche giorno fa mi sono comodamente seduta sul divano per gustarmi questo film che mi ha davvero incantata e rapita.
La storia di The Help ci porta indietro nel tempo, in un'America afflitta dalle piaghe del razzismo, un'America in cui i figli delle donne bianche ricche vengono cresciuti dalle colf di colore. Voce narrante dell'intero film è appunto una di loro, Aibeleen (Viola Davis), che ci racconta la sua vicenda e di come grazie all'aiuto di Skeeter (Emma Stone) lei, Minny (Octavia Spencer) e le sue amiche si siano potute riscattare da questo lavoro umiliante.
Skeeter, giovane bianca, che sogna di diventare giornalista, dopo essere tornata a casa per accudire la madre malata scopre che la sua bambinaia Constantine non lavora più a casa loro e nessuno sembra in grado di spiegare perché se ne sia andata. Resosi conto delle condizioni di schiavitù in cui sono costrette a vivere queste domestiche, decide di scrivere una storia su di loro e su come si trovino al servizio delle famiglie, la proposta viene subito bene accettata dall'editore che la incita a raccogliere testimonianze dirette dalle donne. In un primo tempo queste sono restie a confidare cosa succede dietro le quinte delle blasonate case dell'America bene, ma ci sono fatti che possono cambiare completamente la vita di una persona.
Tratto dall'omonimo libro di Katrin Stockett (che attualmente non ho ancora letto, ma che spero di recuperare presto), The Help, scritto e diretto da Tate Taylor, ripercorre uno dei momenti più bui della storia americana inserendo anche momenti storici, come alcuni discorsi di Martin Luter King. Una storia avvincente che vi saprà contagiare, una storia di donne, di coraggio e di forza interiore.
Forse non sarà il film del secolo perché non segnerà indelebilmente la storia del cinema, ma era da un po' che non trovavo una commedia che mi appassionasse a tal punto e che mi facesse divertire e allo stesso tempo riflettere sugli eventi. Non mancano le parti comiche della vicenda, le piccole rivincite personali che le domestiche hanno sulle loro schizofreniche titolari, o meglio padrone!
Un film che mostra l'importanza di queste donne, di fatto vere madri dei piccoli americani perché sono loro a crescerli, un film che mette in luce il famoso quesito che domanda se la madre sia la donna che ti mette al mondo oppure quella che ti aiuta a muovere i primi passi nella vita. Un film che mette in luce il ruolo della donna e il suo luogo nella società. Skeeter ha appena 23 anni, ma è già vecchia perché le sue coetanee si stanno sposando, hanno figli, mentre lei è preoccupata solo della sua carriera, non si preoccupa dell'aspetto e di cercarsi un marito, cosa che mette molto in ansia la madre (Allison Janney) che, nonostante la sua antipatia iniziale, alla fine...vi stupirà!
Nominato a 4 premi oscar, Octavia Spencer ha vinto quello come miglior attrice non protagonista, portandosi a casa anche Bafta, Golden Globe, International Film Award e molti altri premi sempre per lo stesso ruolo.
Spero, come ho già detto, di riuscire a leggere presto il libro perché secondo me...merita molto! Un mio amico me lo ha straconsigliato, che dire, spero possiate leggere presto la recensione!
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