Clint torna al cinema con una nuova pellicola tutt'altro che leggera e tranquilla. Questa volta ha scelto di parlarci ancora della cara e vecchia storia Americana e di uno dei personaggi che l'hanno segnata in modo indelebile: J. Edgar Hoover, che forse a noi Italiani non dirà nulla, ma potremmo definirlo: l'uomo delle impronte digitali...ma non solo!
La storia di Edgar Hoover che ci narra Clint Eastwood abbraccia quel periodo storico dell'America che va dalla seconda parte degli anni 20 ai primi anni 70. Un personaggio che ha visto due Guerre Mondiali, la Grande Depressione in seguito al crollo di Wall Street, la guerra al Comunismo, la guerra ai Gangster...eccetera eccetera. Un personaggio che ha dedicato la sua vita al Federal Bureau of Investigation, quella che tutti chiamano FBI riformandolo a partire dal procedimento per reperire gli indizi durante le indagini, in seguito egli inserì degli scienziati per lavorare sulle prove in modo scientifico e analitico, iniziò a creare il grande database centrale delle impronte digitali in modo da registare tutti in un modo sicuro e inequivocabile.
Allo stesso tempo però un uomo pieno di mistero, di fascicoli confidential (strettamente riservati) che riuscivano a tenere a bada personaggi di grande spicco come i presidenti degli Stati Uniti d'America, dimostrando quindi di avere più potere dell'uomo della Casa Bianca.
Insomma, la quantità di materiale su J. Edgar Hoover è immensa e lo si nota anche dalla densità del film stesso che in due ore circa racconta molti e molti degli avvenimenti più salienti che hanno segnato la carriera di questo personaggio. Un film da vedere con grande attenzione per non perdersi assolutamente i passaggi e proprio per questo motivo è uno di quei film aperti, nel senso che lo spettatore dovrebbe uscire dalla sala pieno di domande a cui vorrà dare una risposta attraverso la visione di altri film sull'argomento oppure la lettura di libri incentrati su questo personaggio o sul periodo storico da lui vissuto.
Un'altra grande prova di abilità dimostrata da Clint Eastwood che per la prima volta si trova a lavorare con Leonardo di Caprio. Riguardo a quest'ultimo penso che ormai si sia pienamente ricattato dall'essere solo un belloccio qualsiasi di Hollywood, infatti è migliorato molto negli ultimi film, diventando un attore degno di nota.
bellissima recensione mi hai spinto ad andarlo a guardare! l'argomento mi affascina e mi interessa molto... GRAZIE!
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