Cinque anni fa, durante gli ultimi giorni di scuola, mentre pensavo all'imminente Esame di Stato che mi metteva leggermente ansia, ho stilato una lista dei libri che avrei voluto lettere. Sapete che io sono amante delle liste...posso dire che su 117 libri che avevo inserito ai tempi, ad oggi, cinque anni dopo, ne ho letti 18... tristezza assoluta! Cioè, non ho letto solo questi, ma da quella lista ne ho depennati 18...
Cosa ancora più triste è il numero di quelli cominciati e lasciati lì a vegetare: 25. Sono scandalosa! Considerando anche il fatto che 25 è solo il numero di quelli su quella lista....
Sapete, rimpiango di non avere un insegnate che mi abbia costretta a leggere La coscienza di Zeno al liceo, in questo momento su quella lista avrei un libro in meno!
Insegnanti a parte, mi rendo conto che la questione liste non funziona molto, anche perchè sento di dover già allungarla con gli altri che ho in lista e sono 119...insomma questa lista subisce le leggi dell'Entropia dell'universo!
Che cosa mi ha insegnato tutto questo? Che fondamentalmente le liste lasciano il tempo che trovano, a meno che uno sia follemente metodico e riesca a scartare qualsiasi libro e prosegua lungo la retta via della lista. Chi ci riesce è bravo!
Io personalmente non riesco, soprattutto perchè spesso a lezione ci consigliano libri sia di narrativa che saggi e quindi li faccio passare davanti all'elenco, senza pensare di aver appena accantonato Don Chisciotte a favore dell'ultimo saggio di Casetti o al Grande Gatsby.
Inoltre, come ho già detto diverse volte in questa sede, ogni libro ha il suo tempo, spesso è legato al nostro stato d'animo, al periodo che stiamo vivendo, alla voglia che abbiamo di leggere un libro lungo o breve...eccetera.
Detto questo, oggi aggiungo ufficialmente un altro libro alla lista: Bianca come il latte e rossa come il sangue di Alessandro D'Avenia. Lui mi sta simpatico perchè ha letto Harry Potter, perchè ha fatto un master fighissimo chiamato "Scrittura e produzione per la fiction e il cinema" e soprattutto per il suo bellissimo articolo pubblicato sul La Stampa di domenica 3 luglio che potete leggere sul suo bellissimo blog: CLICK!
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