domenica 3 luglio 2011

Do they know it's SALDI TIME!

Beati i tempi in cui i saldi erano veramente il momento in cui si facevano i GRANDI AFFARI.
A sentire i telegiornali dalla interviste ai commercianti si scopre che i grandi guadagni quest'anno non ci sono stati, anzi: la questione saldi è da considerarsi come unico momento in cui si guadagna più del previsto. La domanda è: ma è veramente così?
Ieri ho passeggiato un po' per le vie del centro dove abito (non Torino, dove risiedo per studio, ma proprio casa, casa) a caccia appunto di qualcosa in saldo. Beh, morale della storia: le vie erano alquanto deserte, mi aspettavo di dover sgomitare per entrare da Benetton...e invece nulla. Da Intimissimi c'era il 50% di sconto, un po' di gente, ma niente di che: erano tutti a casa a vedere il secondo matrimonio dell'anno?
Forse.
In realtà una piccola risposta l'ho trovata: che schifo! Le cose in saldo non avevano quasi niente a che fare con le collezioni primavera/estate presentate sui cataloghi. Erano, in molti casi, i cosiddetti: FONDI DI MAGAZZINO... meraviglia! Si, qualcosa delle collezioni di quest'anno c'era, ma non molto....la teoria del "le cose vengono ritirate durante il periodo dei saldi" secondo me non è completamente sbagliata. Se non è così, dimostratemelo!
Insomma, dopo un golf da intimissimi e un vestitino da giorno da benetton non ho acquistato altro. Sapete, ho speso meglio il mio tempo e i miei soldi nel giro pomeridiano di inizio settimana all'outlet di Vicolungo.
Forse oggi conviene acquistare negli outlet?
Vi dirò: dipende. Alcune volte negli outlet non si trova nulla, altre si trova fin troppo e bisogna autoimporsi di limitarsi negli acquisti. All'outlet si trovano le collezioni dell'anno prima, ma non essendoci una grande variazione nel design da un anno all'altro, i vestiti vanno più che bene e spesso c'è di che guadagnarci. Vi faccio un esempio. 
Vicolungo ha proposto un "assaggio di saldi" fino al 30 giugno: presentando una cartolina era possibile acquistare i capi di abbigliamento con uno sconto. Da Mango ho veramente fatto un affare: un coprispalle rosa costava 15.00 euro, già iperscontato. Una canottiera bianca, tipo vestito: 7.00 euro. Presentando la cartolina alla cassa ho speso in tutto 15.50 euro: ci ho stra guadagnato. Sono poi due capi che non credo passeranno facilmente di moda: i coprispalle d'estate sono comodissimi e la canottiera-vestito, vista la larga diffusione di leggins e la loro praticità, oltre agli anni 80 appena riscoperti...beh, credo si utilizzeranno ancora per molto. Inoltre c'è sempre il fattore prezzo: ovvero nel caso in cui io riuscissi a mettere solo 3 volte la canottiera, non mi sentirei così male come all'idea di mettere solo 3 volte una canottiera di Coco Chanel (fa le canottiere?).
Detto questo, non sono una persona che si veste completamente negli outlet: primo perchè non riesco ad acquistare in blocco, ma faccio più acquisti della serie lo vedo, mi piace, ha un prezzo ragionevole, lo compero.  Secondo l'outlet è un po' distante da casa, quindi si va cinque o sei volte l'anno e ripeto: non sempre si fanno affari o si trova quello che si cerca. Per andare agli outlet bisogna avere una tattica: mai andare con l'idea del "mi serve una determinata cosa", credetemi non la troverete mai. Dovete dire: "vado per vedere se trovo qualcosa", con questa filosofia svaligerete tutti gli outlet (soprattutto se avete un portafogli un po' fornito!!)! 
Prossimamente farò un giro anche a Torino, dopo l'esame. Un'amica Torinese mi ha anticipato che non c'è gran che nemmeno lì...uff! Vedremo!
Mi sento un po' Rebecca Bloomwood a scrivere questo post...non so nemmeno quanto possa essere utile quello che ho scritto, però...avevo voglia di "post"...e bom!
Alla prossima!!!

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