Se per ricaricare le energie ti bastano un divano e il
dvd (o blu ray) de Il diavolo veste Prada, questo è il post che fa per te. Se
invece preferisci un barattolo di Nutella nel quale affogare i tuoi dispiaceri,
beh questo post fa ugualmente al caso tuo! Se sei una persona che vorrebbe dare
spazio ai tuoi sogni, senza sentirsi dire da tutti: "In quel campo non
avrai mai un futuro!", sei nel posto giusto.
Andiamo per gradi.
Il primo libro che ho letto di Sara Lorenzini era 45mq
la misura di un sogno. Un libro piacevole, divertente, brillante che a suo
tempo avevo gradito, che ben raccontava la storia dei "trentenni fuorisede
che fanno i conti con i mq dell'appartamento" ma anche un po' di più.
Qualche mese fa è uscito il secondo libro di Sara
Lorenzini, scritto sotto lo pseudonimo Mia Valenti, intitolato Il diavolo veste
Zara, che ho scaricato immediatamente dallo store di Amazon.
E' inevitabile domandarsi subito: ma è la brutta copia
italiana del ben più celebre libro della Weisberger, Il diavolo veste Prada? Un
momento.
Il mondo di Andy de Il diavolo veste Prada è
sicuramente presente nel libro della Lorenzini, viene più volte nominato, anche
se la protagonista Mia, non apprezza la scelta finale di Andy che decide di
abbandonare il posto di assistente di Miranda. Mia ama la moda, crede nel suo
sogno e vuole realizzarlo.
Il libro di Sara vuole raccontarci una storia a
lieto fine, la storia di una ragazza di 27 anni che riesce a realizzare il suo
sogno, lo insegue con la giusta dose di paura che tutti hanno quando si tratta
di fare i grandi salti della vita.
Mia è molto motivata, sa di valere qualcosa e grazie
all'aiuto del suo nuovo ragazzo, Francesco, capirà che l'uomo è artefice del
proprio destino, Homo faber ipsius fortunae, e fa quasi sorridere il fatto che
questa storia è ambientata a Firenze, culla di uomini che hanno cambiato il
proprio destino e quello dell'Italia grazie alle proprie abilità artistiche e
letterarie.
Il diavolo veste Zara vuole essere una parabola
ottimista, una specie di augurio di buon anno (è infatti uscito a gennaio!) per quanti sono in cerca del
proprio destino, per quanti sono in cammino verso quella meta che sembra sempre
più distante e difficile da raggiungere: la propria felicità.
In un mondo del lavoro
dove l'ultimo arrivato, il giovincello sono carne fresca da macello, da
sfruttare e spremere fino all'osso, Sara Lorenzini vuole farci capire che
cambiare si può, basta crederci. Certo, dall'altra parte servono dei
"piani alti" capaci di ascoltare, amministratori delegati come quello
della Luci.di, che sanno che l'azienda deve essere svecchiata, perché solo così
si potrà andare avanti.
In Italia servono persone Luci.dE, che sappiano
togliersi le fette di prosciutto davanti agli occhi, che sappiano guardare al
futuro tenendo ben presente anche il passato, che sappiano valorizzare i
giovani, senza paura che siano pronti a rubare il posto.
Mia sostituirà
Veronique, ma il suo non è un colpo di stato basato sull'antipatia, Mia ama il
settore della moda, ama la maison Luci.di, ma si rende conto che Veronique non
è capace di leggere le esigenze dei giovani, la ammira per quello che ha fatto
ma crede sia tempo di lasciare spazio ai giovani.
Quegli stessi giovani 2.0,
appiccicati ai cellulari, fanatici delle app e dei grandi magazini, delle
marche low cost e della moda per tutto.
Sara Lorenzini riesce con Il diavolo veste Zara a
raccontare uno spaccato della nostra Italia molto chiaro e realistico. Questa
scrittrice riesce davvero a dar voce ai giovani, perché è giovane anche lei,
non è la cinquantenne che racconta dei ventenni. Il suo sguardo ha ben chiaro
la situazione di precarietà in cui molti ragazzi vivono e alla quale devono
adeguarsi. Poi c'è sempre l'estero ad attenderci, ma questo è un altro
discorso.
Non saprei se augurarmi un seguito di questo libro,
sarebbe bello seguire le avventure di Mia, ma secondo il mio modestissimo
parere, Il diavolo veste Zara è bello perché un augurio, un pensiero positivo
che personalmente vorrei regalare a tutte le mie amiche in questo momento,
perché la speranza non si spenga mai!
Un ottimo regalo per augurare buon anno
alle persone alle quali volete bene!